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ITALIA

Neve e ghiaccio non danno tregua

Maltempo,ancora neve nel messinese. Matera alle prese con il ghiaccio. A Pescara scuole non riaprono

Situazione ancora critica al centro sud con strade interrotte e molte scuole chiuse. In arrivo neve in pianura, anche al nord, fino a questo momento solo sfiorato da questa intensa ondata di freddo. Intanto Coldiretti lancia l'allarme: speculazioni su ortaggi, +200% prezzi da campi a tavola

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Dopo una breve tregua, è in arrivo un nuovo abbassamento delle temperature. Le nevicate torneranno ad interessare le regioni del Centro-Italia, in particolare Molise, Puglia e Abruzzo dove la popolazione in questi giorni è stata messa a dura prova dalle intense nevicate che hanno reso impraticabili molte strade statali. Decine i casi di paesi rimasti senza acqua e luce a causa di guasti a tubature e contatori. E la neve arriverà in pianura anche al nord, fino ad ora solo sfiorato da questa ondata di gelo. La perturbazione tenderà ad attenuarsi già dalla serata di domani: giovedì è previsto un innalzamento delle temperature. Anche in questo caso si tratta di una breve parentesi. Da venerdì torna il gran freddo.

Scuole ancora chiuse a Pescara
Tutte le scuole chiuse a Pescara anche oggi. Il sindaco Marco Alessandrini ha firmato questa mattina una nuova Ordinanza per la chiusura di nidi, scuole dell'infanzia, elementari e medie "a causa della neve che sta cadendo copiosa sulla citta'". Già ieri era stato deciso di tenere chiuse, su sollecitazione del presidente della Provincia Antonio Di Marco, solo le scuole superiori del capoluogo, per andare incontro alle difficoltà logistiche relative alla mobilità degli studenti provenienti dall'entroterra, dopo le nevicate e il gelo dei giorni scorsi.

La comunicazione è apparsa sulla pagina Facebook del Comune di Pescara alle 7:39. Decine si susseguono, sulla stessa pagina, i commenti di cittadini che manifestano il loro disappunto per una decisione ritenuta non tempestiva e sproporzionata rispetto ai reali disagi causati dalla nevicata, visto anche che in città, ricordano alcuni, c'è già l'obbligo di circolare con gomme termiche montate o catene a bordo. La neve sta creando disagi anche a chi deve spostarsi in aereo. All'aeroporto della città abruzzese alcuni voli stanno partendo con ritardo

Disagi nelle scuole della Capitale
 Ancora disagi nelle scuole romane per il freddo. "Molti ragazzi del Galilei, del Giulio Cesare stamattina non entrano perchè ci sono ancora temperature glaciali. Anche al Tasso e al Righi gli studenti non stanno entrando perchè ci sono problemi con le condutture idriche, forse gelate. Al Pascal di Pomezia anche oggi si registrano temperature molto basse: 12 gradi. In questo caso alcuni ragazzi si sono portati una stufetta da casa. E' una de'bacle, stanno venendo al pettine problemi funzionali delle scuole segnalati da decenni al Comune di Roma e aggravati da questa ondata di gelo".
Lo dice il presidente dell'Associazione nazionale Presidi del Lazio Mario Rusconi.

Intensa nevicata nel messinese: strade chiuse
Problemi per alcune strade statali in Sicilia. L'Anas rende noto che a seguito di una intensa nevicata, è stata chiusa provvisoriamente al traffico la strada statale 185 'di Sella Mandrazzi', tra Novara di Sicilia e Francavilla di Sicilia (Messina). L'Anas sta effettuando con il suo personale, tutte le azioni per il più rapido ripristino della normale circolazione. 

Matera fa i conti con il ghiaccio
A causa del maltempo, ora è il ghiaccio il problema principale a Matera, dove la notte scorsa il Comune ha utilizzato circa 30 tonnellate di sale, alcune delle quali nei rioni Sassi. Alla periferia della città lucana - poco "abituata" alla neve e al gelo - è al lavoro anche l'Esercito che, al confine con Laterza (Taranto), sta liberando la strada per raggiungere un'azienda agricola ancora isolata. Altre situazioni difficili sono segnalate proprio nelle aree confinanti con la Puglia: numerosi sono stati pure nelle ultime ore gli interventi dei Vigili del fuoco.

