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POLITICA

Dopo lo slittamento del voto

Italicum, Napolitano: posso solo auspicare consenso, improprio chiedere mio intervento

È ancora presto per "chiedere un mio intervento sulla materia" fa sapere in una nota il Presidente della Repubblica che auspica una conclusione positiva dei lavori in aula

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Roma
"Promulgherò la legge elettorale dopo un attento esame, ora è presto chiedere un mio intervento in materia" fa sapere in una nota il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, mentre sono in corso discussioni e votazioni in Parlamento sulla legge elettorale.

Fin dalla prima sentenza, nel 2008, in cui la Corte Costituzionale ha sollevato dubbi sulla legittimità costituzionale della legge elettorale del 2005, il Capo dello Stato ha sollecitato le forze parlamentari a procedere ad una revisione, ricevendo risposte largamente affermative, che non si sono però tradotte in decisioni legislative fino alla decisiva pronuncia della Consulta che con la sentenza n. 1 del 2014 ha annullato alcune fondamentali disposizioni della legge elettorale rimasta vigente. È quanto si legge nella nota pubblicata dal Quirinale dove viene sottolineato che "essendosi finalmente messo in moto alla Camera dei Deputati un iter di revisione di detta legge, il Presidente della Repubblica non può che auspicarne la conclusione positiva su basi di adeguato consenso parlamentare, non avendo altro ruolo da svolgere che quello della promulgazione - previo attento esame - del testo definitivamente approvato dalle Camere".