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MONDO

Amnesty: Farnesina faccia pressioni su autorità Egitto

Legale: "Altri 15 giorni di custodia cautelare per Zaky"

I difensori per i diritti umani denunciano l'inutilità della detenzione cautelare, dal momento che Zaki non sarebbe in grado di inquinare le prove e non rappresenta un pericolo  sociale. Inoltre, non sono ancora chiari i capi d'accusa a suo carico ma si teme che nel mirino degli inquirenti siano finiti dei post su Facebook in cui il ricercatore incitava le persone a  protestare nelle piazze per chiedere maggiori diritti

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E' stata rinnovata di altre due settimane la custodia cautelare in carcere di Patrick George Zaky, lo studente egiziano dell'università di Bologna in carcere da oltre quattro mesi in Egitto con l'accusa di propaganda sovversiva su Facebook. "Purtroppo rinnovo della detenzione di altri 15 giorni", ha scritto all'Ansa una sua legale, Hoda Nasrallah, senza fornire altre informazioni.

Per la liberazione dell'attivista di 28 anni si è creata una forte mobilitazione. A Bologna, dove Zaki da settembre frequentava un master, il Comune ha annunciato l'intenzione di accordargli la  cittadinanza onoraria. I difensori per i diritti umani denunciano l'inutilità della detenzione cautelare, dal momento che Zaki non sarebbe in grado di inquinare le prove e non rappresenta un pericolo  sociale. Inoltre, non sono ancora chiari i capi d'accusa a suo carico ma si teme che nel mirino degli inquirenti siano finiti dei post su Facebook in cui il ricercatore incitava le persone a  protestare nelle piazze per chiedere maggiori diritti.

In Egitto, secondo le organizzazioni non governative, la stretta delle autorità alla libertà d'espressione e ai diritti civili in generale è sempre più forte. Gli attivisti denunciano che la nuova legge sull'antiterrorismo varata nel 2015 dal presidente Abdel Fattah Al-Sisi consentirebbe di far ricadere nella categoria di "attività terroristica" chiunque critichi le istituzioni, che si tratti di intellettuali, giornalisti, avvocati o organismi della società civile. Centinaia di persone si troverebbero dietro le sbarre per motivi di coscienza. In Egitto e all'estero, con l'emergenza coronavirus, il movimento che chiede la liberazione di questi detenuti ha alzato la voce, temendo che il virus possa circolare facilmente tra le celle sovraffollate. A fine maggio un agente del carcere di Tora, dove è riunchiuso anche Zaki, è morto per Covid-19.

Amnesty: Farnesina faccia pressioni su autorità Egitto
"Ieri è stato il 29/o compleanno di Patrick e tutti quanti ci auguriamo che sia l'unico che trascorre in questa condizione così terribile, di innocente e a rischio di contagio da Covid 19. Continuiamo a fare appello alla Farnesina perché faccia tutto il possibile perché le autorità giudiziarie egiziane si convincano a farlo uscire per ragioni di salute". Così Riccardo Noury, portavoce di Amnesty International Italia a proposito di Patrick Zaky. Ieri la famiglia del giovane studente - tramite le pagine social - aveva scritto: "Buon compleanno, amore. Quest'anno, per la prima volta, passerai il tuo compleanno lontano da noi. Ci manchi tanto. Il nostro augurio è semplice, passare insieme tutte le prossime occasioni, per poterci coccolare e festeggiare insieme".