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POLITICA

Abolizione quota proporzionale

Legge elettorale, attesa oggi la decisione della Consulta sul referendum

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E' attesa per oggi la decisione della Corte costituzionale sull'ammissibilità del referendum sulla legge elettorale. I giudici dedicheranno alla discussione sul tema una camera di consiglio in mattinata.

Besostri: referendum è inammissibile 
È "inammissibile" la proposta di referendum sulla legge elettorale, con la quale 8 Consigli regionali (Veneto, Piemonte, Lombardia, Friuli-Venezia Giulia, Sardegna, Abruzzo, Basilicata e Liguria) puntano all'abolizione della quota proporzionale nell'attribuzione dei seggi in collegi plurinominali sia alla Camera che al Senato. Questa la posizione espressa dal professor Felice Besostri nell'udienza alla Consulta, durata circa un'ora e mezza. Besostri, che è intervenuto in rappresentanza di diversi oppositori al quesito, rileva che questo "innanzitutto è una congerie di norme di difficile comprensione per il cittadino".

Inoltre, se il referendum passasse "si creerebbe un vuoto nella definizione dei collegi - sottolinea - e non regge la soluzione dei promotori che presuppongono un intervento legislativo". Besostri, infine, rileva che "se le leggi elettorali sono costituzionalmente necessarie, e per questo devono essere sempre operative, non vuol dire che dobbiamo tenerci una legge elettorale incostituzionale: non saremmo soddisfatti da una semplice pronuncia di inammissibilità". Quanto al 'Brescellum', il giurista evidenzia anche in questa proposta profili di "incostituzionalità": "Tutti i deputati sarebbero eletti con liste bloccate, e questo - conclude Besostri - toglie il diritto di voto".

Udienza a porte chiuse
L'udienza si è svolta a porte chiuse a Palazzo della Consulta. Oltre ai legali dei promotori del referendum, Mario Bertolissi e Giovanni Guzzetta, sono intervenuti, come oppositori al quesito, gli avvocati Felice Besostri e Pietro Adami, per il Coordinamento per la democrazia costituzionale, l'associazione 'Attuare la Costituzione', il gruppo parlamentare di Leu e alcuni cittadini-elettori. Assistono all'udienza, senza prendere la parola, Roberto Calderoli e Roberto Ciambetti, in qualità di delegati delle Regioni Basilicata e Veneto, e i professori Massimo Villoni (Coordinamento democrazia costituzionale), Paolo Maddalena (Attuare la Costituzione) e Federico Fornaro di Leu. 

Guzzetta: decisione Consulta comunque storica
La decisione che la Corte costituzionale prenderà sull'ammissibilità del referendum sulla legge elettorale "sarà comunque storica". Lo ha detto il professor Giovanni Guzzetta, che, assieme al collega Mario Bertolissi, è intervenuto in udienza a Palazzo della Consulta in rappresentanza dei promotori del quesito referendario. "Questa volta ci sono 3 aspetti nuovi: il primo è che il referendum si interseca con una riforma costituzionale - ha spiegato il giurista - poi c'è una legge delega per modificare i collegi elettorali che può essere utilizzata per ridisegnarli se il referendum passerà. Il terzo aspetto è che potrebbe essere l'ultima volta che si propone un referendum elettorale: il legislatore - ha osservato Guzzetta - ha capito che se formula la legge in un certo modo non si possono fare referendum. Nella proposta sul 'Germanicum' mancano i collegi uninominali, e un referendum per introdurli non si può fare. Dalla pronuncia della Corte - ha concluso - dipende quindi il destino del referendum elettorale nel futuro".