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ITALIA

L'inchiesta di Roma

Mafia Capitale, arrivano le prime 4 condanne con il rito abbreviato

Dal Gup le prime 4 condanne con il rito abbreviato per Mafia Capitale. Solo per Gammuto l'aggravante mafiosa. Concessi a Luca Odevaine i domiciliari, a due giorni dall'inizio del maxiprocesso 

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Prime condanne per 'Mafia Capitale' ad appena undici mesi dalla prima ondata di arresti. Il gup Anna Criscuolo, al termine del giudizio per i quattro imputati coinvolti nell'inchiesta che hanno scelto di essere giudicati con rito abbreviato, ha inflitto 4 anni di reclusione a Claudio Gaudenzi, Raffaele Bracci e ad Emanuela Salvatori, mentre 5 anni e 4 mesi a Emilio Gammuto. 

Salvatori e Gammuto sono ritenuti vicini a Salvatore Buzzi e sono stati condannati per corruzione, mentre Bracci e Gaudenzi, ritenuti collegati a Massimo Carminati, sono stati condannati per usura e collegati. Solo per Gammuto, riconosciuta l'aggravante mafiosa. 

Usura e oro in Africa
Nell'episodio dell'usura, avvenuto a Roma nell'aprile del 2014, Raffaele Bracci, per aver prestato del denaro (finalizzato a portare a termine un'operazione di compravendita e di importazione d'oro in Africa), e Fabio Gaudenzi, nella veste di intermediario, si facevano promettere dall'imprenditore Filippo Maria Macchi, a fronte della garanzia rappresentata da due orologi di valore, interessi pari a 3mila euro, su un finanziamento 'a fermo' di 30mila, da corrispondere mensilmente, con un tasso quindi del 120% annuo, superiore al tasso soglia previsto dalla normativa vigente. 

Affari e campi nomadi
Emanuela Salvatori, ex responsabile dell`attuazione del piano nomadi di Castel Romano, dovrà scontare quattro anni di reclusione. Secondo il capo d'imputazione lei, ex dipendente del Campidoglio avrebbe favorito un finanziamento di 150 mila euro a una cooperativa della galassia di Buzzi in cambio dell`assunzione della figlia. 

Aggravante per associazione mafiosa
Solo a Emilio Gammuto è stata riconosciuta l'aggravante dell'associazione mafiosa. Gammuto è stato un collaboratore di Salvatore Buzzi, presidente della cooperativa '29 giugno'. Questo riconoscimento dell'aggravante dell'articolo 7 della legge antimafia, accoglie le richieste dei pubblici ministeri Paolo Ielo, Giuseppe Cascini e Luca Tescaroli. 

Le richieste dei Pm
I pm avevano chiesto tre anni e sei mesi per Emanuela Salvatori, cinque per Emilio Gammuto, e altrettanti per Raffaele Bracci e Fabio Gaudenzi.

L'udienza per Carminati il 5 novembre
L'avvio del processo con 46 imputati, tra cui Massimo Carminati e Salvatore Buzzi, è previsto per il 5 novembre. La prima udienza è stata fissata nell'aula Occorsio della cittadella giudiziaria di piazzale Clodio. 

Arresti domiciliari per Luca Odevaine
E a due giorni dall'inizio del processo Mafia Capitale, Luca Odevaine, ex membro del tavolo nazionale sui migranti, va agli arresti domiciliari. Odevaine, accusato di corruzione, era detenuto nel carcere di Terni. La decisione è stata presa dal presidente della X Sezione Penale, Ianniello, dopo il parere favorevole dei pm. 

Altri riti abbreviati il 26 novembre
Sono altre cinque le persone che verranno giudicate con rito abbreviato nell'ambito del processo al 'mondo di mezzo'. Tra di essi, con udienza fissata al 26 novembre, oltre all'ex assessore capitolino alle Politiche sociali Daniele Ozzimo, ci sono: l'ex consigliere comunale di Centro Democratico, Massimo Caprari; Paolo Solvi, collaboratore dell'ex presidente del municipio di Ostia Andrea Tassone; e Gerardo e Tommaso Addeo, collaboratori di Luca Odevaine, ex componente del tavolo di coordinamento per i rifugiati del Viminale arrestato nel corso delle indagini.

Le parti civili
Il 26 novembre il gup Alessandra Boffi deciderà anche sulla costituzione come parti civili presentata, nel processo a Ozzimo, da Pd, Comune di Roma, Regione Lazio, Ama (l'azienda romana dei rifiuti), Cittadinanzattiva e altre associazioni.