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ECONOMIA

La scheda

Legge di stabilità: benefici per famiglie e imprese

Vantaggi soprattutto per i redditi al di sotto dei 26 mila euro: confermato il bonus da 80 euro. Penalizzate le pensioni integrative. Sconto sull’Irap per le imprese: introdotta la possibilità di detrarre dal calcolo dell'imposta il costo del lavoro

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Legge di stabilità
Roma
32 miliardi è il valore della manovra che il governo Renzi ha varato e che sarà convertita in legge al più tardi entro martedì mattina. Si tratta di una legge di stabilità che dispone riduzioni di tasse per i redditi più bassi e per le  imprese che assumono. Una riduzione che dovrebbe valere all'incirca 18 miliardi. I vantaggi saranno soprattutto per le famiglie e i lavoratori con reddito al di sotto dei 26 mila euro. Penalizzate - ma questo era stato ampiamente anticipato - le pensioni integrative. 

Famiglie e casa
Per quanto riguarda le famiglie, uno tra i benefici più importanti è la conferma del bonus Irpef da 80 euro per tutti i redditi al di sotto dei 26mila euro. Una misura che diventa permanente, ha assicurato il ministro Padoan, strutturale. Altri 80 euro mensili saranno erogati alle famiglie con un Isee inferiore a 25mila euro sotto forma di bonus-bebè per ogni figlio nato o adottato tra il primo gennaio 2015 e il 31 dicembre del 2017. Sotto i 7 mila euro di Isee, il bonus poi raddoppia. Per il 2015 sono previsti inoltre 45 milioni di euro per un buono acquisto da 1.000 euro a favore delle mamme con almeno 4 figli e un Isee al di sotto degli 8.500 euro. Da marzo ci sarà inoltre la possibilità di sospendere per 3 anni il rimborso delle quote capitale delle rate dei mutui. Poi si portà chiedere l'anticipo di circa 3 anni del Tfr, naturalmente con una tassazione ordinaria e non più agevolata. Sul fronte casa, vengono congelate Imu e Tasi. Per la Tassa sui servizi indivisibili viene confermato il tetto del 2,5 per mille fissato per il 2014 con un aggiuntivo 0,8 per mille nel caso in cui il Comune conceda apposite detrazioni. Congelato (a quota 113,5 euro) anche il canone Rai per il quale era stato inizialmente prospettato l'inserimento in bolletta. Se si utilizza il pellet per scaldare casa, l'iva sale dal 4 al 22%. Si punta a incassare 96 milioni di euro. Sul fronte delle detrazioni confermati sia il credito di imposta per i lavori pari al 50% di recupero abitativo e quello del 65% per interventi di efficentamento energetico, stesso “sconto” anche per gli interventi di prevenzione per i terremoti.

Lavoro
Per quanto riguarda il lavoro, la novità è data dalla piena deducibilità, ai fini del calcolo dell’Irap, del costo del lavoro per i lavoratori assunti contratto a tempo indeterminato (quello a tutele crescenti). Il credito d'imposta Irap per le imprese senza dipendenti, quindi prive di costo del lavoro: sarà pari al 10% dell'Irap. Si recupera così quanto perso con l'abolizione del taglio dal 3,9% al 3,5% previsto dal dl Irpef. La misura vale per 1,4 milioni di lavoratori autonomi e costa 163 milioni. Per il finanziamento degli ammortizzatori sociali sono stati stanziati 400 milioni e saranno garantiti per due anni gli stipendi dei lavoratori delle province in via di ricollocazione in altri uffici pubblici di Comuni e Regioni. Poi, dal 2017, scatteranno le procedure di mobilità. 30 milioni di euro in più per la contrattazione di secondo livello.

Partite Iva
Per le partite Iva cambia il regime dei minimi: se i redditi di impresa o di lavoro autonomo sono prevalenti rispetto a quelli da lavoro dipendente o pensione, è possibile beneficiare di un regime forfettario con un’imposta sostitutiva al 15%. Esclusi dal forfait al 15% coloro il cui reddito supera i 20.000 euro. Il regime agevolato (del 5%) può durare fino alla naturale scadenza (5 anni di attività o 35 anni d’età).

Pensioni
Arriva un tetto pari all’80% dello stipendio sugli assegni futuri, compresi quelli in essere, per quei soggetti (magistrati, professori, ecc.) che potendo continuare a lavorare oltre i 65 anni. Cancellate le penalizzazioni per chi anticipa il pensionamento avendo maturato 42 anni di contributi al 31.12.2017 senza però aver compiuto 62 anni di età. Aumentando la tassazione dei fondi pensione - salita dall’11,5 al 20% - e sulle casse di previdenza (il cui prelievo passa dal 20 al 26%), le pensioni integrative saranno penalizzate. Previsto un credito di imposta con tetto di 80 milioni per le casse previdenziali (del 6%) e i fondi pensione (del 9%) per gli investimenti in economia reale, per compensare l'aumento della tassazione. Penalizzate le pensioni anche per i lavoratori che decidono di dirottare in busta paga il Tfr. 

Imprese
Per le imprese, cambia lo sconto sull’Irap: l'esecutivo ha deciso che, anziché ridurre le aliquote, che retroattivamente vengono riportate dal 3,4 al 3,9%, introdurrà la possibilità di detrarre dal calcolo il costo del lavoro. E' stata infatti aggiunta una detrazione fiscale del 10% a favore delle imprese senza dipendenti, per lo più commercianti ed artigiani, un totale di circa 1,4 milioni di attività. Poi c'è il bonus assunzioni per le imprese, l’estensione del fondo di garanzia per le Pmi sino a 499 dipendenti, la possibilità di compensare crediti con le pubbliche amministrazioni e debiti col fisco, il raddoppio dei fondi della legge Sabatini bis che finanzia l’acquisto di beni strumentali.