MONDO
Martedì 19 Ottobre
Le notizie dal mondo, la rassegna stampa internazionale

Next Generation EU, la scommessa dell'Europa per ripartire dopo la pandemia. Il nuovo Governo in Germania, le presidenziali che si avvicinano in Francia. La richiesta di 12 Paesi europei a Bruxelles di mura e filo spinato ai confini, per fermare i migranti. E il tentativo della Polonia di ribaltare il principio del primato del diritto europeo sul diritto interno. Come uscirà l'Unione europea dalla pandemia? Su un giornate tedesco, un titolo che non molto tempo fa, in Germania, sarebbe parso fantascienza.
Handelsblatt
Addio a Maastricht
La Commissione europea mette in guardia contro i rischi che comportano i parametri in termini di crescita. Un possibile allentamento delle regole sul debito pubblico è un elemento esplosivo per i negoziati sulla coalizione semaforo in corso a Berlino.
Parigi, settembre 2021: Olaf Scholz è in piedi sulla terrazza sul tetto dell'ambasciata tedesca, dietro di lui la Torre Eiffel e il cielo blu. Il candidato cancelliere SPD è appena tornato da una conversazione con Emmanuel Macron. Scholz parla molto del suo buon rapporto con il presidente francese, ma a un certo punto diventa taciturno. Non è necessaria una nuova versione delle regole sul debito dell'UE, chiarisce il ministro federale delle finanze. Durante la pandemia, si è visto che i cosiddetti criteri di Maastricht consentivano già "una flessibilità molto grande". Scholz mantiene questa posizione, anche ora che ha compiuto altri passi per diventare cancelliere. Ma affrontare il debito pubblico in Europa rischia di porgli alcuni problemi. In primis con la Francia , che a gennaio assumerà la Presidenza del Consiglio Ue e che auspica una riforma delle regole dettate negli anni '90, con tanto di sostegno da parte della Commissione Ue di Bruxelles.
Maastricht è alla fine? Il futuro governo federale è sotto pressione per agire sulle regole del debito in euro. Quasi nessun'altra questione politica europea è così carica di emozioni come la disputa sul debito. Se e come potrà essere risolto dipenderà in gran parte dal futuro governo federale. La Commissione lancia oggi una consultazione che potrebbe portare a requisiti di bilancio più lassisti. Bruxelles invita i governi a non ricominciare a risparmiare troppo presto dopo la crisi della pandemia, secondo un documento della Commissione ottenuto da Handelsblatt. Dal punto di vista del governo francese, il limite del 60% del PIL per il debito pubblico non è realistico, poiché la media nell'eurozona è attualmente intorno al 100%. Si parla anche di escludere le spese per la ristrutturazione climatica dell'economia dalle regole del deficit. Per Olaf Scholz (SPD), il dibattito arriva in un momento inopportuno. L'FDP rifiuta rigorosamente un ammorbidimento delle regole sul debito. I liberali e i verdi stanno combattendo su chi dovrebbe occupare il ministero delle finanze in una coalizione semaforo.
Politico.eu
Il primo ministro polacco avverte dello sforzo "pericoloso" dell'UE per controllare i membri
Mateusz Morawiecki scrive ai suoi colleghi leader dell'UE in vista di una settimana cruciale nelle relazioni tra Bruxelles e Varsavia, prima di parlare oggi al Parlamento europeo: "Non cediamo a nessun ricatto".
Morawiecki ha inviato una missiva ai suoi colleghi dell'UE, che incontrerà durante una riunione del Consiglio europeo giovedì e venerdì, chiedendo loro di essere "aperti al dialogo". "Desidero rassicurarvi sul fatto che la Polonia rimane un membro leale dell'Unione europea", e rispetta i verdetti della Corte di giustizia dell'UE. "Siamo obbligati a farlo nella misura richiesta dai Trattati. Non una virgola in meno e non una virgola in più".
Sul settimanale filogovernativo Sieci parla Jarosław Kaczyński, leader del partito al governo Legge e Giustizia (PiS): la Polexit è una assurdità. Difendiamo la sovranità polacca, difendiamo anche i diritti polacchi nell'Unione europea, perché ora sono sfacciatamente e illegalmente in discussione, in violazione dei trattati. Difenderemo anche il confine polacco, ecco perché serve una barriera di sicurezza.
