SCIENZA
Questione razziale in Germania, ma sulle lumache
Scagionate le lumache spagnole: sono tedesche
Una ricerca spiega che il temuto mollusco terrestre Arion lusitanicus che divora ortaggi e insalate non è spagnolo, ma tedesco

Certe volte le scienze applicate offrono chiavi di lettura inattese per fenomeni che si trovano al di fuori del loro contesto specifico.
È il caso dell' "invasione delle lumache spagnole", che in Germania ha provocato un vero e proprio allarme tra gli agricoltori.
Questi vedono nel mollusco dal nome iberico - il cui nome scientifico è Arion lusitanicus, (quindi sarebbe più portoghese che spagnolo, ma qui non si va tanto per il sottile) - una minaccia mortale per i propri ortaggi: un danno economico rilevantissimo che deriverebbe dalla "pessima abitudine" di importare merci dal Sud.
Curiosità scientifica
Un gruppo di ricercatori tedeschi del Centro tedesco per la biodiversità e il clima e della Goethe Universität, mossi dalla necessità di combattere l'invasione delle lumache meridionali, si è messo prima di tutto a studiarle da vicino. E ha trovato una sorpresa, descritta nel titolo della ricerca: "Misperceived invasion: the Lusitanian slug is native to Central Europe". (Falsa invasione: la lumaca spagnola è originaria dell'Europa Centrale).
Spagnole? No, tedesche
Analizzando le specie dannose più diffuse nel centro dell'Europa - prelevando più di trecento campioni in Francia, Germania, Regno Unito, Belgio, Paesi Bassi e Lussemburgo - i ricercatori hanno individuato che sì, è vero, il numero di questa specie di lumaca è davvero cresciuto in misura preoccupante.
Ma il bello è che non si tratta di specie alloctone, provenienti dall'esterno; sono invece lumache tedesche, la cui origine è da individuarsi proprio nell'Europa centrale. Lumache ariane, arianissime, direbbe un nostalgico.
La controprova
Come spiega il professor Markus Pfenninger, direttore del laboratorio molecolare del Centro tedesco per la biodiversità, è venuta fuori "quando abbiamo compiuto i medesimi campionamenti in Spagna, di Arion lusitanicus non abbiamo trovato alcuna traccia".
Moltissime specie non immediatamente riconoscibili, quelle sì, sono state trovate nella penisola iberica. Specie ibride per classificare le quali è stata addirittura necessaria l'indagine genetica sul loro DNA.
Una lezione per l'Europa
Nell'aprile del 2014 il Parlamento europeo - tra le ultime faccende di cui si è occupato prima di sciogliersi - ha creduto opportuno lanciare una campagna continentale contro le specie alloctone che minacciano la biodiversità della vecchia Europa. C'era anche la lumaca spagnola, tra le minacce elencate nel provvedimento. Ora i burocrati di Bruxelles dovranno disinfestare i documenti emanati per la difesa della razza. A costo di cogliere le lumache una a una.
Ma c'è da stare allegri lo stesso: tra poco - il 24 Giugno - sarà San Giovanni: a Roma si preparavano, un tempo, fumanti claderoni di lumache, piccantissime e saporite. Chissà che non ci sia da far festa...
È il caso dell' "invasione delle lumache spagnole", che in Germania ha provocato un vero e proprio allarme tra gli agricoltori.
Questi vedono nel mollusco dal nome iberico - il cui nome scientifico è Arion lusitanicus, (quindi sarebbe più portoghese che spagnolo, ma qui non si va tanto per il sottile) - una minaccia mortale per i propri ortaggi: un danno economico rilevantissimo che deriverebbe dalla "pessima abitudine" di importare merci dal Sud.
Curiosità scientifica
Un gruppo di ricercatori tedeschi del Centro tedesco per la biodiversità e il clima e della Goethe Universität, mossi dalla necessità di combattere l'invasione delle lumache meridionali, si è messo prima di tutto a studiarle da vicino. E ha trovato una sorpresa, descritta nel titolo della ricerca: "Misperceived invasion: the Lusitanian slug is native to Central Europe". (Falsa invasione: la lumaca spagnola è originaria dell'Europa Centrale).
Spagnole? No, tedesche
Analizzando le specie dannose più diffuse nel centro dell'Europa - prelevando più di trecento campioni in Francia, Germania, Regno Unito, Belgio, Paesi Bassi e Lussemburgo - i ricercatori hanno individuato che sì, è vero, il numero di questa specie di lumaca è davvero cresciuto in misura preoccupante.
Ma il bello è che non si tratta di specie alloctone, provenienti dall'esterno; sono invece lumache tedesche, la cui origine è da individuarsi proprio nell'Europa centrale. Lumache ariane, arianissime, direbbe un nostalgico.
La controprova
Come spiega il professor Markus Pfenninger, direttore del laboratorio molecolare del Centro tedesco per la biodiversità, è venuta fuori "quando abbiamo compiuto i medesimi campionamenti in Spagna, di Arion lusitanicus non abbiamo trovato alcuna traccia".
Moltissime specie non immediatamente riconoscibili, quelle sì, sono state trovate nella penisola iberica. Specie ibride per classificare le quali è stata addirittura necessaria l'indagine genetica sul loro DNA.
Una lezione per l'Europa
Nell'aprile del 2014 il Parlamento europeo - tra le ultime faccende di cui si è occupato prima di sciogliersi - ha creduto opportuno lanciare una campagna continentale contro le specie alloctone che minacciano la biodiversità della vecchia Europa. C'era anche la lumaca spagnola, tra le minacce elencate nel provvedimento. Ora i burocrati di Bruxelles dovranno disinfestare i documenti emanati per la difesa della razza. A costo di cogliere le lumache una a una.
Ma c'è da stare allegri lo stesso: tra poco - il 24 Giugno - sarà San Giovanni: a Roma si preparavano, un tempo, fumanti claderoni di lumache, piccantissime e saporite. Chissà che non ci sia da far festa...