TECH
Renzi: togliere investimenti in infrastrutture digitali dal patto di stabilità
A Digital Venice è anche il giorno delle Telco
Il premier Matteo Renzi è intervenuto al convegno promosso dalla presidenza del Consiglio a Venezia sulle politiche per il digitale e ha sostenuto l'idea di un mercato unico europeo per il settore. Il commissario all'Agenda digitale Neelie Kroes ha parlato di "straordinaria opportunità per trasformare la retorica in realtà". All'Arsenale la parola alle grandi aziende di telecomunicazioni

"Venezia ha ospitato il summit che dà l'inizio a semestre Ue sull'innovazione applicata a vita di tutti I giorni, che vuol dire una giustizia migliore, meno burocrazia, più posti di lavoro", ha detto il premier Matteo Renzi lasciando l'Arsenale, dove ha partecipato a 'Digital Venice'.
"Se vogliamo creare posti di lavoro - ha aggiunto Renzi - dobbiamo investire in innovazione, importante che sia stato fatto all'Arsenale, che era luogo dove si creavano posti di lavoro e ora è un luogo di bellezza".
Investimenti digitali e patto di stabilità
"Ogni singolo euro investito in infrastutture digitali va escluso" dal Patto di stabilità Ue, ha sostenuto il presidente del Consiglio Matteo Renzi nel suo intervento al convegno, promosso dalla presidenza del Consiglio a Venezia sulle politiche per il settore digitale.
"All'Ue serve andare verso un mercato unico del digitale, con un'authority unica, e serve anche togliere gli investimenti in infrastrutture digitali dai vincoli del patto di stabilità perché sono un investimento per il futuro e non un costo", ha detto ancora il premier Matteo Renzi.
Neelie Kroes: straordinaria opportunità
Il semestre di Presidenza italiano dell'Ue "è una straordinaria opportunità", non solo dal lato politico, perché "fa da ponte alla prossima Commissione", ma anche sul fronte dell'agenda digitale: è l'occasione "per trasformare la retorica in realtà, l'ambizione in azioni e acquisizioni". Sono le parole della vicepresidente della Commissione Ue e commissario all'Agenda digitale, Neelie Kroes, nel suo intervento a 'Digital Venice'.
"C'è in atto - ha annotato Kroes - una straordinaria trasformazione. E so che il presidente Renzi ha il coraggio e la capacità di impegnarsi per farsene carico. Ho avuto modo di parlare con lui e ho sentito da lui che comprende" quali sono le priorità. "C'è una chance - ha sottolineato ancora la vicepresidente della Commissione - per cambiare la storia. Per rendere l'Ue finalmente prospera nell'era digitale. Per far sì che diventi un continente connesso, aperto e sicuro. Spero che il Governo italiano afferri questa opportunità con entrambe le mani".
A Digital Venice si sono date appuntamento tutte le grandi aziende europee di telecomunicazioni, che hanno presentato, ciascuna secondo le proprie inclinazioni, la visione del futuro dell'Europa digitale.
Le e-skills
Per Maximo Ibarra, amministratore delegato di Wind, "Siamo nel mezzo di una vera rivoluzione. Un cambiamento epocale che mette in crisi il lavoro tradizionale, e crea, attraverso gli e-skills, nuove opportunità professionali". Per Ibarra "è fondamentale, quindi, ridisegnare il ruolo formativo della nostra scuola affinchè, nei prossimi 5 o 6 anni, l' Europa possa diventare la migliore area al mondo in termini di produttività ed efficienza economica". L'ad di Wind ha sottolineato inoltre che "gli investimenti pubblici e privati devono essere supportati da regole certe, da concreti incentivi, anche fiscali, se si vogliono centrare gli obiettivi della Digital Agenda Europea 2020". Ibarra indica, infine, nella "burocrazia zero", un altro fondamentale obiettivo.
Oltre la Net Neutrality
Vodafone, per voce del Ceo Vittorio Colao, crede che "un`Europa digitale è un`Europa dinamica, capace di tornare a crescere". Per Colao "sono tre le condizioni necessarie per far sì che l`Europa ritrovi il ruolo di leader nel settore delle comunicazioni: un contesto normativo che incentivi e non ostacoli lo sviluppo di nuove tecnologie e servizi evoluti; regole comuni per operatori di telecomunicazione e Over the Top che vadano oltre l'attuale proposta in tema di net neutrality al vaglio della Commissione, che rischia invece di essere un ostacolo all'innovazione; e infine l'impegno dei governi a garantire la sicurezza dei cittadini nel rispetto della loro privacy e attraverso una governance condivisa di Internet".