Politico
Dopo che una sentenza del Tribunale costituzionale polacco che riafferma la primazia del diritto polacco in alcuni ambiti sulle norme comunitarie, la Commissione europea ha rallentato l'approvazione del Piano di ripresa polacco e 12 miliardi di prestiti europei e 24 complessivi in aiuti. Il primo ministro olandese Mark Rutte ha detto che spingerà per congelare i soldi della Polonia. Angela Merkel ha già messo in guardia i paesi dell'UE e il Parlamento europeo dall'impegnarsi a bloccare i fondi europei alla Polonia.
Welt
Necessari controlli della Germania al confine con la Polonia
Forte aumento degli ingressi illegali dalla Bielorussia, il ministro degli Esteri Maas favorevole a sanzioni per le compagnie aeree che portano migranti ai confini europei
La coalizione semaforo un'alleanza di convenienza per Lindner.
Che fine ha fatto l'euforia fra i liberali per il governo semaforo? "Ora c'è una dura lotta per i dettagli", dice il vicecapogruppo parlamentare della FDP Michael Theurer. Dettagli non trascurabili, a cominciare da chi avrà il dicastero delle Finanze.
SZ
La Russia chiude il dialogo con la NATO
Lavrov annuncia: Mosca interromperà dai primi di novembre la sua rappresentanza permanente presso la Nato a Bruxelles. Mosca accusa l'Occidente di mancanza di reale volontà di collaborazione. Il ministro degli Esteri federale Heiko Maas ha respinto le accuse russe a margine di un incontro Ue in Lussemburgo e ha ricordato l'offerta da mesi di una nuova riunione del Consiglio Nato-Russia.
The Independent
Colin Powell, ex segretario di stato USA, morto per complicazioni Covid.
Washington Post
Non dispiacetevi per me, le parole di Powell a Bob Woodward l'estate scorsa, nella consapevolezza che sua fine si avvicinava. Affetto da morbo di Parkinson, da un tumore, legatissimo alla moglie Alma, 58 anni al suo fianco.
Editoriale: cosa resterà di Colin Powell
Powell ha perso le discussioni interne all'amministrazione di George W. Bush sull'opportunità di invadere l'Iraq. Poi da giocatore di squadra ha accettato di prestare la sua credibilità alle affermazioni che la guerra era necessaria perché Saddam Hussein aveva armi di distruzione di massa. Ha presentato documenti di intelligence al Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite che erano difettose; non sono mai state trovate armi chimiche o biologiche. Una "macchia dolorosa" sulla sua uniforme, la definiva. Oggi c'è chi ridurrebbe la carriera di Powell a quell'errore, una deformazione miope. A differenza di altri, Powell fu in grado, in seguito, di assumersi la responsabilità e ammettere i suoi errori, superati dai suoi successi. L'esperienza - dal campo di battaglia alla burocrazia - aveva instillato in lui un sano sospetto di potere non temperato dal carattere. Tanto da rompere con il Partito Repubblicano e denunciare il personaggio sfrenato, Donald Trump, che ne ha preso il controllo.
WSJ
Powell, generale pioniere e diplomatico ai massimi livelli, morto a 84 anni
la vita straordinaria di Powell è ciò che il paese dovrebbe ricordare e celebrare. La critica più giusta è che Powell e il Dipartimento di Stato non hanno mai colto la natura dell'insurrezione irachena come radicata negli ex servizi di intelligence di Saddam. La sua burocrazia era in costante battaglia con il Pentagono e la Casa Bianca sull'Iraq, motivo per cui Bush ha chiesto le sue dimissioni dopo le elezioni del 2004. La più grande eredità di Colin Powell non sono le decisioni che ha preso in carica, quanto l'esempio della sua vita e del suo servizio. Ha mostrato ciò che si può ottenere in America, indipendentemente dalla tua nascita, e ha ripagato il paese molte volte per le opportunità avute.
NYT
un diplomatico modello, intaccato e perseguitato dalla guerra in Iraq
La food and drug administration darà via libera al richiamo anti covid con un vaccino Covid diverso da quello inizialmente ricevuto. Non sarà raccomandato nessun vaccino specifico ma sarà lasciata ai medici la flessibilità di scegliere un marchio diverso. L'agenzia potrebbe intervenire sul problema questa settimana, quando dovrebbe autorizzare la dose di richiamo per chi ha ricevuto i vaccini Moderna e Johnson & Johnson.
