SPETTACOLO
Il caso
La Metropolitan Opera di New York sospende James Levine: "Nel 1985 abusò di un adolescente"
Secondo quanto riportano New York Post e il New York Times il direttore d'orchestra è accusato di aver abusato di una ragazzo che all'epoca aveva 15 anni: le presunte molestie sarebbero proseguite fino al 1993. "Siamo profondamente turbati dagli articoli di stampa" ha fatto sapere la Metropolitan Opera, aggiungendo di voler avviare una inchiesta per "determinare se le accuse sono vere e al fine di prendere le misure appropriate"

La Metropolitan Opera ha sospeso tutte le sue collaborazioni con il direttore d'orchestra James Levin, dopo che tre uomini lo hanno accusato i molestie sessuali quando erano teenager.
Gli abusi risalgono a decenni fa, a partire dagli anni sessanta, e un caso in particolare erano emerse sui media americani.
Peter Gelb, il general manager del celebre teatro, ha annunciato la sospensione di ogni rapporto con Levine cancellandone le performance già in programma tra cui l'edizione della Tosca di Capodanno.
La decisione è stata presa dopo che il New York Times ha contattato il Met a proposito delle accuse.
Il teatro ha assunto uno studio legale esterno per indagare sul comportamento di Levine.
Il direttore d'orchestra si era messo in pensione alla fine della stagione 2015-16 a causa del Parkinson, ma era rimasto direttore onorario dell'istituzione americana ed era tornato a dirigere alcune opere, la sua ultima prestazione, sabato, il Requiem di Giuseppe Verdi. James Levine, leggendario direttore d'orchestra e direttore musicale onorario del Metropolitan Opera di New York, è l'ultimo personaggio di spicco a essere coinvolto nello scandalo di molestie e violenze sessuali su minori. Levine è accusato di avere abusato di un adolescente negli anni '80. La presunta vittima, rimasta anonima, ha detto alla polizia dello stato dell'Illinois che i fatti risalirebbero al 1985, quando aveva 15 anni e il direttore d'orchestra 41. Gli abusi sarebbero proseguiti fino al 1993, secondo il New York Post e il New York Times. Il New York Times riferisce che il Metropolitan Opera ha ammesso di essere a conoscenza delle accuse dal 2016 ma di non aver fatto nulla, in considerazione del fatto che "James Levine aveva affermato che erano totalmente false" e che dalla polizia non erano giunte altre comunicazioni. "Mi ha imbarazzato, mi ha fatto sentire in colpa", ha detto la presunta vittima, che ora ha 48 anni, nella sua dichiarazione alla polizia, secondo il New York Post. "Sono stato ferito emotivamente, mi sono sentito perduto, paralizzato". Le molestie sessuali sono iniziate con carezze sulla mano del giovane, "prolungate e incredibilmente sensuali", capaci di metterlo "a disagio". L'uomo ha quindi accusato Levine di averlo accarezzato nelle parti intime in una stanza di un hotel di lusso a Lake Forest, dove la stessa scena si sarebbe ripetuta "centinaia di volte" nel corso degli anni. Secondo il New York Post, l'uomo avrebbe detto alla polizia a Lake Forest, nell'Illinois, che James Levine si masturbava di fronte a lui e gli baciava gli organi sessuali. I suoi incontri con Levine, con il pretesto di parlare delle sue ambizioni nel mondo della musica classica, sarebbero continuati fino al 1993. Secondo il Post, oltre a vari doni come bacchette da direttore d'orchestra, Levine avrebbe dato alla presunta vittima 50.000 dollari in contanti nel corso degli anni. L'uomo ha affermato che questi abusi "lo hanno portato sull'orlo del suicidio". "Mi sentivo solo, spaventato, stava cercando di sedurmi, non riuscivo a vedere cosa stava succedendo, ora posso", ha detto alla polizia. "James Levine non era qualcuno a cui potevo dire di no", ha aggiunto.
Gli abusi risalgono a decenni fa, a partire dagli anni sessanta, e un caso in particolare erano emerse sui media americani.
Peter Gelb, il general manager del celebre teatro, ha annunciato la sospensione di ogni rapporto con Levine cancellandone le performance già in programma tra cui l'edizione della Tosca di Capodanno.
La decisione è stata presa dopo che il New York Times ha contattato il Met a proposito delle accuse.
Il teatro ha assunto uno studio legale esterno per indagare sul comportamento di Levine.
Our statement on James Levine: pic.twitter.com/9iJOY24ysc
— Metropolitan Opera (@MetOpera) 4 dicembre 2017
Il direttore d'orchestra si era messo in pensione alla fine della stagione 2015-16 a causa del Parkinson, ma era rimasto direttore onorario dell'istituzione americana ed era tornato a dirigere alcune opere, la sua ultima prestazione, sabato, il Requiem di Giuseppe Verdi. James Levine, leggendario direttore d'orchestra e direttore musicale onorario del Metropolitan Opera di New York, è l'ultimo personaggio di spicco a essere coinvolto nello scandalo di molestie e violenze sessuali su minori. Levine è accusato di avere abusato di un adolescente negli anni '80. La presunta vittima, rimasta anonima, ha detto alla polizia dello stato dell'Illinois che i fatti risalirebbero al 1985, quando aveva 15 anni e il direttore d'orchestra 41. Gli abusi sarebbero proseguiti fino al 1993, secondo il New York Post e il New York Times. Il New York Times riferisce che il Metropolitan Opera ha ammesso di essere a conoscenza delle accuse dal 2016 ma di non aver fatto nulla, in considerazione del fatto che "James Levine aveva affermato che erano totalmente false" e che dalla polizia non erano giunte altre comunicazioni. "Mi ha imbarazzato, mi ha fatto sentire in colpa", ha detto la presunta vittima, che ora ha 48 anni, nella sua dichiarazione alla polizia, secondo il New York Post. "Sono stato ferito emotivamente, mi sono sentito perduto, paralizzato". Le molestie sessuali sono iniziate con carezze sulla mano del giovane, "prolungate e incredibilmente sensuali", capaci di metterlo "a disagio". L'uomo ha quindi accusato Levine di averlo accarezzato nelle parti intime in una stanza di un hotel di lusso a Lake Forest, dove la stessa scena si sarebbe ripetuta "centinaia di volte" nel corso degli anni. Secondo il New York Post, l'uomo avrebbe detto alla polizia a Lake Forest, nell'Illinois, che James Levine si masturbava di fronte a lui e gli baciava gli organi sessuali. I suoi incontri con Levine, con il pretesto di parlare delle sue ambizioni nel mondo della musica classica, sarebbero continuati fino al 1993. Secondo il Post, oltre a vari doni come bacchette da direttore d'orchestra, Levine avrebbe dato alla presunta vittima 50.000 dollari in contanti nel corso degli anni. L'uomo ha affermato che questi abusi "lo hanno portato sull'orlo del suicidio". "Mi sentivo solo, spaventato, stava cercando di sedurmi, non riuscivo a vedere cosa stava succedendo, ora posso", ha detto alla polizia. "James Levine non era qualcuno a cui potevo dire di no", ha aggiunto.
Met Opera suspends famed conductor accused of molestation https://t.co/Zpo0JYtw2w pic.twitter.com/vdK8JS26F2
— New York Post (@nypost) 4 dicembre 2017