Tutti per uno
Occorre favorire aggregazioni tra operatori Tlc in Europa perché in questo modo si tutelerebbero i mercati nonché i consumatori favorendo anche la competitività, ha affermato l'ad di H3g Vincenzo Novari. Il manager ha ricordato che "finora in Europa il processo di aggregazione tra aziende è stato di fatto disincentivato e questo è stato un errore. Dovremmo al contrario favorirlo e incentivare la nascita di 5/6 grandi operatori europei che operino in tutti o nella maggior parte dei paesi dell'Unione".
Sistemi operativi aperti
Secondo la spagnola Telefonica, "per creare un'europa digitale servono 300 miliardi" e noi, come settore, nel 2013 ne abbiamo investiti 15", ha detto Cesar Alierta, presidente di Telefonica. "E' necessario - ha osservato ancora Alierta - che vengano cambiate le regole sulle infrastrutture della rete fissa a livello europeo". Inoltre, per il numero uno di Telefonica "e' incredibile che, in tempi di trasparenza, esistano sistemi operativi chiusi. E' incredibile che l'Ue permetta che ciò accada. Questo deve finire: è nell'interesse di tutti".
Alfabetizzare gli analogici
Alberto Calcagno, amministratore delegato di Fastweb, afferma di essere "cosi' convinto del bisogno di aumentare l'alfabetizzazione digitale del Paese che oggi Fastweb si impegna a connettere gratuitamente con la fibra ottica ogni scuola nelle 20 maggiori citta' italiane. Questo permetterà al nostro governo di completare il suo programma di rinnovo delle scuole aggiungendo un ambiente digitale in cui sviluppare programmi di educazione", ha concluso.
Expo e Open data
Expo rilancia su trasparenza e partecipazione, siglando a Venezia, un accordo con WikiItalia per realizzare un percorso che porterà l'Esposizione universale nella famiglia degli 'open data'.
Con il progetto 'Open Expo' l'esposizione universale di Milano "fa un deciso passo avanti sul fronte della trasparenza e per la sua unicità sarà uno dei lasciti più importanti che Expo Milano 2015 darà ai cittadini di tutto il mondo, una tappa importante nella storia di questa manifestazione", ha detto il commissario unico di Expo, Giuseppe Sala, commentando la convenzione siglata con Wikitalia per avviare a settembre un sistema open data dove verranno messi in rete, a disposizione degli utenti, tutti i dati di gestione, progettazione, organizzazione e gestione economica dell'esposizione universale.
"Se vogliamo creare posti di lavoro - ha aggiunto Renzi - dobbiamo investire in innovazione, importante che sia stato fatto all'Arsenale, che era luogo dove si creavano posti di lavoro e ora è un luogo di bellezza".
Investimenti digitali e patto di stabilità
"Ogni singolo euro investito in infrastutture digitali va escluso" dal Patto di stabilità Ue, ha sostenuto il presidente del Consiglio Matteo Renzi nel suo intervento al convegno, promosso dalla presidenza del Consiglio a Venezia sulle politiche per il settore digitale.
"All'Ue serve andare verso un mercato unico del digitale, con un'authority unica, e serve anche togliere gli investimenti in infrastrutture digitali dai vincoli del patto di stabilità perché sono un investimento per il futuro e non un costo", ha detto ancora il premier Matteo Renzi.
Neelie Kroes: straordinaria opportunità
Il semestre di Presidenza italiano dell'Ue "è una straordinaria opportunità", non solo dal lato politico, perché "fa da ponte alla prossima Commissione", ma anche sul fronte dell'agenda digitale: è l'occasione "per trasformare la retorica in realtà, l'ambizione in azioni e acquisizioni". Sono le parole della vicepresidente della Commissione Ue e commissario all'Agenda digitale, Neelie Kroes, nel suo intervento a 'Digital Venice'.
"C'è in atto - ha annotato Kroes - una straordinaria trasformazione. E so che il presidente Renzi ha il coraggio e la capacità di impegnarsi per farsene carico. Ho avuto modo di parlare con lui e ho sentito da lui che comprende" quali sono le priorità. "C'è una chance - ha sottolineato ancora la vicepresidente della Commissione - per cambiare la storia. Per rendere l'Ue finalmente prospera nell'era digitale. Per far sì che diventi un continente connesso, aperto e sicuro. Spero che il Governo italiano afferri questa opportunità con entrambe le mani".
