MONDO
Mercoledì 12 maggio
Le notizie dal mondo
La rassegna stampa internazionale di Rainews

Kazan come Columbine. La Russia scopre il far west nella palestra di una scuola in Tatarstan e si interroga, sotto shock, sulla violenza endemica nella società, sul ruolo del web, sull'accesso facile alle armi. In India, superati i 250mila morti Covid. Altri numeri, sulle prime pagine, dicono di un'escalation, nel confronto fra Israele e Hamas, che rischia di fare molte vittime innocenti
Izvestia
"Solo allora ho capito che non volevo morire"
Parlano gli scampati alla sparatoria nella palestra della scuola di Kazan, sono morte nove persone. Ad aprire il fuoco un ex allievo della scuola, 19 anni, Ilnaz Galyaviev, un mese prima espulso dall'istituto per assenteismo. Credeva di essere un dio con le armi e stava preparando una strage da febbraio. Fino a tarda sera, ieri, studenti e genitori sono rimasti a scuola, molti non nascondevano lacrime. I ginnasti hanno raccontato al nostro corrispondente come si sono messi in salvo dai proiettili. Hanno bisogno di aiuto psicologico: in futuro, potranno accusare una sindrome post-traumatica con insonnia e mal di testa. Corone di fiori e giocattoli vengono appoggiati sui banchi scolastici, sono accese candele: in poche ore nasce un memoriale spontaneo vicino al ginnasio di Kazan n. 175. La scuola è isolata, circondata dalle macchine della polizia, da ambulanze, dall'anti terrorismo. Al calare della sera, sempre più persone si riuniscono al memoriale. Molti vengono con i bambini, portano fiori, accendono candele. Tutti sono scioccati e spaventati. Dicono che era mai successo nella loro città.
Kommersant
L'incubo di via Faizi
Verso le 9:30, Ilnaz Galaviev, armato di un fucile semiautomatico a canna liscia Hatsan Escort, è arrivato alla palestra n.175 in via Faizi. L'arma era stata acquistata legalmente: il 28 aprile il giovane aveva ricevuto una licenza per il possesso di armi. Galaiev aveva finito questa scuola nel 2018, ad aprile era stato respinto dal quarto anno di università, ad Economia, perché non aveva crediti formativi sufficienti. Uno dei dipendenti della scuola ha cercato di fermarlo, ma è stato ferito alla porta con un proiettile. La palestra ha un sistema di controllo degli accessi che ha bloccato le porte quando Galaviev ha cercato di passare senza un tesserino. Ma l'intoppo è stato di breve durata: ferito il custode, Galaiev ha abbattuto l'ostacolo con l'esplosione di una granata fatta in casa ed è entrato nell'edificio. Il custode all'ingresso, nascondendosi sotto il tavolo, ha premuto l'allarme. E' stato annunciato agli altoparlanti di chiudersi in aula, di non lasciare la classe. Fra gli studenti del liceo, tra i bambini, il panico. "E' stato spaventoso", dicono. Alcuni hanno cominciato a affacciarsi dalle finestre al terzo piano e si sono buttato giù, molti sono ricoverati con fratture. Dentro, Galaviev procedeva nella scuola sparando a tutti quelli che incontrava. Nei giorni scorsi aveva postato su Telegram l'intenzione di commettere una strage. Come è possibile che non sia stato fermato prima? Alexander Asmolov, accademico, sociologo, capo dipartimento alla facoltà di psicologia, rifiuta conclusioni affrettate: sappiamo ancora troppo poco di questo giovane, dice. Ma aggiunge: "la crescita continua di atteggiamenti aggressivi nella società" trasforma in conflitto in normalità di tutti i giorni e incrementa gli atti violenti. Riconoscere chi è pericoloso in anticipo è impossibile, "sul volto di una persona non è scritto che sta per commettere un atto criminale" e per ottenere un porto d'armi basta non avere precedenti psichici.
Vedemosti
Armi nel mirino
Galaviev deteneva un' arma legalmente dal 28 aprile, ha riferito il deputato della Duma Alexander Hinstein. Molti parlamentari sono intervenuti doop la sparatoria e preannunciano iniziative. Sergei Mironov ha detto che per l'omicidio di bambini è necessario prescrivere la pena di morte. Il senatore Andrei Clichas in risposta ha ricordato che la Corte Costituzionale ha già emesso una sentenza sull'impossibilità di reintrodurre la pena di morte in Russia. Vladimir Zhirinovsky ha accusato i media, dicendo che non dovrebbero dare informazioni sulle sparatorie nelle scuole: "così provocano imitatori che vogliono che si parli di loro tutto il giorno ... La vanità è il motivo principale per attacchi come questo". Un deputato di Russia Unita, Anton Gorelkin ha detto che è necessario monitorare attentamente Internet: "dobbiamo monitorare le intenzioni criminali e rispondere alle minacce sulle App, sui social network, sui siti web. Con questo filtro devono entrare in azione poi forze dell'ordine e servizi segreti". Anche il presidente ha preso l'iniziativa. Subito dopo la tragedia, Vladimir Putin ha incaricato il direttore della Guardia Nazionale Viktor Zolotov di elaborare una nuova posizione sui tipi di armi che sono in commercio. "Il fatto è che a volte come armi da caccia vengono registrati i tipi di armi che in altri paesi sono considerati fucili d'assalto", ha spiegato il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov.
Washington Post
Editoriale: mentre gli Stati Uniti vivono un altro fine settimana sanguinoso, la legge sulla sicurezza delle armi langue in Senato
Una bambina di 4 anni che comprava giocattoli a Times Square a New York City è stata colpita da colpi di arma da fuoco e ferita in una disputa tra quattro uomini nelle vicinanze finita in sparatoria. Sempre nella scorso fine settimana: sei persone che partecipavano a una festa di compleanno a Colorado Springs sono state uccise dal fidanzato di una vittima che è entrato in casa e ha iniziato a sparare. Un ragazzo di 14 anni è tra i 4 morti in sparatorie, sempre nel fine settimana, a Chicago, con altri sei feriti. Un uomo ucciso in una lite in un hotel di Phoenix. Tre a Baltimora, dove un uomo con una storia di problemi nel quartiere è andato su tutte le furie e ha sparato.