Durante la scorsa notte, in quasi tutta la Basilicata le temperature sono rimaste ampiamente sotto lo zero: oggi le scuole sono rimaste chiuse in moltissimi Comuni lucani, e in alcuni casi (tra cui Matera) le lezioni saranno sospese anche nella giornata di domani, mercoledì 11 gennaio. A Potenza, stamani, ha ripreso a nevicare debolmente: fino ad ora non sono stati segnalati problemi alla circolazione cittadina e sulle principali strade della provincia. 

Coldiretti: attenti agli aumenti ingiustificati degli ortaggi
Con i prezzi degli ortaggi che aumentano in media del 200% dal campo alla tavola è allarme speculazioni a causa del maltempo che ha colpito le regioni del Mezzogiorno dalle quali provengono gran parte delle produzioni orticole Made in Italy che finiscono sugli scaffali. E' l'allarme lanciato dalla Coldiretti sugli effetti del gelo e della neve che hanno provocato nei campi danni incalcolabili al momento per il nuovo aggravarsi della situazione.

Dalla Puglia alla Basilicata, dalle Marche al Lazio, dall'Abruzzo al Molise, dalla Sicilia alla Calabria sono salite oggi a decine di migliaia le aziende agricole che hanno perso le produzioni di ortaggi invernali prossimi alla raccolta, dai carciofi alle rape, dai cavolfiori alle cicorie, dai finocchi alle scarole, per effetto del gelo che ha bruciato le piantine ma anche - sottolinea la Coldiretti - gravi i danni si sono verificati sugli agrumeti così come per i vigneti di uva da tavola che hanno ceduto sotto il peso della neve

Oltre alle verdure pronte per la raccolta, si contano - continua la Coldiretti - serre danneggiate o distrutte sotto il peso della neve, animali morti, dispersi e senz'acqua perché sono gelate le condutture, ma anche aziende e stalle isolate che non riescono a consegnare il latte quotidiano e le verdure. Il risultato - precisa la Coldiretti - è che sono crollate del 70% le consegne dalla Puglia di ortaggi sia perché bruciati in campo sia perché i mezzi non possono ancora circolare liberamente per rifornire adeguatamente i mercati lungo tutta la Penisola.

Alcune referenze - riferisce la Coldiretti - non sono più presenti nei banchi dei mercati all'ingrosso e in quelli del dettaglio mentre per altre le disponibilità sono ridotte ai minimi termini, dai finocchi ai carciofi, dai cavoli alle zucchine con inevitabili riflessi sui prezzi. Secondo le rilevazioni del Centro ortofrutticolo di Roma tra gli aumenti più pesanti rispetto alla stessa settimana dello scorso anno spiccano il +350% delle bietole, il +233% dei cipollotti, il +225% degli spinaci, il +170% della lattuga, il 157% delle zucche, il 150% dei cavoli.

Alcuni prodotti però - avverte la Coldiretti - sono già raccolti da tempo come mele, pere e kiwi e non sono dunque giustificabili eventuali rincari mentre rialzi alla produzione dovuti all'aumento dei costi di riscaldamento delle serre o alla ridotta disponibilità di alcuni prodotti orticoli danneggiati dalle gelate non possono essere un alibi per speculazioni che danneggiano i produttori agricoli e i consumatori. Occorre anche evitare che vengano spacciati prodotti stranieri come nazionali per giustificare aumenti non dovuti e per questo di fronte alle trappole del mercato in agguato, per fare acquisti di qualità al giusto prezzo la Coldiretti ha elaborato un vademecum per la frutta e verdura che consiglia di verificare l'origine nazionale per essere sicuri della stagionalità, di preferire le produzioni locali che non sono soggette a lunghi trasporto e privilegiare gli acquisti diretti dagli agricoltori.