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ITALIA

"Mediazione Draghi non basta"

Licenziamenti. Landini: "Proroga al 31 ottobre, subito emendamento per spostare data"

"Abbiamo annunciato tre manifestazioni nazionali il 26 giugno a Torino, Bari e Firenze" spiega il segretario generale della Cgil. Bombardieri: "Sblocco licenziamenti determinerebbe situazione sociale ingestibile". Sbarra: "Politica distratta dai sondaggi in vista delle elezioni amministrative. Si concentrino sulle vere priorità del paese"

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"È ora di sciogliere il nodo del blocco dei licenziamenti: Se non ci riusciremo utilizzeremo tutti gli strumenti, anche le piazze per impedire che le persone perdano il lavoro a partire dal primo luglio". É chiaro il segretario della Cgil Maurizio Landini che, in un'intervista a La Stampa ribadisce come il sindacato da lui guidato con "Cisl e Uil chiediamo una proroga fino al 31 ottobre" dei licenziamenti. La mediazione del premier Mario Draghi "non la riteniamo sufficiente. Per questo chiediamo al governo di riaprire il confronto. E stiamo contattando i singoli partiti perché il Parlamento approvi un emendamento in grado di spostare la data di scadenza del blocco". Su questo, Landini si dice "ottimista. Penso che il senso di responsabilità di tutti debba prevalere. Non si deve alimentare la rottura sociale, ma costruire coesione. Per questo va trovata una soluzione entro il 30 giugno, in modo da evitare un vuoto. Infatti il Parlamento fino a metà luglio non concluderà la discussione sul decreto".

Nella giornata di ieri Landini ha incontrato una delegazione di Italia Viva. "Abbiamo chiesto di sostenere gli emendamenti che abbiamo avanzato per fare sì che ci sia una proroga per tutti per quanto concerne il blocco dei licenziamenti - ha spiegato il segretario della Cgil - Le imprese sfruttino la cassa ordinaria sulla quale, grazie ai provvedimenti del Governo, non pagano alcun contributo. Il Governo incentivi il contratto di solidarietà. Porteremo questo tema anche alla Lega e a LeU. Fino a ottobre la nostra proposta è di discutere la riforma degli ammortizzatori sociali. Non accettiamo una proroga selettiva. Vorrebbe dire che qualcuno lo proteggi e qualcun altro no, non è la soluzione del problema" ha aggiunto Landini. La proposta della proroga arriva dal Pd con il ministro Andrea Orlando e dal leghista Giancarlo Giorgetti. Le forze politiche sulla questione del prolungamento del blocco dei licenziamenti sono spaccate: Leu e una parte del M5s chiedono infatti la proroga, dall'altra c'è la contrarietà di partiti della maggioranza come FI e IV. Per finanziare la misura secondo fonti ministeriali, si potrebbe utilizzare una parte del tesoretto da circa 4 miliardi avanzati dal decreto Sostegni. Si starebbe lavorando sull'ipotesi di un intervento 'ponte', magari con un decreto ad hoc.

"Abbiamo annunciato tre manifestazioni nazionali il 26 giugno a Torino, Bari e Firenze per chiedere il prolungamento del blocco dei licenziamenti" ha detto infine il segretario generale della Cgil. "Rilanciamo con forza la necessità che si faccia una vera riforma fiscale, l'idea di una vera riforma delle pensioni e allo stesso tempo noi crediamo che sia il momento di fare delle politiche industriali per favorire investimenti che servono a creare il lavoro", ha aggiunto. Il 26 giugno, quindi, saranno nelle piazze delle tre città con i loro segretari generali: Maurizio Landini a Torino, Luigi Sbarra a Firenze e Pierpaolo Bombardieri a Bari.

Sbarra: "Politica distratta dai sondaggi in vista delle elezioni amministrative"
"Il nostro Paese, e con esso il mondo del lavoro, hanno bisogno della massima coesione sociale e condivisione per affrontare con equità, giustizia e solidarietà la difficile fase di ricostruzione economica" ha sottolineato il segretario della Cisl, Sbarra. "Vediamo una politica distratta dai sondaggi in vista delle elezioni amministrative che discute di temi astratti. Si concentrino sulle vere priorità del Paese - ha aggiunto - mettendo al centro il lavoro stabile, gli investimenti, le riforme, il Mezzogiorno, nel quadro di un vero dialogo con le parti sociali". ​"La proroga della moratoria sui licenziamenti per tutti i settori almeno fino al prossimo 31 ottobre - ha osservato Sbarra - è necessaria per evitare che si allunghi l' elenco dei disoccupati. Concentriamoci sulla riforma degli ammortizzatori sociali e delle politiche attive che sono il vero anello mancante in Italia, costruendo quelle nuove competenze e professionalità che il mercato
del lavoro reclama, come si e' visto anche in queste settimane, per far ripartire il Paese". 

Bombardieri: "Sblocco licenziamenti determinerebbe situazione sociale ingestibile"
Lo sblocco dei licenziamenti alla fine di giugno "determinerà una situazione sociale ingestibile: bisogna trovare una soluzione per prolungare la moratoria. Noi abbiamo delle idee e siamo pronti al confronto". Lo dice il leader della Uil, Pierpaolo Bombardieri. "Noi abbiamo delle idee e siamo pronti al confronto. Con questo spirito costruttivo e a sostegno delle nostre istanze per il rilancio del Paese, abbiamo deciso di dare continuità alla mobilitazione di Cgil, Cisl, Uil: sabato 26 giugno saremo in piazza, non contro, ma "per una proposta di crescita e di futuro".