È stato un fine settimana particolarmente sanguinoso negli Stati Uniti, a chiudere una settimana in cui una studentessa di prima media dell'Idaho ha tirato fuori una pistola dallo zaino e ha iniziato a sparare prima di essere disarmata. Ci sono 39.000 morti per armi da fuoco negli Stati Uniti ogni anno, circa 100 al giorno. Eppure, una ragionevole legislazione sulla sicurezza delle armi langue al Senato a causa dell'opposizione dei repubblicani concentrata sui loro interessi politici. Le misure che ampliano e rafforzano i controlli sui precedenti per gli acquirenti di armi sono supportate dalla maggioranza degli americani. Ma in alcuni stati a guida repubblicana è consentito di portare armi da fuoco senza licenza particolare, controllo dei precedenti o qualsiasi tipo di addestramento: il Texas sembra pronto a diventare l'ultimo stato a unirsi a questa follia. Proprio quello di cui il Paese ha bisogno: più armi per strada.
The Times of India
26 morti per carenza di ossigeno all'ospedale di Goa. In discesa per il terzo giorno consecutivo i nuovi contagi ma le morti covid nelle 24 ore toccano il record di 4200: dall'inizio della pandemia superata quota 250mila
Die Presse (Austria)
La guerra dei razzi su Gerusalemme
L'ultimo scambio di ostilità tra israeliani e palestinesi ha raggiunto un nuovo livello di escalation, con oltre 300 razzi lanciati verso Israele dai militanti palestinesi di Gaza da lunedì sera. Almeno tre morti a Tel Aviv, stato di emergenza a Lod. Uccisi dai raid israeliani due dirigenti di Hamas
L'Humanité
La rivolta di una generazione di fronte alla repressione israeliana i giovani palestinesi si ribellano all'occupazione e alla colonizzazione.
Al Ghad (Giordania)
20 martiri, centinaia di feriti in Palestina, proteste di massa in Giordania per Gerusalemme. L'aggressione israeliana e l'occupazione fanno presagire una grande esplosione di violenza
The National (Emirati arabi uniti)
La lega araba condanna la pericolosa escalation
Il capo della Lega Araba Ahmed Aboul Gheit ieri ha incolpato Israele per la violenza a Gerusalemme Est e Gaza, dicendo che le provocazioni israeliane sono il risultato della pressione dei gruppi di coloni ebrei fautori della linea dura e dei partiti religiosi estremisti. Aboul Gheit ha fatto queste dichiarazioni mentre i razzi israeliani continuavano a colpire Gaza, dove un edificio residenziale di 13 piani è crollato ieri sera. Ospitava uffici di Hamas. I residenti della palazzina accanto e le persone che vivono nelle vicinanze erano stati avvertiti di evacuare la zona circa un'ora prima dell'attacco aereo, hanno detto i testimoni. Hamas e la Jihad islamica hanno detto che avrebbero risposto lanciando razzi su Tel Aviv. Aboul Gheit ha parlato in una riunione d'emergenza dei ministri degli esteri della Lega Araba convocata in video conferenza dall'Autorità Palestinese per formulare una risposta all'ultimo round di violenze.
Ahmed Aboul Gheit, capo della Lega Araba, ha detto che la riunione si è tenuta "per inviare un chiaro messaggio al mondo che l'attuale situazione in Palestina non è sostenibile". "La quiete che l'occupazione pretende da tempo è superficiale, nascondendo sotto di essa gli ingredienti per l'esplosione e l'escalation le cui conseguenze non si fermeranno ai confini della regione", ha detto.
Sabah (Turchia)
Sanno come uccidere bambini
il massacro israeliano a Gaza giustifica ancora una volta la storica promessa del presidente Erdogan al presidente israeliano Peres, a Davos, 12 anni fa. "Peres, lei è più vecchio di me " disse Erdogan "La sua voce esce con un tono molto forte. E il volume della sua voce ha a che fare con una coscienza sporca. Quando si tratta di uccidere, sapete bene come fare". (Peres rispose che la Turchia avrebbe reagito allo stesso modo se i razzi fossero caduti su Istanbul)
Mentre Israele aggiunge nuovi crimini contro l'umanità a Gerusalemme est e Gaza, che occupa, la stampa mondiale continua a interpretare le tre scimmie. Mentre le forze di sicurezza israeliane non chiamano "deportazione" il sequestro sistematico delle case dei palestinesi, la stampa americana ed europea non definisce "attacco" la persecuzione israeliana di coloro che pregano nella moschea al-Aqsa, e la brutale uccisione di bambini a Gaza non è definita un "massacro".
Welt
Terrore dal cielo
FAZ
Netahnyahu minaccia Hamas di ritorsioni ancora più dure
WSJ
Hamas testa Israele e Biden
I jihadisti di Hamas hanno lanciato martedì il più grande attacco missilistico di un giorno contro lo Stato ebraico della memoria, con centinaia di voli verso Gerusalemme e Tel Aviv, nonché i soliti obiettivi civili nel sud di Israele. Israele ha risposto a 500 obiettivi a Gaza, e questo ha il potenziale per diventare un conflitto più ampio dopo un periodo relativamente lungo di quiete mediorientale.
Gli attacchi di Hamas arrivano dopo giorni di rivolte palestinesi a Gerusalemme, alcune provocate da controversie sulla proprietà di lunga data nel quartiere di Sheikh Jarrah. I tribunali israeliani si sono pronunciati a favore dei proprietari ebrei e contro i locatari palestinesi che rivendicano i diritti sulla proprietà risalente all'occupazione giordana di Gerusalemme est dopo la guerra arabo-israeliana del 1948. L'udienza della Corte suprema del caso è stata ritardata.
