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MONDO

Elezioni municipali

Londra, si vota per il sindaco: favorito il musulmano Khan

Il rivale conservatore, Zac Goldsmith, lo accusa di estremismo religioso

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Sadiq Khan, laburista di origini pachistane e musulmano, è il grande favorito dai sondaggi alle elezioni di oggi per scegliere il nuovo sindaco di Londra dopo una campagna passata a difendersi dalle accuse di estremismo religioso lanciate dal rivale, il conservatore Zac Goldsmith, ma sostanzialmente incentrata, a livello di programma, sul problema degli alloggi.   Ancora ieri Khan ha denunciato una "campagna disperata" dei conservatori che fino all'ultimo hanno tentato la carta del presunto estremismo religioso dell'esponente laburista. "Sono deluso che i conservatori e Zac Goldsmith abbiano deciso di condurre una campagna negativa che divide e che è sempre più disperata", ha commentato Khan, interpellato dall'Afp, nel corso del rush finale preelettorale in un mercato del sud di Londra. "Continuerò a restare positivo fino alla chiusura dei seggi domani (oggi, ndr) alle 22. E speriamo, se vinco, che sarò il sindaco che unisce la nostra città di nuovo", ha aggiunto.  

Gli ultimissimi sondaggi davano a Khan, figlio di un conducente di autobus, un vantaggio di oltre il 10% su Goldsmith nella corsa alla poltrona di primo cittadino di una delle più importanti piazze finanziarie del pianeta. In caso di vittoria, succederà all'attuale sindaco Tory Boris Johnson, diventando il primo musulmano a guidare una delle più grandi capitali occidentali, che conta 8.6 milioni di abitanti. Intervistato su questa prospettiva Khan ha così dichiarato: "Sono un londinese, sono un britannico, sono musulmano ed è certo che sono fiero di esserlo. Ho origini pachistane. Sono un padre, un marito, un tifoso del Liverpool. Sono tutto questo".  

Ma in questa campagna Khan non ha avuto certo vita facile. Goldsmith, che gode anche dell'appoggio del Primo ministro David Cameron, che oggi lo ha ancora sostenuto in Parlamento, per settimane si è concentrato sulla religione di Khan, contestandogli delle sue apparizioni al fianco di relatori musulmani radicali. - "Esiste in teoria la possibilità che alcuni elettori decidano di non votare per Khan per un inconscio razzismo strisciante. Nessuno dirà 'non voterò per Sadiq Khan', ma ci sarà chi ci ripenserà all'ultimo momento all'interno del seggio", ha spiegato Anthony Wells, direttore dell'istituto  demoscopico YouGov. Ma è improbabile, secondo l'esperto, che il fenomeno assuma proporzioni tali da permettere a Goldsmith una vittoria a sorpresa.  

Polemiche a parte, la maggiore attenzione in termini di programma durante la campagna se la è guadagnata come era logico la ormai cronica crisi degli alloggi. Sadiq ha promesso di costruire 80.000 unità abitative all'anno, mentre "Zac", che ha un passato di ambientalista, milita per non oltre 50.000 nuove case, con la condizione di proteggere le aeree verdi.   Quanto alla Brexit, i due candidati hanno si opposte vedute - Goldsmith vuole lasciare l'Europa, Khan vuole rimanerci - ma malgrado il referendum alle porte e la questione che porrebbe il ruolo di Londra come centro finanziario, hanno tenuto un basso profilo sull'argomento nella campagna. Entrambi i contendenti hanno infatti deciso di non volersi alienare gli elettori che non la pensano come loro, dicendosi pronti a combattere per gli interessi della capitale, indipendentemente da come voterà il Paese.