A Digital Venice si sono date appuntamento tutte le grandi aziende europee di telecomunicazioni, che hanno presentato, ciascuna secondo le proprie inclinazioni, la visione del futuro dell'Europa digitale.
Le e-skills
Per Maximo Ibarra, amministratore delegato di Wind, "Siamo nel mezzo di una vera rivoluzione. Un cambiamento epocale che mette in crisi il lavoro tradizionale, e crea, attraverso gli e-skills, nuove opportunità professionali". Per Ibarra "è fondamentale, quindi, ridisegnare il ruolo formativo della nostra scuola affinchè, nei prossimi 5 o 6 anni, l' Europa possa diventare la migliore area al mondo in termini di produttività ed efficienza economica". L'ad di Wind ha sottolineato inoltre che "gli investimenti pubblici e privati devono essere supportati da regole certe, da concreti incentivi, anche fiscali, se si vogliono centrare gli obiettivi della Digital Agenda Europea 2020". Ibarra indica, infine, nella "burocrazia zero", un altro fondamentale obiettivo.
Oltre la Net Neutrality
Vodafone, per voce del Ceo Vittorio Colao, crede che "un`Europa digitale è un`Europa dinamica, capace di tornare a crescere". Per Colao "sono tre le condizioni necessarie per far sì che l`Europa ritrovi il ruolo di leader nel settore delle comunicazioni: un contesto normativo che incentivi e non ostacoli lo sviluppo di nuove tecnologie e servizi evoluti; regole comuni per operatori di telecomunicazione e Over the Top che vadano oltre l'attuale proposta in tema di net neutrality al vaglio della Commissione, che rischia invece di essere un ostacolo all'innovazione; e infine l'impegno dei governi a garantire la sicurezza dei cittadini nel rispetto della loro privacy e attraverso una governance condivisa di Internet".
Tutti per uno
Occorre favorire aggregazioni tra operatori Tlc in Europa perché in questo modo si tutelerebbero i mercati nonché i consumatori favorendo anche la competitività, ha affermato l'ad di H3g Vincenzo Novari. Il manager ha ricordato che "finora in Europa il processo di aggregazione tra aziende è stato di fatto disincentivato e questo è stato un errore. Dovremmo al contrario favorirlo e incentivare la nascita di 5/6 grandi operatori europei che operino in tutti o nella maggior parte dei paesi dell'Unione".
Sistemi operativi aperti
Secondo la spagnola Telefonica, "per creare un'europa digitale servono 300 miliardi" e noi, come settore, nel 2013 ne abbiamo investiti 15", ha detto Cesar Alierta, presidente di Telefonica. "E' necessario - ha osservato ancora Alierta - che vengano cambiate le regole sulle infrastrutture della rete fissa a livello europeo". Inoltre, per il numero uno di Telefonica "e' incredibile che, in tempi di trasparenza, esistano sistemi operativi chiusi. E' incredibile che l'Ue permetta che ciò accada. Questo deve finire: è nell'interesse di tutti".
Alfabetizzare gli analogici
Alberto Calcagno, amministratore delegato di Fastweb, afferma di essere "cosi' convinto del bisogno di aumentare l'alfabetizzazione digitale del Paese che oggi Fastweb si impegna a connettere gratuitamente con la fibra ottica ogni scuola nelle 20 maggiori citta' italiane. Questo permetterà al nostro governo di completare il suo programma di rinnovo delle scuole aggiungendo un ambiente digitale in cui sviluppare programmi di educazione", ha concluso.
Expo e Open data
Expo rilancia su trasparenza e partecipazione, siglando a Venezia, un accordo con WikiItalia per realizzare un percorso che porterà l'Esposizione universale nella famiglia degli 'open data'.
Con il progetto 'Open Expo' l'esposizione universale di Milano "fa un deciso passo avanti sul fronte della trasparenza e per la sua unicità sarà uno dei lasciti più importanti che Expo Milano 2015 darà ai cittadini di tutto il mondo, una tappa importante nella storia di questa manifestazione", ha detto il commissario unico di Expo, Giuseppe Sala, commentando la convenzione siglata con Wikitalia per avviare a settembre un sistema open data dove verranno messi in rete, a disposizione degli utenti, tutti i dati di gestione, progettazione, organizzazione e gestione economica dell'esposizione universale.