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Coronavirus

La pandemia

Omicron, Londra convoca riunione d'emergenza dei ministri della Salute del G7 per domani

Oms: "Non è chiaro se la nuova variante sia più contagiosa"

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La Gran Bretagna ha convocato per oggi una riunione urgente dei ministri della Salute del G7 per discutere sugli sviluppi della pandemia legati alla variante Omicron. Lo comunica il governo di Londra, presidente di turno del G7, in una nota.

Tutto il mondo teme l'avanzata della nuova variante, che in pochi giorni dalla sua scoperta in Sudafrica ha già valicato i confini di diversi continenti, dall'Europa all'Oceania. "È una corsa contro il tempo" per capirne di più e adottare le contromisure giuste, sottolinea la presidente della Commissione Ue, Ursula von der Leyen.

Lo spettro di un'ennesima accelerazione della pandemia sta facendo tornare restrizioni e confini blindati che si sperava fossero stati archiviati dopo il 2020. Come in Israele e Marocco che hanno chiuso le frontiere nel giorno in cui in Olanda è entrato in vigore il semi-lockdown. Non chiude invece il Sudafrica, che però valuta l'ipotesi di un obbligo vaccinale. Anche il Giappone ha annunciato che vieterà l'ingresso di tutti i cittadini stranieri a partire dal 30 novembre.

Sulla Omicron gli scienziati lavorano per capire come si sia sviluppata, quanto sia pericolosa e quanto possa aggirare gli attuali vaccini. Per i medici sudafricani, che per primi si sono trovati a studiarla, i sintomi dei contagiati sono "lievi", ma le sue numerose mutazioni (forse 10, rispetto alle 2 della delta e alle 3 della beta) la rendono un ibrido mai visto prima, e quindi degno della massima attenzione.

"Ci vorranno due-tre settimane per avere una visione completa", ha spiegato Ursula von der Leyen, rinnovando la sfida ad accelerare con "vaccini e terza dose".

Nel frattempo, i governi si impegnano per non vanificare gli sforzi condotti finora. Israele, apripista della risposta al Covid, avendo immunizzato per primo l'intera popolazione, ha chiuso i confini. Il Marocco ha sospeso i voli in arrivo, per due settimane: un provvedimento non di poco conto, se si considera la vocazione turistica del paese nordafricano. In Europa la Gran Bretagna ha la lista rossa più lunga tra i paesi dell'Africa australe da cui è vietato viaggiare, ma a Londra vogliono rafforzare le proprie difese. Nel Regno sono stati registrati tre casi di Omicron ed in gioco c'è la possibilità di "godersi il Natale con le famiglie", ha sottolineato il ministro della Salute, Sajid Javid, e martedì scatterà l'obbligo di mascherina nei negozi e nei trasporti, e l'obbligo di test molecolare per tutti gli arrivi, con quarantena fino al risultato.

Nel vecchio continente la nuova variante continua a crescere in sempre più paesi, e tutti i positivi sono persone in arrivo dall'Africa australe. La Danimarca si è aggiunta a Belgio, Repubblica Ceca, Italia e Germania, c'è un caso sospetto in Austria. Poi c'è l'Olanda, dove quasi sicuramente ci sono diverse decine di casi di Omicron (almeno 13 accertati) tra i passeggeri di due voli di rientro dal Sudafrica. Proprio in Olanda è appena scattato il semi-confinamento, con la chiusura di ristoranti, bar, negozi non essenziali, cinema dalle 17 alle 5: un giro di vite deciso prima dell'arrivo di Omicron, ma che forse può scongiurarne il dilagare.

La nuova variante, grazie ai voli intercontinentali, è in grado di percorrere migliaia di chilometri. Così dall'Africa è arrivata fino in Australia ed in Asia, con i primi casi a Hong Kong. Negli Usa "colpirà inevitabilmente", ha sottolineato il virologo Anthony Fauci, puntando il dito contro un tasso di vaccinazione stagnante che rischia di portare ad una "quinta ondata". In serata, il governo del Canada ha confermato i primi due casi. Si tratta di due persone in isolamento ad Ottawa, reduci da un viaggio in Nigeria.

In Sudafrica, da quanto Omicron è stata rilevata, il tasso di positività è schizzato al 9,2%. Mancano ancora i dati su quanti contagi siano legati alla variante, ma gli esperti internazionali ritengono che con vaccinazioni così basse (il 24% della popolazione) il nuovo ceppo potrà fare più danni rispetto a paesi in cui sono già partite le terze dosi.

Città del Capo, tuttavia, l'attesa nuova stretta per contenere il virus non c'è stata. Il presidente Cyril Ramaphosa, parlando alla nazione, ha annunciato soltanto l'istituzione di un gruppo di lavoro per valutare la possibilità di un obbligo vaccinale "per attività e luoghi specifici". E ha lanciato un appello al mondo perché elimini il bando "punitivo" dei voli. Un appello rilanciato oggi anche dall'Oms. 

Il presidente sudafricano Cyril Ramaphosa ha reso noto che le autorità stanno valutando se rendere obbligatorio il vaccino contro il Covid-19 per determinati luoghi e attività, in modo da far fronte all'aumento dei contagi legati alla nuova variante Omicron, una variante che minaccia di scatenare una quarta ondata nel Paese. Ramaphosa, che ha parlato alla nazione, ha spiegato - riferisce la Reuters - che il vaccino potrebbe diventare "una condizione per l'accesso ai luoghi di lavoro, agli eventi pubblici, ai trasporti pubblici e alle istituzioni pubbliche". Se il Paese non considera l'opzione del vaccino obbligatorio, "continuerà ad essere vulnerabile a nuove varianti e continuerà a subire nuove ondate di contagi".

Oms: "Non è chiaro se la variante Omicron sia più contagiosa"
"Non è ancora chiaro se sia più trasmissibile (cioè si diffonda più facilmente da persona a persona) rispetto ad altre varianti, inclusa la Delta". Così si spiega una nota dell'Organizzazione Mondiale della Sanità in cui si conferma l'aumento dei casi in Sudafrica rispetto alla variante del Covd-19. E sono in corso "studi epidemiologici per capire se ciò sia dovuto a causa di Omicron o altri fattori". "I dati preliminari suggeriscono che ci sono tassi crescenti di ospedalizzazione in Sudafrica, ma ciò potrebbe essere dovuto all'aumento del numero complessivo di persone infettate, piuttosto che a un'infezione specifica dovuta alla variante Omicron. Al momento - precisa ancora l'Oms - non ci sono informazioni che suggeriscano che i sintomi associati a Omicron siano diversi da quelli di altre varianti".

Inoltre, l'Oms ribadisce che "la comprensione del livello di gravità della variante Omicron richiederà da giorni a diverse settimane" e che "tutte le varianti Covid, inclusa la variante Delta che è dominante in tutto il mondo, possono causare infezioni gravi o la morte, in particolare per le persone più vulnerabili, e quindi la prevenzione è sempre fondamentale".

L'Oms inoltre precisa che "sta con le nazioni africane e chiede che le frontiere rimangano aperte". "Poiché i paesi impongono divieti di volo alle nazioni dell'Africa meridionale a causa delle preoccupazioni sulla nuova variante del Covid Omicron, l'Oms esorta i paesi a seguire le normative scientifiche e sanitarie", sottolinea l'Oms.