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SCIENZA

Nuovo insetto ibrido in laboratorio

Arrivano le supertermiti

L'unica "speranza" degli scienziati è che la nuova specie ibrida sia sterile: altrimenti potrebbe costituire una seria minaccia 

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di Stefano Lamorgese
È da un po' di tempo che la fantascienza non propone scenari apocalittici ispirati a forme viventi sulla terra. Se qualche sceneggiatore cinematografico ne avesse voglia, potrebbe trovare ispirazione in una ricerca svolta in Florida: Hybridization of Two Major Termite Invaders as a Consequence of Human Activity.
Si parla di due specie termiti originarie delle regioni asiatiche.

Diffusione globale
Le termiti sotterranee di Formosa (Coptotermes formosanus) - sono oggi diffuse in Cina, Giappone e Florida - e quelle chiamate, più genericamente, "asiatiche" (Coptotermes gestroi) - presenti nella penisola indocinese, in Indonesia, nelle Filippine, in Brasile e nei Caraibi. Sono considerate tra le più dannose specie di insetti al mondo.

La globalizzazione degli scambi commerciali - con i sempre più frequenti trasporti transcontinentali - ha fatto sì che i loro habitat si sovrapponessero, creando così aree nelle quali insistono entrambe le temibili specie.Per questa ragione un'équipe di studiosi dell'Università della Florida ha studiato la convivenza tra le due specie, giungendo a una scoperta allarmante.

L'erba del vicino...
I maschi "di Formosa" si accoppiano preferibilmente con le femmine "asiatiche", dando origine - almeno in laboratorio - a un nuovo ibrido, che si è rivelato due volte più veloce nella crescita e due volte più rapido nella diffusione. In pratica: una piaga biblica.

In natura molto spesso gli ibridi sono sterili: classico il caso del mulo, generato da un asino e da un cavallo femmina. E nel mondo vegetale gli incroci casuali sono rappresentati da individui in qualche misura "depotenziati" rispetto a quelli originari.

Esemplari vigorosi e longevi
"Non è il caso della nostra colonia" spiega Thomas Chouvenc, ricercatore del laboratorio del professor Su presso il Ft. Lauderdale Research and Education Center dell'Università della Florida, perché "le nostre termiti sono in piena forma e potrebbero vivere anche vent'anni: un disastro potenziale".

Riproduzione
L'unica speranza degli studiosi è che, ancorché vigorosissimi, gli ibridi di termite osservati in Florida non si rivelino anche capaci di riprodursi: un aspetto che solo col tempo si potrà verificare. Se per le colonie "normali" servono 5-8 anni perché gli individui riproduttori raggiungano la maturità riproduttiva, per i vigorosissimi ibridi forse servirà meno tempo.

Comunque, fino ad allora "possiamo solo sperare che siano come i muli", spiega il dottor Chouvenc. Pare di capire che, se non fossero sterili, gli ibridi potrebbero costituire una minaccia spaventosa: "Anche se non sono capaci di riprodursi, vista la lunghezza della loro vita, sono pur sempre milioni di bocche da sfamare", conclude.