Original qstring:  | /dl/archivio-rainews/articoli/mafia-capitale-buzzi-chiede-patteggiamento-3-anni-9-mesi-1edbfaa6-c9c1-4267-96a5-26e6bb407331.html | rainews/live/ | true
ITALIA

Roma

Mafia Capitale, Buzzi chiede il patteggiamento a 3 anni e 9 mesi

Il presidente della cooperativa '29 giugno' in carcere dallo scorso dicembre, ha chiesto nuovamente alla procura di poter patteggiare la pena come conseguenza delle imputazioni di associazione per delinquere semplice, corruzione, turbativa d'asta e intestazione fittizia di beni

Condividi
Una richiesta di patteggiamento a 3 anni e 9 mesi di reclusione -  come conseguenza delle imputazioni di associazione per delinquere semplice, corruzione, turbativa d'asta e intestazione fittizia di beni - è stata presentata oggi dai difensori di Salvatore Buzzi, ras delle cooperative romane e figura di spicco nell'inchiesta su Mafia Capitale. Una prima istanza a 3 anni e 6 mesi era già stata respinta dalla Procura nel giugno scorso. 

Resta fuori l'aggravante del metodo mafioso che il suo difensore, l'avvocato Alessandro Diddi, ritiene insussistente e che invece i magistrati ritengono di dover contestare considerando Buzzi il capo, assieme all'ex Nar Massimo Carminati, di un'associazione che si avvale della forza di intimidazione derivante dal vincolo associativo e della condizione di assoggettamento e di omertà per commettere una serie di reati. Contestualmente Buzzi ha chiesto la revoca della custodia cautelare in carcere. La palla ora passa alla procura di Roma la quale, difficilmente, esprimerà un parere positivo. 

Lo scorso 19 agosto il gip di Roma, accogliendo la richiesta della Procura, ha disposto il processo con rito immediato per 34 persone coinvolte nella seconda tranche dell'inchiesta su Mafia Capitale, tra cui Massimo Carminati e lo stesso Salvatore Buzzi. Il giudice ha fissato il processo al prossimo 5 novembre unificandolo all'altro, che coinvolge un'altra trentina di persone, già disposto il 30 maggio scorso. Il procedimento si svolgerà davanti ai giudici della X sezione penale e vedrà alla sbarra in totale 59 persone. Per il secondo atto dell'inchiesta andranno a processo anche esponenti della politica locale come l'ex capogruppo di Fi al consiglio regionale, Luca Gramazio e l'ex presidente del Consiglio comunale di Roma, Mirko Coratti del Pd. 

Per gli imputati le accuse vanno, a vario titolo, dall'associazione per delinquere di stampo mafioso, alla corruzione, turbativa d'asta, estorsione, riciclaggio e usura. Rinviati a giudizio anche i consiglieri comunali Massimo Caprari e Giordano Tredicine, l'ex presidente del Municipio X (Ostia) Andrea Tassone, Guido Magrini, nella qualità di Direttore del Dipartimento delle Politiche Sociali della Regione Lazio, l'ex assessore comunale Daniele Ozzimo. Compariranno davanti ai giudici anche l'imprenditore Daniele Pulcini e i dirigenti della cooperativa 'La Cascina' (Francesco Ferrara, Salvatore Menolascina, Carmelo Parabita e Domenico Cammisa).