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ITALIA

L’Angelus

Papa Francesco: “Nessuna pandemia può spegnere la luce”

Rivolto ai fedeli in piazza San Pietro, Franceso sottolinea l’importanza del Natale, con l'albero e il presepe segni di speranza. Altro tema la conversione: non vi scoraggiate davanti ai "non ce la faccio"

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"Non c'è pandemia, non c'è crisi, che possa spegnere questa luce: lasciamola entrare nel nostro cuore,  tendiamo la mano a chi ha più bisogno, cosi Dio nascerà nuovamente in noi e in mezzo a noi". Parole toccanti dette dal Papa durante l’Angelus. Parole che sono come un abbraccio denso. "Come vedete - ha detto ai fedeli  - nella piazza è stato innalzato l'albero di Natale, il presepe è in allestimento. In questi giorni anche in tante case vengono preparati questi due segni natalizi per la gioia dei bambini e anche dei grandi. Sono segni di speranza specialmente in questo tempo difficile. Facciamo in modo – ha detto Francesco- di non fermarci al segno ma di andare al significato, cioè a Gesù, l'amore di Dio che Lui ci ha rivelato, andare alla bontà infinita che ha fatto risplendere sul mondo".

La conversione
Altro tema caro toccato dal Papa è la conversione, un atto che chiede una rinuncia al peccato e di conseguenza al peso eccessivo che si dà alla ricchezza "Per escludere il peccato, bisogna rifiutare - ha detto Papa Francesco - anche tutto ciò che è legato ad esso". Il Papa ha indicato come ostacoli "la mentalità mondana, la stima eccessiva delle comodità, del piacere, del benessere, delle ricchezze".  Tutto questo è facile "e allora – spiega il Papa- si è tentati di dire che è impossibile convertirsi veramente. Quante volte abbiamo sentito questo scoraggiamento, 'non ce la faccio', e questo è brutto" perché il rischio è quello di finire "nelle sabbie mobili di una esistenza mediocre". Per questo il Papa invita a chiedere a Dio la grazia della conversione: "Nessuno può convertirsi con le proprie forze".