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POLITICA

La manovra

Stabilità, in Commissione nuovi paletti. Minoranza Pd: "Votare prima del Jobs Act"

Dibattito ancora aperto sulla manovra. Fissato anche il tetto sugli emendamenti. La commissione Lavoro chiede sconti per i neoassunti. In commissione Finanze si chiede di eliminare l'inasprimento della tassazione sui fondi pensione

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Saranno circa un migliaio gli emendamenti segnalati ai ddl Stabilità e Bilancio in commissione alla Camera. Il dato emerge dall'ufficio di presidenza della Commissione che ha tra l'altro confermato per venerdì alle 13 il termine per la presentazione delle proposte di modifica. Le prime votazioni si terranno mercoledì 12 e riguarderanno gli emendamenti al ddl Bilancio. Il "tetto" al numero degli emendamenti segnalati concordato dall'ufficio di presidenza considera cinquecento proposte di modifica individuate dai gruppi della commissione Bilancio sul totale di quelli che verranno ammessi al voto martedì prossimo. A questi si aggiungeranno quelli proposti dalle Commissioni tecniche. La commissione Bilancio dovrebbe concludere l'esame dei documenti della manovra venerdì 20 novembre in vista dell'avvio della discussione generale dell'Assemblea di Montecitorio il 24 successivo.

Le richieste delle commissioni
La commissione Lavoro, intanto, ha chiesto sconti sui neoassunti solo a chi non ha licenziato in precedenza, e legati a "un incremento netto" dei posti. E ancora pensioni a inizio mese per chi cumula più trattamenti, risorse "sufficienti" per Cig in deroga e somme aggiuntive per i nuovi ammortizzatori. Fra le condizioni poste dalla commissione Finanze, invece, c'è quella di valutare l'opportunità "di eliminare o ridurre l'inasprimento" della tassazione su fondi pensione e rivalutazione tfr e di innalzare i tetti per l'ammissione al regime fiscale agevolato per gli autonomi, per ampliare i soggetti beneficiari.

Minoranza Pd in pressing
"E' necessario approvare la legge di stabilità prima di iniziare il voto alla Camera sul Jobs Act, solo così sara possibile aumentare le risorse destinate al lavoro e consentire un maggiore impulso all'attuazione della delega lavoro che, com'è noto, è a saldo zero". Lo scrivono, in un appello al governo, i deputati della minoranza del Pd Francesco Boccia, Stefano Fassina, Margherita Miotto e Alfredo D'Attorre. "Come gia chiarito in più sedi e in più occasioni - spiegano - oltre ai temi controversi connessi all'applicazione dell'articolo 18 e all'estensione delle tutele per i lavoratori precari e i disoccupati, il limite della delega Poletti è di natura finanziaria".