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POLITICA

Dalle 16 sit in del No 'per legge costituzionale'

Legge elettorale in Aula. Rosato: riportiamo il Paese in una situazione di bassa conflittualità

Elezioni il 24 settembre? "Non è all'ordine del giorno la data delle elezioni - ha detto il Capogruppo del Pd alla Camera -  Lasciamo sia il presidente della Repubblica a stabilire le date". Lupi (Ap): se rimane così non votiamo

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Arriva in aula alla Camera il testo sulla Legge elettorale messo a punto in Commissione Affari Costituzionali. Dopo la discussione generale di oggi, mercoledì e giovedì avrà luogo la discussione con votazioni della proposta di legge. "Una tedesca all'italiana va benissimo, molti commentatori la sottovalutano. Oggi c'è una legge elettorale proposta dall'80 per cento del Parlamento, ovvero dai quatto partiti più grandi e questo è un punto essenziale. Si tratta di una buona legge". E' quanto sostiene a Rainews24  Ettore Rosato, capogruppo Pd alla Camera. Incalzato sulla data delle elezioni - visto che la nuova legge prevede elezioni anticipate - risponde:" 24 settembre al voto? "Non è questo il tema, lasciamo al presidente della Repubblica Mattarella decidere le date per le urne, noi dobbiamo fare altro". E sulla convergenza su un unico testo delle maggiori forze politiche chiarisce: "non esiste un accordo Pd-FI, esiste solo un'alternativa politica tra noi e loro". "Un'alleanza con Fi - ha ricordato - è esistita all'inizio della legislatura, è stata fatta da Bersani che oggi proprio su questo strumentalizza. In questa legislatura con un sistema super maggioritario come il Porcellum ci siamo ritrovati con Bersani segretario del partito che ha fatto un governo con Berlusconi, il governo Letta. Noi abbiamo avversari politici, la Lega, Fi e M5s con cui ci confrontiamo in maniera leale ma siamo alternativi. Non c'è una proposta di alleanza con loro ma una proposta di governo autonoma, gli elettori decideranno".

Rosato poi spiega: "Esprimo grande dispiacere per quello che dicono Prodi, Veltroni e Bindi. Ma andiamo alla questione. Loro ci contestano di non aver votato una legge maggioritaria. Ma non ci sono i numeri. Gli assassini della legge maggioritaria sono i nostri ex amici del Mdp. Mentre Pisapia diceva di votare sì, loro in commissione votavano no. E' curioso che si vendano come la nuova casa di Romano Prodi dopo che hanno ucciso la legge maggioritaria in questo Paese". 

Sulla posizione di Ap poi sottolinea: "A me dispiace perché sul piano personale la collaborazione con Ap in questi anni e il loro supporto al governo sono stati leali, nel governo peraltro erano ben rappresentati" ma "loro hanno rifiutato il maggioritario e facendo una legge proporzionale non restava che fare uno sbarramento che consentisse la sproporzionalizzazione del sistema: lo sbarramento non è una cattiveria, serve per dare ai partiti più grandi la possibilità di avere un premio che può garantire la governabilità". 

Blog Grillo: Mdp sabota legge per paura legge
Si scaglia contro Mdp anche il Movimento Cinque Stelle dal blog di Beppe Grillo:"Mdp, il nuovo partito dei cambia casacca, gli ex piddini (D'Attorre, Bersani, D'Alema, Speranza ecc) che hanno votato tutte le porcate renziane (jobs act incluso), ha una paura fottuta di andare alle elezioni e sta facendo di tutto per sabotare la legge elettorale e impedire agli italiani di esprimersi democraticamente con una legge finalmente costituzionale".

Lupi:  contrari a questa legge elettorale
Se questa maggioranza nuova e anomala pur di andare al voto se ne frega anche di certe importanti scadenze che ci aspettano se ne assumerà le responsabilità davanti ai cittadini. Noi siamo contrari a questa legge elettorale che ha solo due certezze: stabilisce che nessuno vincerà e che tutti i deputati saranno scelti e nominati dalle segreterie di partito. Siamo davanti al paradosso che il vincitore in un collegio non ha l'assoluta certezza di entrare in Parlamento. In Germania, se uno prende più del 50 viene eletto indipendentemente dal risultato del suo partito, in Italia no". Lo dichiara il capogruppo di Alternativa popolare, Maurizio Lupi, ospite di Radio Anch'io. "Bastava avere un po' di coraggio - spiega Lupi - e inserire un premio di governabilità che poi era l'obiettivo per cui ci siamo sempre battuti. Gli altri due grandi errori - conclude Lupi - sono la mancanza del voto disgiunto, previsto in Germania e l'assurda definizione dei collegi per legge. Un'anomalia mai avvenuta solo figlia della fretta. Per tutti questi motivi, se niente cambia, il nostro sarà un voto contrario".

Madia: molto positiva larga condivisione 
"Sono molto fiduciosa e penso che il fatto che ci sia una larga condivisione sulle regole sia un fatto molto positivo". Così il ministro per la semplificazione e la pubblica amministrazione, Marianna Madia  parlando di legge elettorale a margine di un incontro organizzato a Conegliano (Treviso). "Questa è una cosa che da anni diciamo
tutti e che ha fatto fatica a realizzarsi e oggi sembra si stia realizzando. E' un fatto positivo e sono fiduciosa" ha aggiunto Madia.

Sit in del No 'per legge costituzionale' 
Il Comitato per la democrazia Costituzionale ha convocato per oggi, dalle 16 in poi un sit in a Montecitorio "per presidiare la discussione alla Camera della legge elettorale", spiegando che si tratta di "un appuntamento fondamentale per la democrazia del Paese, che da troppo tempo vive in uno stato provvisorio. Lo stesso Parlamento in carica è stato eletto con una legge giudicata incostituzionale".

L'identikit del "Germaninchellum"
Liste bloccate elette con la proporzionale per assegnare il 60% dei seggi della Camera e del Senato. Collegi unionominali maggioritari riservati a candidati collegati alle liste bloccate per il restante 40%. Sbarramento al 5% nazionale per tutti. Almeno 40% di donne candidate alle Camere. Voto unico su unica scheda per ciascun ramo del Parlamento. Niente pluricandidature e accesso prioritario al seggio per chi vince nei collegi rispetto ai capilista della proporzionale.