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POLITICA

Ue

Manovra, Conte: 'Non abbiamo mai pensato ad una sfida con l'Europa'

Il negoziato andrà avanti ad oltranza. Si vuole chiudere quanto prima per rappresentare al Parlamento l'esito della trattativa

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di Tiziana Di Giovannandrea
Riduzione del deficit strutturale del 2019? "Stiamo lavorando per poter compiere gli ultimi dettagli per completare la nostra proposta". Lo ha detto il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, al termine del Consiglio europeo di Bruxelles, asserendo che "non ho dovuto convincere né Di Maio né Salvini" sul ribasso del deficit in quanto "fin dall'inizio abbiamo impostato una manovra contro il rischio recessione. Abbiamo messo a fuoco le riforme inserire nel contratto di governo per mantenere fede alle promesse e per realizzare una prospettiva di sviluppo".

Nessuna sfida all'Europa
Conte ha poi sottolineato come "abbiamo accantonate le somme apparse necessarie per garantire queste riforme ma io non ho mai anticipato cifre. Il saldo finale è determinato dalle stime tecniche calcolate. Abbiamo liberato delle risorse", ha aggiunto il presidente del Consiglio rimarcando: "Noi non abbiamo mai pensato al 2,4% come un dato simbolico, un indice di sfida all'Europa, ma come fondo per una somma che ci consentiva di non tradire l'impegno con i cittadini. Nel momento in cui si sono liberate altre risorse abbiamo potuto elaborare la seconda proposta".

Negoziazione ad oltranza
"La negoziazione va a oltranza, si lavora anche nelle ore notturne. Vorremmo chiudere quanto prima per rappresentare al Parlamento l'esito di questa negoziazione" ha poi detto Conte durante la conferenza stampa a Bruxelles. "Deve essere una vittoria per i cittadini", ha spiegato il presidente del Consiglio. "Sono momenti febbrili e intensi per l'attività di governo. E' un passaggio delicato per il Paese", ha sostenuto.

'Rispettiamo il dibattito britannico'
Il premier ha poi evidenziato, a proposito della Brexit, come l'esecutivo rispetti il dibattito britannico e si sia pronti alla prospettiva di uscita senza accordo.

L'Italia non è col cappello in mano, manovra meditata
Sulla manovra il premier Conte ha evidenziato: "L'Italia non è con il cappello in mano, ha elaborato una manovra ben costruita, ben meditata ed anche quest'ultimo passaggio non è frutto di un ripensamento dell'ultima ora".

Riforme in manovra restano e le polemiche sono immotivate 
Conte ha poi affermato che "le riforme sono quelle che abbiamo pensato, le polemiche non hanno ragione d'essere". Su quota 100 e reddito di cittadinanza non ci sono cambiamenti "Né nella platea, né nel numero di interventi".