Mahmoud Abbas, che gestisce la regione della Cisgiordania palestinese adiacente a Gerusalemme, è stato ritenuto un moderato partner negoziale per Israele. Eppure il suo partito ha fomentato la violenza di Gerusalemme, trasmettendo che "invita tutti ad aumentare il livello di confronto nei prossimi giorni e ore nelle terre palestinesi", secondo Palestinian Media Watch.
L'85enne Sig. Abbas, che è a capo dell'Autorità Palestinese dal 2005 senza presentarsi per la rielezione, potrebbe voler alzare la temperatura per compensare il calo della fiducia del pubblico nel suo governo. È in concorrenza con Hamas e con gruppi ancora più estremi, che il mese scorso ha escluso dal potere in Cisgiordania rinviando ancora una volta le elezioni. Hamas, che promette la distruzione di Israele, ha innalzato le rivolte di Abbas riaccendendo il suo confronto militare.
Anche la politica regionale è all'opera. Hamas è finanziato e fornito dall'Iran, il cui Leader Supremo la scorsa settimana ha elogiato "il sangue puro dei martiri della Resistenza" in Palestina. Il corteggiamento dell'Iran da parte dell'amministrazione Biden nei rinnovati negoziati sul nucleare è stato accolto dall'escalation di Houthi contro l'Arabia Saudita e ora dall'escalation di Hamas contro Israele. Il regime potrebbe pensare che più i suoi delegati si scontrano con gli alleati degli Stati Uniti, più l'amministrazione americana sarà ansiosa di fare concessioni.
L'amministrazione Biden dovrà anche resistere alle pressioni del suo fianco sinistro per allontanare gli Stati Uniti da un alleato chiave impegnato nell'autodifesa. Il senatore Bernie Sanders ha twittato martedì che "stiamo vedendo come le azioni irresponsabili degli estremisti di destra alleati del governo a Gerusalemme possono degenerare rapidamente in una guerra devastante". Deve pensare che Israele stia sparando quei razzi sui propri civili.
La Casa Bianca ha dato alla sinistra democratica praticamente tutto ciò che poteva sperare dal giorno dell'inaugurazione, ma se c'è una questione su cui l'amministrazione sembra ancora più simile alla vecchia guardia, è il conflitto israelo-palestinese. Non ha approvato l'interpretazione distorta del conflitto da parte della sinistra come una dicotomia di privilegio e vittimismo, con Israele responsabile di ogni torto.
Questa posizione verrà messa sotto pressione se le vittime aumenteranno e le passioni aumenteranno. Speriamo che Biden sia pronto ad affermare che la principale alleanza regionale americana è più importante dei dettami dell'ideologia della giustizia sociale.
Dalla redazione
El Sol (México)
In Messico 87mila desaparecidos: Centinaia di madri protestano e chiedono soluzioni urgenti di fronte ai dati allarmanti
Centinaia di madri di persone che sono scomparse in Messico hanno chiesto soluzioni urgenti sulla questione e hanno ricordato che per loro la festa della mamma "non esiste più". I commoventi messaggi di angoscia da parte dalle mamme sono divenuti virali. "Figlia mia, ovunque tu sia, continuerò sempre a cercarti...ad ognuna di voi come una grande madre... non era il loro compito privarvi della libertà, essere schiavi delle tratte, del narcotraffico...se tu l’hai fatta scomparire, restituiscila”. Sono 86.663 le persone che dal 2006 non si trovano più, e altrettante mamme che ricordano il loro figli. Questa data è importante per la maggior parte dei messicani, che devono affrontare la crudezza della crisi storica dei desaparecidos. Degli 86.663 scomparsi, più della metà (44.174) risalgono a dopo il Dicembre del 2018, quando il presidente Andrés Manuel López Obrador assumeva la presidenza. La guerra al narcotraffico è iniziata nel 2006, anno in cui era presidente Felipe Calderón; una guerra che non è ancora finita che conta tra le vittime uomini e donne molto giovani di cui non si trova più traccia. Un altro grande problema irrisolto nel paese è la tratta di persone, che in molti casi è legata al traffico di droga.
mk.ru
Cittadini russi rischiano reclusione per la partecipazione a seminari stranieri di organizzazioni indesiderabili. La Duma di Stato approverà una legge sui "corsi di formazioni" all’estero, anche se la Corte Suprema è contraria
Una modifica al Codice Penale prevede la reclusione fino a 4 anni, facendo passare i corsi di formazione seguiti all’estero da cittadini russi come “attività sovversiva dell’Occidente”. In realtà, si tratta di due disegni di legge - uno specifica il concetto di "organizzazione indesiderabile", le cui attività sono severamente vietate sul territorio della Federazione Russa, e l'altro riscrive radicalmente l'articolo 284.1 del Codice Penale, che punisce i trasgressori di questo divieto. Sotto queste iniziative ci sono le firme degli stessi deputati della Duma di Stato delle fazioni "Russia Unita", "Partito Comunista", "Russia Giusta" e "Partito liberal-democratico", che hanno firmato il disegno di legge che vieta a chiunque sia "coinvolto" in organizzazioni estremiste di candidarsi alle elezioni parlamentari.
"Indesiderabile" nel territorio della Federazione Russa dal 2015 può essere dichiarata un'organizzazione non governativa (ONG) straniera o internazionale, che, a giudizio delle autorità russe, "rappresenta una minaccia per i fondamenti dell'ordine costituzionale della Federazione Russa, la capacità di difesa del paese o la sicurezza dello Stato". L'assegnazione dello status di “organizzazione indesiderabile” è formalizzata da una decisione della Procura Generale, concordata con il Ministero degli Affari Esteri. A un'organizzazione "indesiderabile" è categoricamente vietato operare in Russia, i cittadini russi e le persone giuridiche non sono autorizzati relazionarsi con essa - sotto la minaccia di responsabilità amministrativa o addirittura penale.