L'Equipe
Uniti per il meglio
Messi e Mbappé guidano stasera in Champions il PSG contro il Lipsia.
Le Parisien
Infortunato nell'allenamento di ieri mattina, Neymar stasera non ci sarà. Inizio stagione deludente, anche con la nazionale brasiliana. Qual è il problema?
Dalla redazione
mk.ru
In Russia parte il censimento della popolazione
Demografo russo indipendente sulla mortalità in Russia durante la pandemia: solo negli ultimi 11 mesi quasi un milione di morti.
Secondo il demografo indipendente russo Aleksej Rakša, solo nel periodo tra ottobre del 2020 e settembre 2021 i decessi in Russia sarebbero 997mila. Esclusa la Crimea per la quale mancano i dati antecedenti al 2015 per poter fare il paragone. Dalla statistica sono esclusi anche i dati riguardanti i decessi durante la prima ondata del COVID-19, periodo della primavera-estate del 2020.
Secondo il Piano unificato del governo per il raggiungimento degli obiettivi di sviluppo nazionale della Russia per il periodo fino al 2024, pubblicato oggi, lo scorso anno la popolazione del Paese è diminuita di 577mila persone, quest'anno di 535,5 mila, nel prossimo anno - secondo le previsioni - diminuirà di altri 533,4 mila, e l'aumento della popolazione dovrebbe iniziare non prima del 2030 e ammonterà a sole 78 mila persone.
E queste sono ancora prospettive molto brillanti, nonostante il fatto che i numeri del calo naturale della popolazione sorprendano per la loro "modestia" - da dove provenivano mezzo milione di morti nel 2020, se solo l'eccesso, cioè la supermortalità, ammontava a oltre mezzo milione di persone nell'anno della pandemia? Come già è stato calcolato dall’Ufficio statistico statale (Rosstat). Cioè, almeno il doppio dei morti rispetto a quanto riportato ora dal governo.
Questo non accadeva dai tempi della Seconda guerra mondiale. In termini di numero di decessi, La Russia ha superato perfino "disastrosi anni novanta"...
Tutte le successive previsioni ufficiali si basano sul miglioramento della situazione in futuro, o almeno che non peggiorerà. In realtà però, non c'è motivo di essere ottimisti. Forse sarà meglio, o forse ci sarà un crollo completo. Quindi bisogna fare qualcosa subito, e non contare solo la popolazione, che diminuisce in numero ogni giorno.
Agenzia Télam (Argentina)
América Latina: 22 milioni di nuovi poveri a causa della pandemia, ma crescono i nuovi ricchi
La Commissione economica per l'America e i Caraibi (Cepal) afferma che durante l’espansione della pandemia di coronavirus nel 2020 sono cadute in povertà circa 22 milioni di persone, una regressione di 15 anni nella regione. Nello stesso periodo sono apparsi nuovi ricchi e quelli esistenti hanno visto crescere la loro ricchezza in maniera esponenziale.
"Il virus è un marcatore molto forte delle disuguaglianze sociali", ha sottolineato il direttore del Centro di studi avanzati latinoamericani (Calas), Hans Burchardt, che gestisce il laboratorio su ricchezza e potere. Burchardt ha avvertito che le disuguaglianze e i problemi di sviluppo in America Latina non sono dovuti a una carenza di risorse, "ma al fatto che la loro distribuzione non sia corretta. Le risorse non supportano lo sviluppo interno dei Paesi”. Nei tentativi dei governi di mitigare le morti per Covid-19, prevenire il collasso sanitario e destreggiarsi per mantenere le economie che, nella maggior parte dei Paesi, hanno più del 50% di lavoro informale.
La crisi rivela la situazione precaria dei lavoratori latinoamericani e di fronte ai bonus statali il settore privato dichiara che le persone cosi non vorranno lavorare. Secondo Burchardt «è uno stereotipo non affatto vero: un venditore ambulante spesso si uccide lavorando più ore di chi ha un lavoro migliore e una previdenza sociale più ampia. La maggior parte dei ricchi non lo è per meritocrazia o perché lavorano tanto, ma proprio per eredità e reti familiari”. Infine Burchardt afferma che sarebbe necessario adottare misure per prevenire la fuga di capitali e il trasferimento di denaro all'estero.

