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MONDO

Gentiloni: non è escluso intervento italiano

Obama: raid in Libia per avere stabilità


 

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L'intervento Usa in Libia è in linea con la risoluzione Onu. E' il messaggio che arriva dal Palazzo di Vetro, dove si sottolinea come i raid "sono stati richiesti dal governo di unità nazionale".

Commentando l'ambasciatore russo in Libia, secondo cui i raid sono illegali, il portavoce Farhan Haq ha risposto richiamando i passaggi della risoluzione in cui si esortano gli Stati membri "a sostenere il governo di Accordo Nazionale, su sua richiesta, nella lotta contro l'Isis".

Obama: raid per avere stabilità
"A richiesta di questo Governo libico (guidato da Fayez el Serraj), e dopo che questi avevano già fatto passi avanti significativi contro l'Isis", gli Usa hanno deciso per gli attacchi perché "è nell'interesse della sicurezza nazionale degli Stati Uniti assicurare che (questo esecutivo libico) possa terminare questo lavoro, e possa evitare che lo 'Stato islamico' diventi forte in Libia". Lo ha detto il presidente degli Stati Uniti, Barack Obama.

Gentiloni: Italia disponibile fornire assistenza
L'Italia è disponibile a fornire al Governo libico di Al Serraj "l'assistenza che questi potrà richiedere, in particolare sul piano umanitario e sanitario". L'Italia manifesta "consenso" alla richiesta di aiuto indirizzata nei giorni scorsi agli Usa "per contribuire alla sconfitta definitiva di Daesh in Libia", anche sulla base della risoluzione 2259 dell'Onu. Lo afferma il ministro degli Esteri, Paolo Gentiloni, al termine di un colloquio con il premier libico Fayez Al Serraj.

Gentiloni - si legge in una nota della Farnesina - ha avuto oggi un colloquio telefonico con il Primo Ministro libico Fayez al Serraj. Nel corso del colloquio Gentiloni ha espresso a Serraj l'apprezzamento dell'Italia per l'impegno del Governo di Accordo Nazionale contro il terrorismo e per i risultati ottenuti dal Governo libico e dalle forze che lo sostengono nell'area di Sirte. Gentiloni ha anche manifestato il consenso italiano alla richiesta di aiuto indirizzata nei giorni scorsi agli Stati Uniti per contribuire alla sconfitta definitiva di Daesh in Libia, anche sulla base della risoluzione 2259 (paragrafo 12) adottata all'unanimità nel dicembre scorso dal Consiglio di Sicurezza dell'ONU. Gentiloni ha confermato che l'Italia continua ad essere disponibile a fornire al Governo di Accordo Nazionale l'assistenza che questi potrà richiedere, in particolare sul piano umanitario e sanitario e ha ribadito l'apprezzamento per l'azione che il Governo di Accordo Nazionale sta portando avanti per riportare gradualmente la stabilità nel Paese.

Il Primo Ministro Sarraj ha ringraziato l'Italia per l'azione diplomatica e il sostegno umanitario assicurato nei mesi scorsi impegnandosi a definire nei prossimi giorni le ulteriori fasi di questa collaborazione.

Dopo raid Usa truppe Tripoli conquistano centro di Sirte 
All'indomani dei primi raid aerei americani contro le postazioni di Isis nella loro roccaforte libica, Sirte, le truppe del governo di Fayez al Serraj sono riuscite ad avanzare ulteriormente nella città conquistando il quartiere centrale di Al-Dollar. Negli scontri con i jihadisti sunniti di Isis hanno perso la vita 5 soldati governativi e 17 sono rimasti feriti.
 
Le truppe del Gna (governo di unità nazionale) hanno lanciato un'offensiva per strappare Sirte ad Isis a maggio, città che gli uomini di Abu Bakr al Baghdadi controllano da giugno 2015. La caduta della città costiera (dove nacque e venne ucciso nel 2011 Muammar Gheddafi) si trova a 450 km ad est di Tripoli e rappresenterebbe un duro colpo al sedicente 'califfato', che sta subendo gravi perdite sui fronti siriano ed iracheno. Dall'inizio delle operazioni oltre 300 miliziani governativi sono stati uccisi e oltre 1.500 sono rimasti feriti a Sirte.

Catturato a Sirte un comandante Isis
Lo hanno preso mentre cercava fuggire attraverso il mare. L'arresto di un "leader" della filiale libica dello Stato Islamico (Isis) a Sirte è stato annunciato dal generale Mohammed al Ghasry, portavoce del comando delle operazioni denominata "Al Bayan al Marsus" ("Struttura Solida") che fa capo al governo di concordia nazionale voluto dalle Nazioni Unite.

"Le nostre forze sono riuscite a catturare uno dei leader dell'organizzazione dell'Isis mentre questi stava tentando di scappare via mare", ha detto il generale in una conferenza stampa tenuta ieri e trasmessa dalla tv satellitare "Misurata", come riporta il sito news locale "Al Wasat". "La battaglia per la liberazione di Sirte è un battaglia che ha messo d'accordo tutti i libici", ha aggiunto. Commentando i primi raid Usa sulle postazioni dell'Isis annunciate ieri dal Pentagono, il generale ha detto che "l'aiuto della comunità internazionale per liberarsi da questa organizzazione terroristica avviene in totale coordinamento con il comando e con il Consiglio Presidenziale del governo di concordia nazionale".