"Solo allora ho capito che non volevo morire"
Parlano gli scampati alla sparatoria nella palestra della scuola di Kazan, sono morte nove persone. Ad aprire il fuoco un ex allievo della scuola, 19 anni, Ilnaz Galyaviev, un mese prima espulso dall'istituto per assenteismo. Credeva di essere un dio con le armi e stava preparando una strage da febbraio. Fino a tarda sera, ieri, studenti e genitori sono rimasti a scuola, molti non nascondevano lacrime. I ginnasti hanno raccontato al nostro corrispondente come si sono messi in salvo dai proiettili. Hanno bisogno di aiuto psicologico: in futuro, potranno accusare una sindrome post-traumatica con insonnia e mal di testa. Corone di fiori e giocattoli vengono appoggiati sui banchi scolastici, sono accese candele: in poche ore nasce un memoriale spontaneo vicino al ginnasio di Kazan n. 175. La scuola è isolata, circondata dalle macchine della polizia, da ambulanze, dall'anti terrorismo. Al calare della sera, sempre più persone si riuniscono al memoriale. Molti vengono con i bambini, portano fiori, accendono candele. Tutti sono scioccati e spaventati. Dicono che era mai successo nella loro città.

L'incubo di via Faizi
Verso le 9:30, Ilnaz Galaviev, armato di un fucile semiautomatico a canna liscia Hatsan Escort, è arrivato alla palestra n.175 in via Faizi. L'arma era stata acquistata legalmente: il 28 aprile il giovane aveva ricevuto una licenza per il possesso di armi. Galaiev aveva finito questa scuola nel 2018, ad aprile era stato respinto dal quarto anno di università, ad Economia, perché non aveva crediti formativi sufficienti. Uno dei dipendenti della scuola ha cercato di fermarlo, ma è stato ferito alla porta con un proiettile. La palestra ha un sistema di controllo degli accessi che ha bloccato le porte quando Galaviev ha cercato di passare senza un tesserino. Ma l'intoppo è stato di breve durata: ferito il custode, Galaiev ha abbattuto l'ostacolo con l'esplosione di una granata fatta in casa ed è entrato nell'edificio. Il custode all'ingresso, nascondendosi sotto il tavolo, ha premuto l'allarme. E' stato annunciato agli altoparlanti di chiudersi in aula, di non lasciare la classe. Fra gli studenti del liceo, tra i bambini, il panico. "E' stato spaventoso", dicono. Alcuni hanno cominciato a affacciarsi dalle finestre al terzo piano e si sono buttato giù, molti sono ricoverati con fratture. Dentro, Galaviev procedeva nella scuola sparando a tutti quelli che incontrava. Nei giorni scorsi aveva postato su Telegram l'intenzione di commettere una strage. Come è possibile che non sia stato fermato prima? Alexander Asmolov, accademico, sociologo, capo dipartimento alla facoltà di psicologia, rifiuta conclusioni affrettate: sappiamo ancora troppo poco di questo giovane, dice. Ma aggiunge: "la crescita continua di atteggiamenti aggressivi nella società" trasforma in conflitto in normalità di tutti i giorni e incrementa gli atti violenti. Riconoscere chi è pericoloso in anticipo è impossibile, "sul volto di una persona non è scritto che sta per commettere un atto criminale" e per ottenere un porto d'armi basta non avere precedenti psichici.

