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POLITICA

Ddl Zan, Letta: "Aperti a dialogo per guardare nodi giuridici"

Le reazioni alla decisione del Vaticano di chiedere una revisione della legge

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La risposta di Enrico Letta alla nota del Vaticano che chiede di ridiscutere il Ddl Zan è stata immediata: "Noi sosteniamo la legge Zan e, naturalmente, siamo disponibili al dialogo. Siamo pronti a guardare i nodi giuridici ma sosteniamo l'impianto della legge che è una legge di civiltà". Così Letta a "Radio anch'io" su Radio Rai 1 a proposito della notizia riportata dal Corriere della Sera di una iniziativa della Santa Sede sul ddl Zan contro l'omotransfobia in quanto violerebbe il Concordato.
 
“Letta apre a cambiare la legge Zan, e adesso? Cosa dicono i pasdaran? Cosa dicono quelli che ci hanno attaccati perché proponevamo il dialogo e soluzioni sensate? Siamo contenti che alla fine ci abbiano dato ragione anche sul percorso più utile a portare a casa la legge contro le discriminazioni omotransfobiche: come Italia Viva abbiamo indicato per primi, il 19 maggio, la via del tavolo politico con tutta la maggioranza per affrontare insieme quei 'nodi giuridici' su cui oggi arriva l'apertura del segretari del Pd. Adesso andiamo avanti convocando il prima possibile questo tavolo e troviamo soluzioni". Così' in una nota il capogruppo dei senatori di Italia Viva Davide Faraone.

Salvini ringrazia invece il Vaticano: "Bene, ringrazio per il buon senso. Lottare contro ogni tipo di discriminazione, di abuso e di violenza è nel nostro Dna, perché ognuno dev'essere libero di amare, di vivere e di scegliere come e con chi vivere la sua vita". Lo ha detto il leader della Lega, Matteo Salvini, a Lamezia Terme (Catanzaro) per un'iniziativa politica, commentando con i giornalisti la richiesta del Vaticano di rivedere il Ddl Zan. "Del Ddl Zan - ha proseguito Salvini - abbiamo sempre contestato il fatto che fosse un bavaglio nei confronti della libertà di opinione, quindi se c'è la volontà di ragionare insieme su un testo che non cancelli la libertà di opinione, ma che tuteli da aggressioni e discriminazioni, noi siamo assolutamente d'accordo".