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ITALIA

Il riconoscimento del Circolo della stampa di Pesaro

Ancora un premio a Lucia Annibali, la donna sfregiata con l'acido

Il premio alla giovane avvocatessa "per la sua forte e autentica testimonianza di una grande dignità personale". Il 21 febbraio, durante la seconda udienza del processo, potrebbe arrivare la sentenza 

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di Silvia Balducci
Non è il primo, e non sarà di certo l’ultimo. I premi, i riconoscimenti che Lucia Annibali riceve, la giovane avvocatessa sfregiata con l'acido il 16 aprile 2013, sono la dimostrazione di quanto la sua forza e la sua determinazione impressionino, suscitando stima e vicinanza. L’ultimo in ordine di tempo è arrivato dal Circolo della stampa di Pesaro, il luogo dell’aggressione, e anche quello in cui la giovane avvocatessa urbinate esercitava la professione. "Per la sua forte e autentica testimonianza di una grande dignità personale e sociale che si riconferma di fronte alle offese", si legge nelle motivazioni. Qualche settimana fa anche il premio del Centro Grandi Ustionati di Parma. 

A novembre Giorgio Napolitano l'ha nominata Cavaliere dell'Ordine al Merito della Repubblica Italiana. E la notizia è arrivata proprio mentre Lucia Annibali parlava a trecento ragazzi delle scuole superiori di Parma. La giovane avvocatessa, che non si arrende, aveva scelto di celebrare così - raccontandosi - la giornata internazionale contro la violenza sulle donne. Pochi giorni dopo ha ricevuto a casa la visita del Presidente della Camera Laura Boldrini che l'ha definita così: "Una donna molto serena, senza sentimenti di rabbia, una donna forte che sta elaborando questa sua drammatica esperienza".

Intanto continuano le operazioni e gli interventi di riscostruzione cui la 35enne si sottopone da oltre dieci mesi per porre rimedio alle conseguenze provocate dall'acido sul suo volto. Sono già una decina quelli cui si è sottoposta presso il centro Grandi Ustionati di Parma.

Vanno avanti anche le indagini. Il 21 febbraio è attesa la seconda udienza del processo
che vede imputati per l'aggressione con l'acido Luca Varani e i due albanesi Rubin Talaban e Altistin Precetaj. Il primo, l'ex fidanzato e collega di Lucia, è accusato di essere il mandante dell'agguato e di tentato omicidio per aver manomesso più volte le manopole del gas in casa dell'Annibali. Talaban e Precetaj sono invece sospettati di essere gli esecutori materiali, e di aver quindi gettato l'acido sul viso della donna.

Alla prima udienza, il 9 dicembre scorso, Lucia Annibali ha scelto di essere presente, per guardare in faccia i suoi aggressori. Con un cappotto rosso accesso a sottolinearne la grinta, la determinazione. Il Gip ha accolto la richiesta di giudizio abbreviato presentata dei legali degli imputati, rigettando però la possibilità di svolgere un rito condizionato. Il processo si svolge quindi senza dibattimento e già il giorno dopo il 21 febbraio, sulla base delle prove finora acquisite, potrebbe arrivare la sentenza.