Armi nel mirino
Galaviev deteneva un' arma legalmente dal 28 aprile, ha riferito il deputato della Duma Alexander Hinstein. Molti parlamentari sono intervenuti doop la sparatoria e preannunciano iniziative. Sergei Mironov ha detto che per l'omicidio di bambini è necessario prescrivere la pena di morte. Il senatore Andrei Clichas in risposta ha ricordato che la Corte Costituzionale ha già emesso una sentenza sull'impossibilità di reintrodurre la pena di morte in Russia. Vladimir Zhirinovsky ha accusato i media, dicendo che non dovrebbero dare informazioni sulle sparatorie nelle scuole: "così provocano imitatori che vogliono che si parli di loro tutto il giorno ... La vanità è il motivo principale per attacchi come questo". Un deputato di Russia Unita, Anton Gorelkin ha detto che è necessario monitorare attentamente Internet: "dobbiamo monitorare le intenzioni criminali e rispondere alle minacce sulle App, sui social network, sui siti web. Con questo filtro devono entrare in azione poi forze dell'ordine e servizi segreti". Anche il presidente ha preso l'iniziativa. Subito dopo la tragedia, Vladimir Putin ha incaricato il direttore della Guardia Nazionale Viktor Zolotov di elaborare una nuova posizione sui tipi di armi che sono in commercio. "Il fatto è che a volte come armi da caccia vengono registrati i tipi di armi che in altri paesi sono considerati fucili d'assalto", ha spiegato il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov.

