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SPETTACOLO

Canada

Leonard Cohen addio. Il cantautore canadese ci lascia a 82 anni

La morte risale al 7 novembre, ma la notizia si apprende oggi. "Con profonda tristezza vi informiamo del decesso del poeta, compositore e artista leggendario Leonard Cohen", ha scritto il suo agente sulla pagina Facebook del cantautore 

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Leonard Norman Cohen (Gettyimages)
Il mondo della musica piange Leonard Cohen. Il cantante, compositore, artista e poeta canadese spentosi a 82 anni era nato a Montréal il 21 settembre 1934, Cohen esordì nella musica dopo aver pubblicato diverse raccolte di poesie e romanzi, un periodo coincidente con sue lunghe permanenze all'estero, dalla Grecia a Cuba. Tanti i temi esplorati nelle sue opere, dalla religione alla sessualità, passando per l'isolamento dell'individuo. A decretarne il successo internazionale, nel 1966, fu 'Suzanne', tra i suoi brani più noti e apprezzati dal grande pubblico, anche se molti lo ricordano per la malinconica 'Hallelujah' resa ancor più celebre dalle molteplici cover, tra cui quelle di Jeff Buckley, Bob Dylan (che la eseguì in molti concerti senza mai pubblicarla), e John Cale. Dal 1970 Cohen si è avvicinato al buddismo e nel 1996 ne è stato ordinato monaco, passando parte degli anni novanta nel monastero buddhista di Mount Baldy, in California, con il nome di Jikan (Silenzioso), senza per questo rinnegare il suo ebraismo. Tuttavia, egli si considera ancora ebreo: "Non sto cercando una nuova religione. Sono molto felice con la vecchia, con l'ebraismo.

Proprio in 'Hallelujah' si evidenzia la matrice culturale ebraica di Cohen (suo padre era polacco e sua madre lituana, entrambi ebrei, immigrati in Canada), come anche in 'Story of Isaac' e in 'Who by Fire', le cui parole e la melodia rievocano il 'Unetaneh Tokef', una poesia liturgica dell'XI secolo su Rosh Hashana e Yom Kippur. 'Hallelujah' che inizia evocando il biblico re David, mentre compone un brano per "il piacere del Signore", e prosegue con i riferimenti a Betsabea e Sansone.

Da segnalare fra i suoi brani più noti anche 'Famous Blue Raincoat', 'The Partisan', 'Bird on the Wire', 'Waiting for the Miracle' e 'Sisters of Mercy'. Tra i suoi album più celebri spiccano 'Songs of Leonard Cohen' (1967), 'Songs from a room' (1969), 'Death of a ladies' man' (1977) e 'I'm your man' (1988).

Vincitore di numerosi premi e onorificenze, Cohen è stato inserito nella Rock and Roll Hall of Fame, nella Canadian Songwriters Hall of Fame e nella Canadian Music Hall of Fame. Nel 2011, ricevette il Premio Principe delle Asturie per la letteratura. Cohen ha avuto due figli, Adam, anch'egli cantautore, e Lorca, entrambi da una relazione con l'artista Suzanne Elrod; ha inoltre avuto una lunga relazione sentimentale con l'attrice Rebecca De Mornay.

Il cordoglio internazionale
Cordoglio in tutto il mondo per la morte di Leonard Cohen. In Italia il presidente del Consiglio Renzi lo ricorda su Twitter. "Quando dopo anni tornò a Firenze, in piazza Santa Croce, ci regalò una serata di pura magia. Addio alla poesia di Leonard #Cohen". 

La sua connazionale Alanis Morissette si è limitata a un emoticon con la lacrima su Twtitter, Justin Timberlake ha scritto: "Uno spirito e un'anima senza paragoni". Con le parole "Riposa in pace", lo hanno ricordato Carole King e lo storico chitarrista dei Guns N' Roses, Slash. "Non posso esprimere a parole cosa ha significato Leonard Cohen nella mia vita", ha commentato il musicista spagnolo Enrique Bunbury.  




La Recording Academy ha diffuso un comunicato in cui sottolinea l'influenza di Cohen "da oltre cinque decenni" e ne parla come "uno dei poeti pop più venerati e un punto di riferimento per molti cantautori". Il suo "straordinario talento - si legge nella nota - ha avuto un profondo impatto su innumerevoli cantanti e cantautori".