SALUTE
Non riguarda i maschi
Madri stressate, figlie fumatrici
Una ricerca americana rivela: l'ansia in gravidanza aumenta la probabilità che le figlie femmine siano attratte dalle sigarette

Che il fumo durante la gravidanza facesse male era già noto. Quel che non si sapeva è che lo stress nei 9 mesi di gestazione aumenta la probabilità di avere figli attratti dalle sigarette. O meglio figlie, dato che non è stato dimostrato che valga anche i maschi. La spiegazione starebbe tutta nei livelli ormonali della mamma, diversi a seconda del sesso del nascituro.
La ricerca americana
In realtà non è lo stress l'unico responsabile. Assumere nicotina in gravidanza di per sè aumenta la possibilità di creare dipendenza nella prole. Quello che sostengono i ricercatori dell'Ospedale di Miriam, Rhode Island, Stati Uniti, è che si tratti di un mix dei due fattori: "I risultati evidenziano la particolare vulnerabilità delle figlie allo stress materno e al fumo durante la gravidanza". Resta sempre valido che il fumo durante 'i nove mesi' aumenta il rischio di un bimbo sottopeso alla nascita, di morte in culla o di problemi comportamentali.
Effetto domino
E il peggio è che si creerebbe un effetto domino: "Se le figlie di madri fumatrici hanno più probabilità di crescere nicotina-dipendenti, il risultato è un ciclo pericoloso di trasmissione intergenerazionale del vizio", si legge nello studio pubblicato su Biological Psychiatry.
La prevenzione
L'équipe che ha osservato il fenomeno ha analizzato oltre mille donne in gravidanza. Dal 1959 ad oggi. Fumatrici e stressate in gravidanza, avevano tutte lo stesso livello di cortisolo e testosterone. Questi risultati, sottolineano gli esperti, sono utili perché 'conoscendo il futuro' delle bambine si possono adottare delle misure preventive per evitare che diventino nicotina-dipendenti.
La ricerca americana
In realtà non è lo stress l'unico responsabile. Assumere nicotina in gravidanza di per sè aumenta la possibilità di creare dipendenza nella prole. Quello che sostengono i ricercatori dell'Ospedale di Miriam, Rhode Island, Stati Uniti, è che si tratti di un mix dei due fattori: "I risultati evidenziano la particolare vulnerabilità delle figlie allo stress materno e al fumo durante la gravidanza". Resta sempre valido che il fumo durante 'i nove mesi' aumenta il rischio di un bimbo sottopeso alla nascita, di morte in culla o di problemi comportamentali.
Effetto domino
E il peggio è che si creerebbe un effetto domino: "Se le figlie di madri fumatrici hanno più probabilità di crescere nicotina-dipendenti, il risultato è un ciclo pericoloso di trasmissione intergenerazionale del vizio", si legge nello studio pubblicato su Biological Psychiatry.
La prevenzione
L'équipe che ha osservato il fenomeno ha analizzato oltre mille donne in gravidanza. Dal 1959 ad oggi. Fumatrici e stressate in gravidanza, avevano tutte lo stesso livello di cortisolo e testosterone. Questi risultati, sottolineano gli esperti, sono utili perché 'conoscendo il futuro' delle bambine si possono adottare delle misure preventive per evitare che diventino nicotina-dipendenti.