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POLITICA

Renzi: "Dichiarazioni lasciano tempo che trovano"

Legge elettorale. Salvini: "Da Consulta furto democrazia, squallida esultanza M5s-Pd"

"Viene deciso che non è bene che scelgano gli italiani come eleggere i loro parlamentari ma devono essere solo i partiti nel chiuso del palazzo a parlare di legge elettorale" sottolinea il leader della Lega

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"Un furto di democrazia. Viene deciso che non è bene che scelgano gli italiani come eleggere i loro parlamentari ma devono essere solo i partiti nel chiuso del palazzo a parlare di legge elettorale. Che Pd e 5stelle festeggino il fatto che il popolo non possa votare, è veramente squallido". Lo ha detto Matteo Salvini, leader della Lega, questa mattina su Rai Radio1 al Gr1, tornando a commentare la bocciatura del referendum maggioritario da parte della Consulta.

Il leader della Lega ha rilanciato il presidenzialismo: "So che il Pd e il M5s stanno lavorando per tornare indietro a una legge elettorale proporzionale che gli italiani ahimè si ricordano: quella dei 35 partitini e dei parlamentari che cambiavano 18 partiti al giorno. Non è quello di cui l'Italia ha bisogno. Noi continueremo a lavorare per una legge elettorale maggioritaria che la sera del voto dica agli italiani chi ha vinto e chi ha perso. Continueremo ad essere in mezzo alla gente ad esempio con una proposta di legge che chieda l'elezione diretta del presidente della Repubblica''.

Renzi: "Dichiarazioni lasciano tempo che trovano"
"Decisione della Consulta sul referendum? Le dichiarazioni di Salvini lasciano il tempo che trovano, sulla legge elettorale non credo si possa parlare di furto di democrazia. Io avevo un'opinione, giudicata negativamente nel referendum del 2016: per me serve un sistema a doppio turno, come succede per i sindaci, e chi vince al ballottaggio governa per cinque anni. Ora che ci sia un sistema tedesco, che ci sia il Mattarellum... a me va bene tutto. Non sono appassionato perché nessuna di queste, da sola, permette al cittadino di scegliere un governo per 5 anni. L'unica soluzione era il ballottaggio con una Camera sola, ma purtroppo è andata come è andata". A Circo Massimo, su Radio Capital, Matteo Renzi parla così della proposta di referendum leghista e delle varie ipotesi sulla legge elettorale.

"Lo sbarramento al 5% non è un problema per Italia Viva", continua l'ex premier, "Sulla base della legge elettorale cambiano anche le modalità di presentazione: già adesso i partiti e i movimenti dell'area riformista, di gente che ha creduto nei nostri governi e che ha uno sguardo meno a sinistra del Pd, sono oltre il 10%. Andremo a doppia cifra. Faremo tranquillamente il 5% nelle elezioni", conclude, "ma non so se il M5S farà il 5% in Emilia, in Toscana e poi nelle varie elezioni".