Addio a Maastricht
La Commissione europea mette in guardia contro i rischi che comportano i parametri in termini di crescita. Un possibile allentamento delle regole sul debito pubblico è un elemento esplosivo per i negoziati sulla coalizione semaforo in corso a Berlino.
Parigi, settembre 2021: Olaf Scholz è in piedi sulla terrazza sul tetto dell'ambasciata tedesca, dietro di lui la Torre Eiffel e il cielo blu. Il candidato cancelliere SPD è appena tornato da una conversazione con Emmanuel Macron. Scholz parla molto del suo buon rapporto con il presidente francese, ma a un certo punto diventa taciturno. Non è necessaria una nuova versione delle regole sul debito dell'UE, chiarisce il ministro federale delle finanze. Durante la pandemia, si è visto che i cosiddetti criteri di Maastricht consentivano già "una flessibilità molto grande". Scholz mantiene questa posizione, anche ora che ha compiuto altri passi per diventare cancelliere. Ma affrontare il debito pubblico in Europa rischia di porgli alcuni problemi. In primis con la Francia , che a gennaio assumerà la Presidenza del Consiglio Ue e che auspica una riforma delle regole dettate negli anni '90, con tanto di sostegno da parte della Commissione Ue di Bruxelles.
Maastricht è alla fine? Il futuro governo federale è sotto pressione per agire sulle regole del debito in euro. Quasi nessun'altra questione politica europea è così carica di emozioni come la disputa sul debito. Se e come potrà essere risolto dipenderà in gran parte dal futuro governo federale. La Commissione lancia oggi una consultazione che potrebbe portare a requisiti di bilancio più lassisti. Bruxelles invita i governi a non ricominciare a risparmiare troppo presto dopo la crisi della pandemia, secondo un documento della Commissione ottenuto da Handelsblatt. Dal punto di vista del governo francese, il limite del 60% del PIL per il debito pubblico non è realistico, poiché la media nell'eurozona è attualmente intorno al 100%. Si parla anche di escludere le spese per la ristrutturazione climatica dell'economia dalle regole del deficit. Per Olaf Scholz (SPD), il dibattito arriva in un momento inopportuno. L'FDP rifiuta rigorosamente un ammorbidimento delle regole sul debito. I liberali e i verdi stanno combattendo su chi dovrebbe occupare il ministero delle finanze in una coalizione semaforo.