Editoriale: mentre gli Stati Uniti vivono un altro fine settimana sanguinoso, la legge sulla sicurezza delle armi langue in Senato
Una bambina di 4 anni che comprava giocattoli a Times Square a New York City è stata colpita da colpi di arma da fuoco e ferita in una disputa tra quattro uomini nelle vicinanze finita in sparatoria. Sempre nella scorso fine settimana: sei persone che partecipavano a una festa di compleanno a Colorado Springs sono state uccise dal fidanzato di una vittima che è entrato in casa e ha iniziato a sparare. Un ragazzo di 14 anni è tra i 4 morti in sparatorie, sempre nel fine settimana, a Chicago, con altri sei feriti. Un uomo ucciso in una lite in un hotel di Phoenix. Tre a Baltimora, dove un uomo con una storia di problemi nel quartiere è andato su tutte le furie e ha sparato.
È stato un fine settimana particolarmente sanguinoso negli Stati Uniti, a chiudere una settimana in cui una studentessa di prima media dell'Idaho ha tirato fuori una pistola dallo zaino e ha iniziato a sparare prima di essere disarmata. Ci sono 39.000 morti per armi da fuoco negli Stati Uniti ogni anno, circa 100 al giorno. Eppure, una ragionevole legislazione sulla sicurezza delle armi langue al Senato a causa dell'opposizione dei repubblicani concentrata sui loro interessi politici. Le misure che ampliano e rafforzano i controlli sui precedenti per gli acquirenti di armi sono supportate dalla maggioranza degli americani. Ma in alcuni stati a guida repubblicana è consentito di portare armi da fuoco senza licenza particolare, controllo dei precedenti o qualsiasi tipo di addestramento: il Texas sembra pronto a diventare l'ultimo stato a unirsi a questa follia. Proprio quello di cui il Paese ha bisogno: più armi per strada.

26 morti per carenza di ossigeno all'ospedale di Goa. In discesa per il terzo giorno consecutivo i nuovi contagi ma le morti covid nelle 24 ore toccano il record di 4200: dall'inizio della pandemia superata quota 250mila

La guerra dei razzi su Gerusalemme
L'ultimo scambio di ostilità tra israeliani e palestinesi ha raggiunto un nuovo livello di escalation, con oltre 300 razzi lanciati verso Israele dai militanti palestinesi di Gaza da lunedì sera. Almeno tre morti a Tel Aviv, stato di emergenza a Lod. Uccisi dai raid israeliani due dirigenti di Hamas

La rivolta di una generazione di fronte alla repressione israeliana i giovani palestinesi si ribellano all'occupazione e alla colonizzazione.

20 martiri, centinaia di feriti in Palestina, proteste di massa in Giordania per Gerusalemme. L'aggressione israeliana e l'occupazione fanno presagire una grande esplosione di violenza

