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MONDO

Di Maio apre i lavori su Libia e Siria

Londra, G7. Rapporti con Russia e Cina, post Covid e vaccini

​La sessione iniziata stamattina prevede in particolare discussioni su Cina, Birmania, Libia, Siria, Etiopia, Russia e Afghanistan 

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Gli Usa vogliono un meccanismo di consultazione che coinvolga il G7 per garantire una risposta coordinata alla Cina: è una delle proposte che arrivano, a sentire Bloomberg, dalla riunione dei ministri degli Esteri delle 7 economie più sviluppate al mondo (i ministri sono riuniti da oggi a Londra, prima riunione 'de visu' dall'inizio della pandemia da Covid-19).

All'ordine del giorno c'è anche la proposta di istituire un gruppo chiamato "Amici di Hong Kong" per condividere informazioni e preoccupazioni su quanto sta accadendo nell'ex colonia britannica.

I Ministri degli Esteri del G7 hanno iniziato stamane nella capitale britannica il loro primo incontro faccia a faccia dal 2019, che durerà fino a domani.Oltre ai membri permanenti del gruppo - Regno Unito, Stati Uniti, Canada, Francia, Germania, Italia, Giappone e UE - sono stati invitati rappresentanti di India, Australia, Sud Africa e Corea del Sud, che pero' non partecipano alle principali sessioni del dibattito, ma ad eventi paralleli.La riunione aveva un ordine del giorno centrato proprio sull'adozione di misure decise sui temi che il G7 considera più critici a livello globale, Russia, Iran, Myanmar e Cina, appunto.

La discussione sul gigante asiatico, guidata dal segretario di Stato Usa, Antony Blinken, potrebbe anche aver chiamato in causa il tema dei lavori forzati nella regione dello Xinijang; e rispetto alle intenzioni Usa, si è registrato un allineamento - sempre secondo le fonti diplomatiche citate da Bloomberg - di Germania, Francia e anche Italia.

La Gran Bretagna invece cerca una posizione di maggiore distanza: Paese ospite della riunione del G7 (i leader si riuniranno in Cornovaglia a giugno), il Regno Unito vuole mantenere aperta la porta aperta anche in vista di temi possibili di cooperazione come il cambiamento climatico. La sfida di Boris Johnson, che ha traghettato il Regno Unito fuori dall'Ue, è chiudere accordi commerciali in tutto il mondo e non perdere partner economici chiave.

L'obiettivo della presidenza britannica
Far fronte comune "fra società aperte e democratiche e dimostrare unità in un tempo nel quale è necessario contrastare le sfide che condividiamo e le minacce che si moltiplicano". E' l'obiettivo della presidenza britannica del G7 riassunto nel messaggio di benvenuto diffuso dal padrone di casa Dominic Raab sullo sfondo dell'apertura alla Lancaster House di Londra della prima sessione della riunione dei ministri degli Esteri dei 7 (per l'Italia Luigi Di Maio) e del capo della diplomazia Ue, un mese prima del vertice dei leader in Cornovaglia. Sessione dedicata fra l'altro agli spinosi rapporti con Russia e Cina, e a Siria e Libia.

Raab, che ieri ha offerto una cena introduttiva agli ospiti nella quale si è discusso in particolare dei programmi nucleari di Iran e Corea del Nord sullo sfondo della strategia della nuova amministrazione Usa di Joe Biden improntata a un mix fra "diplomazia e dissuasione", ha in programma una serie di incontri bilaterali a margine dell'incontro collettivo, che proseguirà fino a domani. Ieri ha già visto, fra gli altri, il neo segretario di Stato americano, Antony Blinken, mentre nelle prossime ore ha in agenda anche un faccia a faccia con Di Maio. 

