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MONDO

Supporto dell'aviazione di Haftari

Egitto bombarda basi Isis in Libia, almeno 60 morti

Ad essere colpiti sono depositi di armi e campi di addestramento nelle zone di Sirte e Derna. L'operazione - condannata dal Congresso Nazionale Libico sostenuto dagli islamisti - è una vendetta per la brutale esecuzione dei 21 ostaggi copti

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All'alba l'Egitto ha iniziato a bombardare Derna e Sirte con l'obiettivo di colpire depositi di armi e campi di addestramento dello 'Stato Islamico'. Una vendetta per la morte dei 21 ostaggi copti - la cui barbara uccisione è stata mostrata in un video - ha detto un portavoce dell'esercito. Dopo che il comando dell'aviazione libico, riferisce il portavoce del comando, ha colpito le postazioni a Derna dell'Isis e di Ansar al Sharia, il gruppo estremista legato ad al Qaeda, è in corso ora la terza ondata di raid egiziani.

La condanna del Parlamento 
Il Congresso nazionale libico, ovvero il Parlamento sostenuto dalle milizie islamiche a Tripoli, ha condannato i raid condotti dall'aviazione egiziana contro obiettivi dello 'Stato islamico' in Libia. Si tratta di una "aggressione alla sovranità nazionale", ha detto il Parlamento islamico citato dall'emittente al-Jazeera. "La Libia è uno stato sovrano e combattere il terrorismo dovrebbe essere un compito dello Stato" si legge in una nota. Dall'assemblea di Tobruk, riconosciuta dalla comunità internazionale, nessun commento ai raid egiziani. 

Vittime: almeno 60 miliziani
Sono almeno 64 i jihadisti uccisi nei raid aerei condotti dalle forze aeree di Egitto e Libia a Derna, Sirte e Bengasi. Lo ha precisato il portavoce delle forze armate libiche di stanza a Tobruk, Mohammed Hegazi. Tra le vittime ci sarebbero tre comandanti dello Stato islamico e l'operazione avrebbe colpito il 95 per cento degli obiettivi prestabiliti. 



Chiesto agli egiziani di lasciare il paese
Fajr Libya, la coalizione di milizie al potere a Tripoli, ha chiesto agli egiziani di lasciare la Libia per evitare ritorsioni. E' quanto emerge da un post sulla pagina Facebook di Fajr in cui si "chiede ai fratelli egiziani che lavorano in Libia di lasciare il paese entro un massimo di 48 ore per preservare la loro integrità di fronte a qualsiasi operazione di rappresaglia suscettibile di accrescere la tensione fra i due popoli fratelli".

La vendetta di al Sisi
Ieri dopo il video della tragica uccisione dei 21 ostaggi cristiani copti egiziani il presidente Al Sisi aveva convocato d'urgenza il consiglio nazionale della Difesa e in un discorso rivolto alla nazione era stato chiaro: "L'Egitto si riserva il diritto di reagire nel modo e nei tempi che riterremo più opportuni".  E oggi all'alba è arrivato l'intervento.

Solidarietà dalla Giordania
"L'umanità piange oggi per ogni vittima del terrore. Le mie condoglianze al popolo egiziano". È il messaggio di solidarietà della regina Rania di Giordania all'Egitto. Nel suo tweet, Rania usa l'hashtag #IAmHuman, lo stesso che ha usato nei giorni scorsi per commentare l'uccisione del pilota giordano Muath al-Kasasbeh, bruciato vivo.