MONDO
Riserve auree
La Russia acquista oro sul mercato internazionale
La Federazione russa è al 5° posto nella classifica mondiale di riserve monetarie con 1149,8 tonnellate di oro. In 3 mesi, da luglio a settembre, acquistate 55 tonnellate. Anche altri stati della CSI hanno incrementato l'acquisto di lingotti

La Russia sta acquistando grosse quantità d’oro sui mercati internazionali sullo sfondo della caduta del prezzo del greggio e dell'inasprimento delle sanzioni occidentali. Secondo gli esperti, in tal modo il presidente russo Vladimir Putin dà un chiaro segnale che il paese si sta preparando a una lunga contrapposizione con l’Occidente. Secondo gli ultimi dati, tra luglio e settembre Mosca, sfruttando il calo dei prezzi del mercato pregiato, ha acquistato 55 tonnellate d’oro, una quantità di gran lunga superiore rispetto agli altri paesi.
Secondo i dati diffusi dall’agenzia Bloomberg, soltanto nel mese di settembre il Cremlino ha aumentato le sue riserve auree di ben 37,2 tonnellate (corrispondenti al valore monetario di circa 1,5 miliardi di dollari). Per la Russia di tratta di un aumento record del deposito d’oro dal 1998. La Russia occupa il quinto posto nella classifica mondiale delle riserve auree che a settembre hanno raggiunto la cifra di 1149,8 tonnellate. Secondo alcuni analisti, la Banca Centrale russa potrebbe usare le riserve auree per la stabilizzazione della valuta nazionale, il rublo, da mesi in caduta libera. Oltre alla Russia, altri due paesi della CSI (Comunità degli Stati Indipendenti), Kazakistan e Azerbaijan, stanno attivamente comprando oro sui mercati internazionali. Rispetto al 2011, il picco della quotazione dell’oro, il prezzo è diminuito del 36%, costando 1223,4 dollari l’oncia.
Secondo i dati diffusi dall’agenzia Bloomberg, soltanto nel mese di settembre il Cremlino ha aumentato le sue riserve auree di ben 37,2 tonnellate (corrispondenti al valore monetario di circa 1,5 miliardi di dollari). Per la Russia di tratta di un aumento record del deposito d’oro dal 1998. La Russia occupa il quinto posto nella classifica mondiale delle riserve auree che a settembre hanno raggiunto la cifra di 1149,8 tonnellate. Secondo alcuni analisti, la Banca Centrale russa potrebbe usare le riserve auree per la stabilizzazione della valuta nazionale, il rublo, da mesi in caduta libera. Oltre alla Russia, altri due paesi della CSI (Comunità degli Stati Indipendenti), Kazakistan e Azerbaijan, stanno attivamente comprando oro sui mercati internazionali. Rispetto al 2011, il picco della quotazione dell’oro, il prezzo è diminuito del 36%, costando 1223,4 dollari l’oncia.