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ECONOMIA

Esecutivi Nazionali Cgil Cisl Uil

Camusso: sulla manovra all'Esecutivo chiediamo un confronto

Sindacati uniti nella loro valutazione sulla manovra. Viene giudicata inadeguata, carente ed iniqua sul fisco perché mancante di una politica fiscale equa

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di Tiziana Di Giovannandrea
I sindacati Cgil, Cisl, Uil chiedono a gran voce e vogliono con il governo un aperto confronto sulla manovra. La richiesta è partita dalla riunione degli Esecutivi nazionali dei tre principali sindacati italiani. Al centro dei lavori, che si sono svolti a Roma, la valutazione sul Def, sulla legge di Bilancio 2019 e le proposte delle tre Confederazioni per la crescita dell'Italia. "Se non ci sarà questo confronto e se non ci saranno risposte, decideremo come reagire", ha precisato Susanna Camusso, leader della Cgil.

"Manca una politica fiscale equa, una risposta per i lavoratori e i pensionati, manca un'ipotesi sul lavoro, sulla creazione di posti di lavoro, sugli investimenti per il nostro Paese, su misure che determinino processi redistributivi e di coesione del Mezzogiorno", ha detto Susanna Camusso, segretaria generale della Cgil supportata nello stesso parere e nella valutazione sulla manovra da Annamaria Furlan, segretaria generale della Cisl e da Carmelo Barbagallo, segretario generale della Uil.

Nel suo intervento Camusso ha ribadito che "il contrasto alla povertà è senza dubbio una priorità per il Paese ma la povertà non si combatte se non c'è lavoro e non si rafforzano le grandi reti pubbliche del Paese come la sanità, l'istruzione e i servizi all'infanzia e all'assistenza. Del tutto assenti sono i riferimenti all'innovazione nella Pubblica Amministrazione e al rinnovo di contratti in essere e di quelli futuri".

In merito alla previdenza ha detto che tra i lavoratori "c'è una grande attesa ma non basta 'quota 100' per cambiare la legge Fornero e per togliere le ingiustizie bisognerebbe affrontare anche la questione giovani e donne in quanto sono assenti i riferimenti alla pensione di garanzia per i giovani, agli interventi a favore delle donne, alla separazione tra previdenza e assistenza". Sulle pensioni d'oro ha proseguito Camusso, il governo ha "buttato cifre a casaccio" cambiando le soglie e non garantendo chiarezza, mentre sulla sanità si è parlato di un fondo di 50 milioni per intervenire sulle liste di attesa, ma anche di una progressiva riduzione del fondo del sistema sanitario". 

Sul versante fiscale Camusso si è scagliata in particolare contro il Decreto fiscale: "Il messaggio è ancora una volta che l'evasione paga mentre non vi è alcun intervento per ridurre la disuguaglianza. I provvedimenti annunciati sono iniqui e sbagliati in quanto con questa legge di Bilancio si sceglie di introdurre un nuovo condono che premia di fatto gli evasori".  

La leader della Cgil ha criticato anche il decreto Genova laddove si occupa di Ischia: "Invece che fare improvvise sanatorie avremmo bisogno di un piano di messa in sicurezza del territorio". Ha poi contestato il blocco delle opere pubbliche in corso e dei cantieri e ha espresso perplessità sull'applicazione del reddito di cittadinanza: "Sottolineo la cautela sull'esperienza dei lavori socialmente utili e chiediamo non venga meno il Rei". Quindi ha chiesto interventi organici sugli ammortizzatori sociali e non annunci e politiche per ridurre il divario tra il Nord e il Sud. Infine ha criticato il Federalismo differenziato che "allargherebbe i divari che invece ridurli"

"Da questa giornata - ha evidenziato Camusso - esce un documento che contiene le proposte unitarie che Cgil, Cisl e Uil intendono presentare per la prossima legge di Bilancio, e che verranno arricchite e discusse con i lavoratori e i pensionati in tante assemblee, nei luoghi di lavoro e in tutti i territori". 

Salvini: 'Bocciature mi dicono che siamo sulla strada giusta' 
Lapidario il commento del vicepremier e ministro dell'Interno Matteo Salvini: "Oggi ho visto con soddisfazione che la Cgil boccia la manovra, vuol dire che la manovra è fatta bene, se non va bene alla Camusso vuol dire che è una manovra che punta sul lavoro, sulla crescita e sullo sviluppo". Secondo il leader della Lega "Le bocciature da parte di qualcuno mi dicono che siamo sulla strada giusta".