Maggioranza, fragile equilibrio
Governo verso la "fase 2", Renzi in pressing su Letta: "Deve fidarsi di me"
Il premier vola in Messico in visita ufficiale ma in Italia l'esecutivo è al centro del dibattito: De Girolamo e Saccomanni criticati, il Pd chiede un chiarimento in Parlamento. Delrio apre al rimpasto: "Possibile con una nuova agenda"

Dopo il confronto con Matteo Renzi, il presidente del Consiglio vola in Messico per una visita ufficiale. Ma in Italia, intanto, prosegue il dibattito sul futuro del governo. Il neosegretario del Partito democratico, in un’intervista al Corriere della Sera, insiste sulla stabilità dell’esecutivo ma, dice, “bisogna cambiare, se mi chiedono che cosa ho fatto a Firenze, so che cosa rispondere. Di questo governo è difficile ricordare le cose fatte in questi mesi”. Il sindaco torna a ripetere che vuole aiutare il premier e che il suo intento è far proseguire il cammino della maggioranza: “Letta sbaglia a non fidarsi di me”.
Letta non chiude al rimpasto
Il presidente del Consiglio, da parte sua, non ha chiuso sull'ipotesi di un rimpasto. E, intervistato da Monica Maggioni su RaiNews24 aveva già rilanciato: "Come ho già detto, abbiamo queste due settimane fino al 20-21 gennaio in cui discuteremo di tutte le questioni che abbiamo di fronte". Ma su una cosa il capo del governo, il vicepremier Alfano e il leader democratico sono d'accordo: urgente l'avvio di una fase 2 con il contratto di coalizione che dovrebbe fare da collante tra le forze della maggioranza. Apertura all'idea del rimpasto anche da parte del ministro degli Affari regionali Graziano Delrio: "Il tema del rimpasto verrà affrontato se ci sarà un'agenda nuova".
Delrio: "Letta-Renzi? L'importante è che lavorino per il bene del Paese"
"Non mi farei un gran problema delle relazioni personali. Non siamo stati messi in questi ruoli per essere amici ma per servire il Paese e entrambi hanno detto e dimostrato che lo vogliono fare". Lo dice sempre il ministro Graziano Delrio rispondendo a chi gli chiede dei rapporti fra Letta e Renzi e sottolineando che comunque "qualche punzecchiatura se la continueranno a dare".
"Se Letta e Renzi dovessero verificare che in Alfano c'è buonafede, provare a fare alcune riforme può non essere sbagliato. E questo lo vedremo subito. Altrimenti, niente giochini, meglio andare al voto". Lo afferma Michele Emiliano, sindaco di Bari ed esponente del Pd. Elezioni, avverte però, "da farsi solo dopo aver approvato una nuova legge elettorale che garantisca il bipolarismo".
Saccomanni: "Non ho intenzione di dimettermi"
La coalizione che sostiene l’esecutivo, poi, deve fare i conti con la “questione Saccomanni”. In tanti, infatti, vorrebbero un nuovo ministro dell’Economia, possibilmente non più un tecnico. Ma l’attuale inquilino di via XX settembre, in una conversazione con il Messaggero, fa sapere che non ha alcuna intenzione di dimettersi. I problemi per il ministro sono principalmente legati alle polemiche sulle imposte sulla casa, dall'imu alla Tasi. Saccomanni replica così: “Perché prendersela con il ministero quando è chiaro a tutti che in questo pasticcio siamo finiti per l’incapacità della politica di trovare un accordo?”
De Girolamo nella bufera: "Mozione di sfiducia? Non so nulla"
E mentre il Nuovo centrodestra a Bari lanciava la lunga corsa verso l’assemblea costituente del partito, uno dei ministri “alfaniani”, Nunzia De Girolamo, è finita al centro delle polemiche per le intercettazioni ambientali che l’hanno registrata durante una conversazione riguardante un presunto “controllo” della Asl di Benevento. La titolare delle Politiche agricole si dice “serena” e ignora l’esistenza di un’imminente mozione di sfiducia nei suoi confronti, ma da più parti, da destra a sinistra e anche nel Pd, si levano voci che chiedono un chiarimento in Parlamento e che aumentano le possibilità che il governo Letta si avvii verso un rimpasto.