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POLITICA

Sull'orlo della scissione

M5s, parla Grillo: "A Conte avevamo dato noi l'incarico di rifare il Movimento"

L'ex premier sfida il Garante: "Abbiamo una fittissima corrispondenza documentale, se lui mi autorizza sono disposto a pubblicare perché agisco sempre in trasparenza"

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"Brevemente vorrei spiegarmi, perché sento delle dichiarazioni che mi fanno anche male perché forse non le merito".

Parla Beppe Grillo. E lo fa in un video dal titolo "Col cuore" postato sul suo blog. La "sua" verità arriva dopo la rivolta degli attivisti - stando almeno ai commenti e agli addii sulle sue pagine Fb - e la levata di scudi dei parlamentari, compreso il capo politico reggente Vito Crimi. E in cui puntualizza: "io ho reagito come dovevo, col mio cuore, la mia anima e la mia intelligenza. Non da padre padrone ma da papà, ho fatto cose straordinarie ricordo a chi oggi mi sta disprezzando". E invita a restare uniti: "se qualcuno farà una scelta diversa la farà in coscienza".

"La dinamica è che ci siamo visti tutti insieme con Conte, all'hotel Forum, e abbiamo dato l'incarico 'Rifai il Movimento', benissimo, perché è in crisi il territorio, avevamo bisogno di lui. Noi siamo un Movimento che può mutare che può cambiare, è giusto che ci sia una persona che lo cambi. Questo era assolutamente una cosa concordata".

"E' un Movimento che permette a un professore di Università di diventare il presidente del Consiglio: l'abbiamo fatta noi accadere questa cosa. Io ho presentato il simbolo 2050, tutti d'accordo".



Grillo racconta di aver detto a Conte, "'prenditi lo statuto, i nostri avvocati, vedi se ti va bene, fai tu, se c'è qualcosa che non ti va cambialo. Da quella volta non l'ho più sentito, a maggio inizio a sentire il peso di questa situazione. Gli dico: 'se non ti fidi di me fallo vedere ai parlamentari, fallo vedere a qualcuno, sono rimasto anche in imbarazzo, unico depositario di qualche sprazzo" dello statuto.

"Poi è arrivata al famosa bozza, al centro c'era lui, agli stati generali gli iscritti avevano chiesto una distribuzione dei poteri, perché se fai tutto da solo, ti fai male da solo. Se nomini questo e quello... Io ho solo chiesto di avere la mia garanzia di avere le condizioni del garante nello statuto originario, dammi la possibilità di essere il visionario, il custode dei valori, che significa non entrare nella dinamica delle scelte politiche, tue che sei un uomo straordinario, ma lasciami vedere un attimo, lasciamo fare. Ma non sentivo dall'altra parte mai nulla, ho pensato 'c'è qualcosa di strano'". 

La replica di Conte
"C'è tanto sostegno dei cittadini, per questo progetto politico ho lavorato quattro mesi e non vedevo l'ora di condividerlo. Se non l'ho fatto prima io era per il rispetto di Grillo, avevamo previsto di illustrarlo agli iscritti per raccogliere anche dei rilievi, era un progetto in piena trasparenza e condivisione". Lo ha detto Giuseppe Conte, intercettato dai cronisti a Roma.

"Ho sempre rispettato e continuerò a rispettare Beppe Grillo. Pubblicamente gli chiedo solo di non dire falsità sul mio conto e il mio operato". "Abbiamo una fittissima corrispondenza documentale, se lui mi autorizza sono disposto a pubblicare perché agisco sempre in trasparenza".

Beppe Grillo "ha chiesto più che una diarchia politica, perché quando viene chiesto la rappresentanza internazionale, quando viene chiesta il coordinamento della comunicazione, quando viene chiesto di condividere tutte le scelte degli organi politici, quando finanche viene chiesto di poter concordare, e quindi autorizzare, i contratti allo staff di segreteria, io credo che sia più di una diarchia, ed è umiliante". "Lo statuto quindi non è seicentesco, ma è medievale da questo punto di vista".

Conte: "Il mio progetto va avanti"
Nello scontro interno al M5s Giuseppe Conte non recede e dice: 'Il mio progetto politico va avanti, non resterà nel cassetto per la contrarietà di una persona sola'. Sarebbero già pronti i gruppi. Crimi ha fatto sapere di stare valutando la sua permanenza nei 5 stelle. Sostegno al reggente da Patuanelli, Taverna, Licheri e dal direttivo del Senato. E Di Maio fa sapere di lavorare per l'unità del Movimento 5 Stelle.

Senatori: sia consentito di esaminare nuovo statuto
"L'assemblea dei senatori del Movimento 5 Stelle ritiene doveroso esprimere gratitudine per lo sforzo profuso nella redazione del nuovo statuto, che tuttavia ad oggi gli iscritti e gli eletti non conoscono ed hanno tutto il diritto di vedere ed esaminare. In un Movimento che della democrazia diretta e della trasparenza ha fatto i propri principali pilastri, il documento in questione è indispensabile che sia condiviso con l'intera comunità 5 Stelle".

Così in una nota i senatori del Movimento 5 Stelle. "Si ritiene inoltre che una sintesi e una mediazione siano ancora possibili perché al di là delle divergenze di vedute, l'ambizioso progetto non debba andare disperso, ma al contrario messo a disposizione di quella comunità di uomini e donne che credono che si possa ancora lavorare insieme per il bene del Movimento e del Paese", aggiungono.

Riunione eurodeputati: "Evitare drammatica spaccatura"
Si è conclusa una "lunga e costruttiva" riunione degli eurodeputati M5s. Tutti - si apprende da fonti m5s del Parlamento Ue - hanno espresso forte preoccupazione per le sorti del movimento 5 stelle e auspicano che prevalga l'unità. "Si deve fare di tutto per evitare drammatiche spaccature". La delegazione, dunque, "si mette a disposizione per contribuire a uscire da questo stallo nel rinnovamento del movimento 5 stelle, inspiegabile agli occhi dei cittadini. Bisogna fare un ulteriore, doveroso, tentativo per avvicinare le posizioni partendo dal lavoro fin qui svolto. A volte serve fare un passo indietro per farne due in avanti".

Il voto su Rousseau
Prima del suo nuovo video, Grillo aveva intimato a Crimi di "autorizzare, entro e non oltre le prossime 24 ore, la Piattaforma Rousseau al trattamento dei dati, come espressamente consentito dal provvedimento del garante della privacy". In caso contrario, secondo Grillo, il reggente sarebbe ritenuto direttamente responsabile per ogni conseguenza dannosa al M5s. Crimi ha fatto sapere di stare valutando la sua permanenza nei 5 stelle.