Il primo ministro polacco avverte dello sforzo "pericoloso" dell'UE per controllare i membri
Mateusz Morawiecki scrive ai suoi colleghi leader dell'UE in vista di una settimana cruciale nelle relazioni tra Bruxelles e Varsavia, prima di parlare oggi al Parlamento europeo: "Non cediamo a nessun ricatto".
Morawiecki ha inviato una missiva ai suoi colleghi dell'UE, che incontrerà durante una riunione del Consiglio europeo giovedì e venerdì, chiedendo loro di essere "aperti al dialogo". "Desidero rassicurarvi sul fatto che la Polonia rimane un membro leale dell'Unione europea", e rispetta i verdetti della Corte di giustizia dell'UE. "Siamo obbligati a farlo nella misura richiesta dai Trattati. Non una virgola in meno e non una virgola in più".
Sul settimanale filogovernativo Sieci parla Jarosław Kaczyński, leader del partito al governo Legge e Giustizia (PiS): la Polexit è una assurdità. Difendiamo la sovranità polacca, difendiamo anche i diritti polacchi nell'Unione europea, perché ora sono sfacciatamente e illegalmente in discussione, in violazione dei trattati. Difenderemo anche il confine polacco, ecco perché serve una barriera di sicurezza.

Dopo che una sentenza del Tribunale costituzionale polacco che riafferma la primazia del diritto polacco in alcuni ambiti sulle norme comunitarie, la Commissione europea ha rallentato l'approvazione del Piano di ripresa polacco e 12 miliardi di prestiti europei e 24 complessivi in aiuti. Il primo ministro olandese Mark Rutte ha detto che spingerà per congelare i soldi della Polonia. Angela Merkel ha già messo in guardia i paesi dell'UE e il Parlamento europeo dall'impegnarsi a bloccare i fondi europei alla Polonia.

Necessari controlli della Germania al confine con la Polonia
Forte aumento degli ingressi illegali dalla Bielorussia, il ministro degli Esteri Maas favorevole a sanzioni per le compagnie aeree che portano migranti ai confini europei
La coalizione semaforo un'alleanza di convenienza per Lindner.
Che fine ha fatto l'euforia fra i liberali per il governo semaforo? "Ora c'è una dura lotta per i dettagli", dice il vicecapogruppo parlamentare della FDP Michael Theurer. Dettagli non trascurabili, a cominciare da chi avrà il dicastero delle Finanze.

La Russia chiude il dialogo con la NATO
Lavrov annuncia: Mosca interromperà dai primi di novembre la sua rappresentanza permanente presso la Nato a Bruxelles. Mosca accusa l'Occidente di mancanza di reale volontà di collaborazione. Il ministro degli Esteri federale Heiko Maas ha respinto le accuse russe a margine di un incontro Ue in Lussemburgo e ha ricordato l'offerta da mesi di una nuova riunione del Consiglio Nato-Russia.

Colin Powell, ex segretario di stato USA, morto per complicazioni Covid.

Non dispiacetevi per me, le parole di Powell a Bob Woodward l'estate scorsa, nella consapevolezza che sua fine si avvicinava. Affetto da morbo di Parkinson, da un tumore, legatissimo alla moglie Alma, 58 anni al suo fianco.
Editoriale: cosa resterà di Colin Powell
Powell ha perso le discussioni interne all'amministrazione di George W. Bush sull'opportunità di invadere l'Iraq. Poi da giocatore di squadra ha accettato di prestare la sua credibilità alle affermazioni che la guerra era necessaria perché Saddam Hussein aveva armi di distruzione di massa. Ha presentato documenti di intelligence al Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite che erano difettose; non sono mai state trovate armi chimiche o biologiche. Una "macchia dolorosa" sulla sua uniforme, la definiva. Oggi c'è chi ridurrebbe la carriera di Powell a quell'errore, una deformazione miope. A differenza di altri, Powell fu in grado, in seguito, di assumersi la responsabilità e ammettere i suoi errori, superati dai suoi successi. L'esperienza - dal campo di battaglia alla burocrazia - aveva instillato in lui un sano sospetto di potere non temperato dal carattere. Tanto da rompere con il Partito Repubblicano e denunciare il personaggio sfrenato, Donald Trump, che ne ha preso il controllo.

Powell, generale pioniere e diplomatico ai massimi livelli, morto a 84 anni
la vita straordinaria di Powell è ciò che il paese dovrebbe ricordare e celebrare. La critica più giusta è che Powell e il Dipartimento di Stato non hanno mai colto la natura dell'insurrezione irachena come radicata negli ex servizi di intelligence di Saddam. La sua burocrazia era in costante battaglia con il Pentagono e la Casa Bianca sull'Iraq, motivo per cui Bush ha chiesto le sue dimissioni dopo le elezioni del 2004. La più grande eredità di Colin Powell non sono le decisioni che ha preso in carica, quanto l'esempio della sua vita e del suo servizio. Ha mostrato ciò che si può ottenere in America, indipendentemente dalla tua nascita, e ha ripagato il paese molte volte per le opportunità avute.

un diplomatico modello, intaccato e perseguitato dalla guerra in Iraq
La food and drug administration darà via libera al richiamo anti covid con un vaccino Covid diverso da quello inizialmente ricevuto. Non sarà raccomandato nessun vaccino specifico ma sarà lasciata ai medici la flessibilità di scegliere un marchio diverso. L'agenzia potrebbe intervenire sul problema questa settimana, quando dovrebbe autorizzare la dose di richiamo per chi ha ricevuto i vaccini Moderna e Johnson & Johnson.

