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ECONOMIA

In 8 mesi 319mila assunti a tempo indeterminato in più rispetto al 2014

Lavoro. Inps: "Quasi 800mila assunti con la decontribuzione in otto mesi"

Di questi, 179.702 sono trasformazioni a tempo indeterminato di rapporti a termine e 610.983 sono assunzioni a tempo indeterminato. Secondo l'Inps le nuove assunzioni a tempo indeterminato crescono poco al Sud: fanalino di coda la Sicilia. In testa il Friuli Venezia Giulia: +84.5%

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Roma
Grazie agli esoneri contributivi introdotti con la scorsa legge di stabilità sono stati 790.685 i rapporti di lavoro instaurati nei primi otto mesi dell'anno. Il dato emerge dall'Osservatorio sul precariato dell'Inps. Di questi, 179.702 sono trasformazioni a tempo indeterminato di rapporti a termine e 610.983 sono assunzioni a tempo indeterminato. Il picco dei contratti che usufruiscono del taglio triennale di contributi si è registrato ad aprile, con 136.857 rapporti di lavoro instaurati.

+319.102 contratti tempo indeterminato in 8 mesi
L'Inps sottolinea poi che tra gennaio ed agosto sono stati 319.102 i contratti a tempo indeterminato in più rispetto allo stesso periodo del 2014. L'osservatorio evidenzia come le nuove assunzioni a tempo indeterminato nel settore privato stipulate in Italia, rilevate da Inps, sono state 1.164.866, il 34,6% in più rispetto all'analogo periodo del 2014.

Nuove assunzioni a tempo indeterminato: crescono meno al Sud
Secondo l'Inps le nuove assunzioni a tempo indeterminato crescono poco al Sud. Nei primi otto mesi dell'anno il totale nazionale registra una crescita del 34,6% ma nelle regioni del Mezzogiorno l'incremento è ben sotto la media. Fanalino di coda la Sicilia con una crescita di appena dell'11% sullo stesso periodo del 2014, +16,3% in Puglia e +17,3% in Calabria. In testa il Friuli Venezia Giulia con una crescita dell'84,5%. Bene anche l'Umbria dove i nuovi rapporti di lavoro a tempo indeterminato aumentano del 61,6%. Incrementi oltre il 50% in Piemonte, Marche e Trentino, +39,3% in Lomardia e +40,8% nel Lazio.

Nei primi otto mesi del 2015 - riferisce ancora l'Osservatorio Inps - in aumento il lavoro full time rispetto al part time: i nuovi rapporti di lavoro a tempo pieno sono passati dai 2.037.229 dei primi otto mesi del 2014 a 2.272.113 nel 2015. Rispetto al 2014, sottolinea l'Istituto, il peso dei nuovi rapporti di lavoro con retribuzioni mensili inferiori a 1.000 euro diminuisce di quasi un punto percentuale, passando dal 6,4% al 5,5%. Una diminuzione si riscontra anche nella fascia retributiva immediatamente superiore (1.001-1.250 euro), la cui incidenza passa dall'8,8% del 2014 all'8,0% del 2015. Risulta pressoché stabile (da 22,6 a 22,5%) il peso dei nuovi rapporti di lavoro con retribuzioni comprese nella fascia tra 1.251 e 1.500 euro, mentre aumenta dello 0,8% il numero dei rapporti che si collocano nella fascia retributiva da 1.501 a 1.750 euro; in aumento anche la fascia da 1.751 a 2.000 euro (dal 12,6% al 13,3%). Per le fasce superiori gli aumenti oscillano tra +0,3% e +0,2%, mentre si registra una lieve diminuzione soltanto per le fasce da 3.001 euro in su.