La lega araba condanna la pericolosa escalation
Il capo della Lega Araba Ahmed Aboul Gheit ieri ha incolpato Israele per la violenza a Gerusalemme Est e Gaza, dicendo che le provocazioni israeliane sono il risultato della pressione dei gruppi di coloni ebrei fautori della linea dura e dei partiti religiosi estremisti. Aboul Gheit ha fatto queste dichiarazioni mentre i razzi israeliani continuavano a colpire Gaza, dove un edificio residenziale di 13 piani è crollato ieri sera. Ospitava uffici di Hamas. I residenti della palazzina accanto e le persone che vivono nelle vicinanze erano stati avvertiti di evacuare la zona circa un'ora prima dell'attacco aereo, hanno detto i testimoni. Hamas e la Jihad islamica hanno detto che avrebbero risposto lanciando razzi su Tel Aviv. Aboul Gheit ha parlato in una riunione d'emergenza dei ministri degli esteri della Lega Araba convocata in video conferenza dall'Autorità Palestinese per formulare una risposta all'ultimo round di violenze.
Ahmed Aboul Gheit, capo della Lega Araba, ha detto che la riunione si è tenuta "per inviare un chiaro messaggio al mondo che l'attuale situazione in Palestina non è sostenibile". "La quiete che l'occupazione pretende da tempo è superficiale, nascondendo sotto di essa gli ingredienti per l'esplosione e l'escalation le cui conseguenze non si fermeranno ai confini della regione", ha detto.

Sanno come uccidere bambini
il massacro israeliano a Gaza giustifica ancora una volta la storica promessa del presidente Erdogan al presidente israeliano Peres, a Davos, 12 anni fa. "Peres, lei è più vecchio di me " disse Erdogan "La sua voce esce con un tono molto forte. E il volume della sua voce ha a che fare con una coscienza sporca. Quando si tratta di uccidere, sapete bene come fare". (Peres rispose che la Turchia avrebbe reagito allo stesso modo se i razzi fossero caduti su Istanbul)
Mentre Israele aggiunge nuovi crimini contro l'umanità a Gerusalemme est e Gaza, che occupa, la stampa mondiale continua a interpretare le tre scimmie. Mentre le forze di sicurezza israeliane non chiamano "deportazione" il sequestro sistematico delle case dei palestinesi, la stampa americana ed europea non definisce "attacco" la persecuzione israeliana di coloro che pregano nella moschea al-Aqsa, e la brutale uccisione di bambini a Gaza non è definita un "massacro".

Terrore dal cielo

Netahnyahu minaccia Hamas di ritorsioni ancora più dure

Hamas testa Israele e Biden
I jihadisti di Hamas hanno lanciato martedì il più grande attacco missilistico di un giorno contro lo Stato ebraico della memoria, con centinaia di voli verso Gerusalemme e Tel Aviv, nonché i soliti obiettivi civili nel sud di Israele. Israele ha risposto a 500 obiettivi a Gaza, e questo ha il potenziale per diventare un conflitto più ampio dopo un periodo relativamente lungo di quiete mediorientale.
Gli attacchi di Hamas arrivano dopo giorni di rivolte palestinesi a Gerusalemme, alcune provocate da controversie sulla proprietà di lunga data nel quartiere di Sheikh Jarrah. I tribunali israeliani si sono pronunciati a favore dei proprietari ebrei e contro i locatari palestinesi che rivendicano i diritti sulla proprietà risalente all'occupazione giordana di Gerusalemme est dopo la guerra arabo-israeliana del 1948. L'udienza della Corte suprema del caso è stata ritardata.
Mahmoud Abbas, che gestisce la regione della Cisgiordania palestinese adiacente a Gerusalemme, è stato ritenuto un moderato partner negoziale per Israele. Eppure il suo partito ha fomentato la violenza di Gerusalemme, trasmettendo che "invita tutti ad aumentare il livello di confronto nei prossimi giorni e ore nelle terre palestinesi", secondo Palestinian Media Watch.
L'85enne Sig. Abbas, che è a capo dell'Autorità Palestinese dal 2005 senza presentarsi per la rielezione, potrebbe voler alzare la temperatura per compensare il calo della fiducia del pubblico nel suo governo. È in concorrenza con Hamas e con gruppi ancora più estremi, che il mese scorso ha escluso dal potere in Cisgiordania rinviando ancora una volta le elezioni. Hamas, che promette la distruzione di Israele, ha innalzato le rivolte di Abbas riaccendendo il suo confronto militare.
Anche la politica regionale è all'opera. Hamas è finanziato e fornito dall'Iran, il cui Leader Supremo la scorsa settimana ha elogiato "il sangue puro dei martiri della Resistenza" in Palestina. Il corteggiamento dell'Iran da parte dell'amministrazione Biden nei rinnovati negoziati sul nucleare è stato accolto dall'escalation di Houthi contro l'Arabia Saudita e ora dall'escalation di Hamas contro Israele. Il regime potrebbe pensare che più i suoi delegati si scontrano con gli alleati degli Stati Uniti, più l'amministrazione americana sarà ansiosa di fare concessioni.
L'amministrazione Biden dovrà anche resistere alle pressioni del suo fianco sinistro per allontanare gli Stati Uniti da un alleato chiave impegnato nell'autodifesa. Il senatore Bernie Sanders ha twittato martedì che "stiamo vedendo come le azioni irresponsabili degli estremisti di destra alleati del governo a Gerusalemme possono degenerare rapidamente in una guerra devastante". Deve pensare che Israele stia sparando quei razzi sui propri civili.
La Casa Bianca ha dato alla sinistra democratica praticamente tutto ciò che poteva sperare dal giorno dell'inaugurazione, ma se c'è una questione su cui l'amministrazione sembra ancora più simile alla vecchia guardia, è il conflitto israelo-palestinese. Non ha approvato l'interpretazione distorta del conflitto da parte della sinistra come una dicotomia di privilegio e vittimismo, con Israele responsabile di ogni torto.
Questa posizione verrà messa sotto pressione se le vittime aumenteranno e le passioni aumenteranno. Speriamo che Biden sia pronto ad affermare che la principale alleanza regionale americana è più importante dei dettami dell'ideologia della giustizia sociale.
Dalla redazione