Uniti per il meglio
Messi e Mbappé guidano stasera in Champions il PSG contro il Lipsia.

Infortunato nell'allenamento di ieri mattina, Neymar stasera non ci sarà. Inizio stagione deludente, anche con la nazionale brasiliana. Qual è il problema?
Dalla redazione

In Russia parte il censimento della popolazione
Demografo russo indipendente sulla mortalità in Russia durante la pandemia: solo negli ultimi 11 mesi quasi un milione di morti.
Secondo il demografo indipendente russo Aleksej Rakša, solo nel periodo tra ottobre del 2020 e settembre 2021 i decessi in Russia sarebbero 997mila. Esclusa la Crimea per la quale mancano i dati antecedenti al 2015 per poter fare il paragone. Dalla statistica sono esclusi anche i dati riguardanti i decessi durante la prima ondata del COVID-19, periodo della primavera-estate del 2020.
Secondo il Piano unificato del governo per il raggiungimento degli obiettivi di sviluppo nazionale della Russia per il periodo fino al 2024, pubblicato oggi, lo scorso anno la popolazione del Paese è diminuita di 577mila persone, quest'anno di 535,5 mila, nel prossimo anno - secondo le previsioni - diminuirà di altri 533,4 mila, e l'aumento della popolazione dovrebbe iniziare non prima del 2030 e ammonterà a sole 78 mila persone.
E queste sono ancora prospettive molto brillanti, nonostante il fatto che i numeri del calo naturale della popolazione sorprendano per la loro "modestia" - da dove provenivano mezzo milione di morti nel 2020, se solo l'eccesso, cioè la supermortalità, ammontava a oltre mezzo milione di persone nell'anno della pandemia? Come già è stato calcolato dall’Ufficio statistico statale (Rosstat). Cioè, almeno il doppio dei morti rispetto a quanto riportato ora dal governo.
Questo non accadeva dai tempi della Seconda guerra mondiale. In termini di numero di decessi, La Russia ha superato perfino "disastrosi anni novanta"...
Tutte le successive previsioni ufficiali si basano sul miglioramento della situazione in futuro, o almeno che non peggiorerà. In realtà però, non c'è motivo di essere ottimisti. Forse sarà meglio, o forse ci sarà un crollo completo. Quindi bisogna fare qualcosa subito, e non contare solo la popolazione, che diminuisce in numero ogni giorno.

América Latina: 22 milioni di nuovi poveri a causa della pandemia, ma crescono i nuovi ricchi
La Commissione economica per l'America e i Caraibi (Cepal) afferma che durante l’espansione della pandemia di coronavirus nel 2020 sono cadute in povertà circa 22 milioni di persone, una regressione di 15 anni nella regione. Nello stesso periodo sono apparsi nuovi ricchi e quelli esistenti hanno visto crescere la loro ricchezza in maniera esponenziale.
"Il virus è un marcatore molto forte delle disuguaglianze sociali", ha sottolineato il direttore del Centro di studi avanzati latinoamericani (Calas), Hans Burchardt, che gestisce il laboratorio su ricchezza e potere. Burchardt ha avvertito che le disuguaglianze e i problemi di sviluppo in America Latina non sono dovuti a una carenza di risorse, "ma al fatto che la loro distribuzione non sia corretta. Le risorse non supportano lo sviluppo interno dei Paesi”. Nei tentativi dei governi di mitigare le morti per Covid-19, prevenire il collasso sanitario e destreggiarsi per mantenere le economie che, nella maggior parte dei Paesi, hanno più del 50% di lavoro informale.
La crisi rivela la situazione precaria dei lavoratori latinoamericani e di fronte ai bonus statali il settore privato dichiara che le persone cosi non vorranno lavorare. Secondo Burchardt «è uno stereotipo non affatto vero: un venditore ambulante spesso si uccide lavorando più ore di chi ha un lavoro migliore e una previdenza sociale più ampia. La maggior parte dei ricchi non lo è per meritocrazia o perché lavorano tanto, ma proprio per eredità e reti familiari”. Infine Burchardt afferma che sarebbe necessario adottare misure per prevenire la fuga di capitali e il trasferimento di denaro all'estero.