MONDO
Acque internazionali
Libia. Da comandante peschereccio "Aliseo" denuncia per tentato omicidio
Il comandante fu ferito da colpi di mitraglia da parte di una motovedetta libica a maggio scorso

Fu mitragliato il 6 maggio scorso in acque internazionali a largo della Libia. Ora il comandante del motopesca "Aliseo" di Mazara del Vallo, Giuseppe Giacalone, ha presentato una denuncia-querela ai Carabinieri.
Assistito dal suo legale Giacalone chiede giustizia per tentato omicidio, disastro navale, naufragio, danneggiamento nave e minacce gravi.
Il motopesca della sua famiglia venne preso di mira da una motovedetta della Guardia costiera libica mentre era in mare - forse in acque proibite - con a bordo sette persone d'equipaggio e lo stesso Giacalone rimase ferito alla testa.
"Vivi per miracolo" disse una volta giunto a Mazara del Vallo scortato dalla Guardia costiera italiana. Sul motopesca furono effettuati i rilievi dai Ris dei Carabinieri.
La Procura di Roma ha aperto un'indagine.
Assistito dal suo legale Giacalone chiede giustizia per tentato omicidio, disastro navale, naufragio, danneggiamento nave e minacce gravi.
Il motopesca della sua famiglia venne preso di mira da una motovedetta della Guardia costiera libica mentre era in mare - forse in acque proibite - con a bordo sette persone d'equipaggio e lo stesso Giacalone rimase ferito alla testa.
"Vivi per miracolo" disse una volta giunto a Mazara del Vallo scortato dalla Guardia costiera italiana. Sul motopesca furono effettuati i rilievi dai Ris dei Carabinieri.
La Procura di Roma ha aperto un'indagine.