"La presidenza del G7 affidata al Regno Unito - ha affermato nella nota diffusa dal Foreign Office in apertura - è una opportunità per radunare le società aperte e democratiche e dimostrare unità in un tempo in cui è assai necessario affrontare le sfide che condividiamo e le minacce che si moltiplicano". Mentre la presenza nella seconda giornata investe di ospiti aggiuntivi "dei nostri amici di Australia,India, Corea del Sud e Sudafrica, oltre che della presidenza d iturno dell'Asean, riflette la crescente importanza della regione Indo-Pacifica per il G7", ha proseguito il ministro degli Esteri del governo di Boris Johnson.   

La sessione iniziata stamattina prevede in particolare discussioni su Cina, Birmania, Libia, Siria, Etiopia, Russia e Afghanistan (con Di Maio chiamato ad aprire i lavori su Libia e Siria). Mentre domani ci sarà spazio, assieme ai Paesi ospiti, per parlare di "società aperta", libera informazione, detenzioni arbitrarie nel mondo, libertà di religione, cyber governance, propaganda online (con gli annunciati meccanismi di risposta rapida alla disinformazione imputata tanto a Mosca quanto a Pechino), cambiamenti climatici, cooperazione su post Covid e vaccini, rilancio sostenibile dell'economia. Senza dimenticare l'educazione delle ragazze o l'aiuto all'occupazione femminile per cui Londra ha già preannunciato un impegno comune a stanziare 15 miliardi di dollari nei prossimi 5 anni.

Di Maio introduce i dossier Libia e Siria. Incontro con Timmermans: pieno sostegno al Green Deal
Il ministro Luigi Di Maio partecipa oggi alla prima giornata di lavoro della Ministeriale Esteri e Sviluppo del G7 a Londra. I lavori della giornata - si legge in una nota della Farnesina - verteranno dapprima su Cina e Myanmar; in seguito, il ministro Di Maio introdurrà i temi Libia e Siria. Si passerà poi alla crisi umanitaria in Etiopia, al contrasto al terrorismo in Somalia e nel Sahel, in particolare in Ciad e Mali; toccherà poi ai Balcani Occidentali, regione strategica per la sicurezza europea, quindi alla Russia e al caso Navalny, e alla situazione in Bielorussia e in Ucraina. Seguirà poi un dibattito sull'Afghanistan, prima di uno sguardo d'orizzonte sulla Regione Indo-pacifica. Il programma del ministro Di Maio prevede inoltre diversi incontri bilaterali, tra i quali uno con il Foreign Secretary britannico, Dominic Raab. 

Ieri di Maio, ha incontrato, il vice presidente esecutivo della  Commissione Europea e commissario per il Clima, Frans Timmermans. Al  centro del loro colloquio i temi ambientali e la Conferenza sul Futuro dell'Europa, si legge in una nota della Farnesina. Il titolare della Farnesina ha innanzitutto ribadito il pieno sostegno italiano al Green Deal europeo, strumento fondamentale per la  protezione dell'ambiente e grande opportunità per la crescita  economica in un momento cruciale per la ripresa dell'economia europea. Al riguardo, Di Maio ha evidenziato come l'Italia abbia lavorato ad un Pnrr particolarmente ambizioso sul tema dell'ambiente, a cui sono  destinati circa 60 miliardi di euro, ossia oltre il 40% delle risorse  a disposizione, con l'obiettivo di rendere più sostenibile la nostra  economia. L'Italia, ha ricordato il ministro, ha inoltre posto il  nesso energia-clima al centro della sua Presidenza G20, al fine di  favorire la neutralità climatica e promuovere l'innovazione  tecnologica.  Di Maio si è poi soffermato sull'impegno dell'Italia nell'ambito della Conferenza sul futuro dell'Europa, sottolineando come questa dovrà  concentrarsi sulle priorità dei cittadini dell'Unione Europea, dando  quindi importanza preminente ai contributi provenienti della società  civile e dai Parlamenti nazionali e ascoltando i giovani.

