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ITALIA

Scandalo sull'uso dei fondi della Lega

Bossi e figli, contestata appropriazione di oltre 500mila euro

Tra le spese contestate al fondatore della Lega ci sono delle multe, acquisti di abbigliamento, gioielli, lavori di ristrutturazione in una abitazione di Roma per oltre 81mila euro, cure odontoiatriche e anche l'acquisto di un regalo di nozze per 160 euro

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Umberto Bossi
Milano
E' di oltre 500mila euro l'appropriazione indebita contestata dai pm di Milano a Umberto Bossi e ai figli Riccardo e Renzo coinvolti nell'inchiesta sul Carroccio. Secondo quanto emerge nella richiesta firmata dai magistrati la contestazione ammonta a circa 145mila euro per l'ex consigliere Renzo, a 200mila euro per l'ex segretario federale della Lega Umberto e a quasi 158mila euro per il primo genito Riccardo Bossi.

E' un lungo elenco di voci dettagliate quelle che i magistrati riportano nel documento di chiusura indagine. Tra le spese contestate al fondatore della Lega ci sono, ad esempio, delle multe, acquisti di abbigliamento, gioielli, lavori di ristrutturazione in una abitazione di Roma per oltre 81mila euro, cure odontoiatriche e anche l'acquisto
di un regalo di nozze per 160 euro.

Al figlio Riccardo, vengono contestati alcuni pagamenti tra cui lavori di riparazione in una carrozzeria e una sfilza di multe della polizia municipale di Milano, oltre alle spese sostenute per l'iscrizione all'Università dell'Insubria e alle spese di mantenimento per l'ex moglie (2.400 euro) e quasi 440 euro per il pagamento del veterinario per il cane.

All'ex consigliere lombardo Renzo, invece, oltre alle multe, risulta anche il pagamento di una cartella esattoriale ad Equitalia di oltre 800 euro e altri 77mila euro per l'acquisto del titolo di laurea albanese presso l'universita' Kristal di Tirana.

Chiuse le indagini anche nei confronti di Rosi Mauro, accusata di appropriazione indebita di 99.731,50 euro, denaro proveniente dalle casse del partito, in parte utilizzato 'per l'acquisto del titolo di laurea albanese a favore di Pierangelo Moscagiuro', sua ex guardia del corpo.

La Procura di Milano ha chiesto l'archiviazione per Roberto Calderoli nell'inchiesta sui conti della Lega. Calderoli era stato chiamato in causa dall'ex tesoriere del Carroccio, Francesco Belsito, il quale aveva raccontato ai pm che il suo appartamento romano era pagato coi soldi del partito. L'archiviazione è stata chiesta anche per Manuela Marrone (moglie di Umberto Bossi) e Matteo Brigandi'. Una archiviazione parziale, solo per alcuni episodi, è stata richiesta inoltre per l'ex tesoriere della Lega Francesco Belsito.