In Messico 87mila desaparecidos: Centinaia di madri protestano e chiedono soluzioni urgenti di fronte ai dati allarmanti
Centinaia di madri di persone che sono scomparse in Messico hanno chiesto soluzioni urgenti sulla questione e hanno ricordato che per loro la festa della mamma "non esiste più". I commoventi messaggi di angoscia da parte dalle mamme sono divenuti virali. "Figlia mia, ovunque tu sia, continuerò sempre a cercarti...ad ognuna di voi come una grande madre... non era il loro compito privarvi della libertà, essere schiavi delle tratte, del narcotraffico...se tu l’hai fatta scomparire, restituiscila”. Sono 86.663 le persone che dal 2006 non si trovano più, e altrettante mamme che ricordano il loro figli. Questa data è importante per la maggior parte dei messicani, che devono affrontare la crudezza della crisi storica dei desaparecidos. Degli 86.663 scomparsi, più della metà (44.174) risalgono a dopo il Dicembre del 2018, quando il presidente Andrés Manuel López Obrador assumeva la presidenza. La guerra al narcotraffico è iniziata nel 2006, anno in cui era presidente Felipe Calderón; una guerra che non è ancora finita che conta tra le vittime uomini e donne molto giovani di cui non si trova più traccia. Un altro grande problema irrisolto nel paese è la tratta di persone, che in molti casi è legata al traffico di droga.

Cittadini russi rischiano reclusione per la partecipazione a seminari stranieri di organizzazioni indesiderabili. La Duma di Stato approverà una legge sui "corsi di formazioni" all’estero, anche se la Corte Suprema è contraria
Una modifica al Codice Penale prevede la reclusione fino a 4 anni, facendo passare i corsi di formazione seguiti all’estero da cittadini russi come “attività sovversiva dell’Occidente”. In realtà, si tratta di due disegni di legge - uno specifica il concetto di "organizzazione indesiderabile", le cui attività sono severamente vietate sul territorio della Federazione Russa, e l'altro riscrive radicalmente l'articolo 284.1 del Codice Penale, che punisce i trasgressori di questo divieto. Sotto queste iniziative ci sono le firme degli stessi deputati della Duma di Stato delle fazioni "Russia Unita", "Partito Comunista", "Russia Giusta" e "Partito liberal-democratico", che hanno firmato il disegno di legge che vieta a chiunque sia "coinvolto" in organizzazioni estremiste di candidarsi alle elezioni parlamentari.
"Indesiderabile" nel territorio della Federazione Russa dal 2015 può essere dichiarata un'organizzazione non governativa (ONG) straniera o internazionale, che, a giudizio delle autorità russe, "rappresenta una minaccia per i fondamenti dell'ordine costituzionale della Federazione Russa, la capacità di difesa del paese o la sicurezza dello Stato". L'assegnazione dello status di “organizzazione indesiderabile” è formalizzata da una decisione della Procura Generale, concordata con il Ministero degli Affari Esteri. A un'organizzazione "indesiderabile" è categoricamente vietato operare in Russia, i cittadini russi e le persone giuridiche non sono autorizzati relazionarsi con essa - sotto la minaccia di responsabilità amministrativa o addirittura penale.