Incontro di Maio - Raab
Piena sintonia fra Italia e Regno Unito su temi come la lotta ai cambiamenti climatici in"quest'anno di presidenze", del G20 per Roma e del G7 per Londra, nonché di copresidenza della conferenza Onu CoP26 sul clima, è stata registrata in un faccia a faccia tra i ministri degli Esteri, Luigi Di Maio e Dominic Raab, svoltosi a  margine della ministeriale del G7 in corso alla Lancaster House. Lo riferisce il Foreign Office precisando che Di Maio e Raab hanno ribadito l'impegno a un'azione congiunta anche nell'ambito della Coalizione Globale contro l'Isis, in Libia e contro la minaccia terroristica dal Nord Africa al Sahel.   Mentre sul piano bilaterale hanno confermato l'intenzione di arrivare a firmare un Accordo di Cooperazione Italia-Gb post Brexit "entro la fine dell'anno".

Di Maio: "Collaborazione su flussi da Libia"
"Nelle conclusioni del G7 c'è il tema dell'immigrazione. Andiamo incontro all'estate, il tema della sicurezza è fondamentale e l'Italia incassa una collaborazione sul tema libico dei flussi migratori che ci permetterà di gestire un fenomeno epocale con i nostri principali alleati". Lo ha dichiarato da Londra, dove si trova per il G7, il ministro degli Esteri, Luigi Di Maio.

Ai Paesi del G7 "abbiamo chiesto collaborazione e sostegno sulla stabilità della Libia in generale ma in particolare sul creare nuove opportunità di investimento economico che aiutino il popolo libico ma anche le imprese italiane". "Le imprese italiane nei prossimi mesi ricominceranno a costruire l'autostrada che va dal confine tunisino a quello egiziano. Cominceranno a costruire l'aeroporto internazionale di Tripoli e abbiamo avviato anche un percorso per la ricostruzione dell'aeroporto di Bengasi".

Incontro Borrell - Blinken
L'Alto rappresentante dell'Ue per la politica Estera, Josep Borrell, ha incontrato il segretario di Stato americano, Antony Blinken, a Londra, a margine del G7 ministeriale."L'incontro è stato l'occasione per discutere su base bilaterale alcune delle sfide estere e di sicurezza più urgenti che ci attendono, che sono state anche oggetto di discussione tra i ministri degli Esteri del G7 nella due giorni in corso", si legge in una nota del Servizio di azione esterna dell'Ue.

"Borrell e Blinken hanno affrontato gli ultimi sviluppi nelle discussioni in corso sul Piano d'azione globale congiunto (Jcpoa) - l'accordo nucleare iraniano - in vista di un possibile ritorno degli Stati Uniti all'accordo e le modalità per garantirne la piena ed efficace attuazione", spiegano ancora da Bruxelles. I due  diplomatici "hanno inoltre discusso delle relazioni con la Russia alla luce del recente rafforzamento militare di Mosca nella Crimea annessa illegalmente e al confine con l'Ucraina, della salute di Alexei Navalny e delle azioni della Russia contro gli Stati membri dell'Ue e delle sanzioni contro i cittadini dell'Ue". Infine l'Alto rappresentante Borrell e il segretario Blinken hanno discusso della situazione in Afghanistan alla luce delle recenti decisioni politiche degli Stati Uniti, nonché delle relazioni con la Cina. Borrell ha anche espresso preoccupazione per la crescente instabilità in Colombia e per la necessità di portare avanti l'attuazione dell'accordo di pace.

I  ministri delle Finanze del G7 si riuniranno in presenza a Londra a giugno
Al prossimo G7 finanziario a Londra i ministri si riuniranno in presenza. Per la prima volta da oltre un anno potranno parlarsi faccia a faccia. I ministri si incontreranno a Lancaster House il 4 e 5 giugno, una settimana prima del vertice dei leader del G7 in Cornovaglia, nel sud-ovest dell'Inghilterra. La Gran Bretagna ha ospitato tre riunioni dei ministri delle Finanze globali da quando ha assunto la presidenza del G7 a gennaio, ma tutte sono state virtuali a causa delle restrizioni del coronavirus. Tuttavia, l'incontro di giugno, in cui la Gran Bretagna "cercherà di far progredire" le sue priorità di "costruzione di una ripresa economica globale verde e inclusiva", potrà tenersi in presenza grazie all'allentamento delle restrizioni.