ITALIA
Catanzaro, affetto da sclerosi multipla viene licenziato per troppe assenze

Un uomo affetto da sclerosi multipla è stato licenziato dal suo posto di lavoro. E’ accaduto a Catanzaro dove Cesare Votta, 52 anni, si è visto recapitare il provvedimento da parte dell'azienda per la quale lavora, la Sieco, società che si occupa del servizio di raccolta dei rifiuti per conto del Comune di Catanzaro. Il licenziamento, secondo quanto riportato nell'edizione di oggi della "Gazzetta del Sud", parla chiaro: il dipendente ha "superato il periodo di comporto", ovvero il lasso di tempo nel quale, in caso di assenza per malattia, il dipendente ha il diritto a conservare il posto di lavoro. L'uomo guidava gli automezzi per la raccolta dei rifiuti, ma, dopo la diagnosi della malattia, si è visto ritirare la patente di guida per i mezzi pesanti.
A quel punto ha aperto un confronto con la ditta che avrebbe proposto a Votta l'incarico di operatore ecologico. "Una cosa impossibile - afferma Votta - per una persona con problemi di deambulazione e con una malattia del genere in corso, tanto che il medico l'ha ovviamente bocciata". A luglio la decisione dell'azienda di licenziarlo, con una raccomandata notificata al cinquantaduenne lunedì scorso, poche ore prima della partenza per l'ennesimo viaggio fuori regione per sottoporsi a cure ed accertamenti. Sposato e con una famiglia sulle spalle, Votta è ora senza lavoro, con un calvario che va avanti da quattro anni.
A quel punto ha aperto un confronto con la ditta che avrebbe proposto a Votta l'incarico di operatore ecologico. "Una cosa impossibile - afferma Votta - per una persona con problemi di deambulazione e con una malattia del genere in corso, tanto che il medico l'ha ovviamente bocciata". A luglio la decisione dell'azienda di licenziarlo, con una raccomandata notificata al cinquantaduenne lunedì scorso, poche ore prima della partenza per l'ennesimo viaggio fuori regione per sottoporsi a cure ed accertamenti. Sposato e con una famiglia sulle spalle, Votta è ora senza lavoro, con un calvario che va avanti da quattro anni.