Original qstring:  | /dl/archivio-rainews/articoli/manovra-boccia-e-da-riequilibrare-poca-crwscita-siamo-in-tempo-per-correzioni-3a9feabc-6c14-4209-8f25-278a34b08713.html | rainews/live/ | true
ECONOMIA

'Decreto dignità non aiuta nessuno, danneggia'

Manovra. Boccia: "E' da riequilibrare, c'è poca crescita. Siamo in tempo per correzioni"

Il fatto che ci sia ancora uno spiraglio nella trattativa in corso tra l'Italia e l'Europa per evitare una procedura di infrazione "è un buon segnale - spiega il leader degli industriali - ma il nostro punto di vista va oltre: il punto non è tanto lo sforamento che il governo ha deciso" e la conseguente "trattativa che è in atto con la commissione Ue. Il punto è se queste risorse sono usate per la crescita o meno, cioè quale impatto sull'economia reale la manovra economica ha"

Condividi
"Speriamo che questo governo recuperi buonsenso e pragmatismo e oltre ai fini elettoralistici del contratto di governo si ponga i fini di crescita che sono fini di interesse nazionale". Così il presidente di Confindustria Vincenzo Boccia, a margine del Forum Piccola Industria di Confindustria 'Pmi e persone al centro', in corso a Bologna, ha risposto a chi gli chiedeva un commento sulla manovra economica.

"Lo stiamo dicendo da tempo, è una manovra debole dal punto di vista economico - sottolinea Boccia - e gli effetti si cominciano a vedere per il combinato disposto di un rallentamento dell'economia globale e di un rallentamento della Germania. La manovra deve ancora esprimere chiaramente i suoi effetti ma è chiaro che è una manovra espansiva, quindi poco riguarda la crescita, e corre il rischio di diventare una manovra cosiddetta 'prociclica' e accelerare la criticità in termini di crescita".

"Occorre riequilibrare la manovra - puntualizza Boccia - puntare sulla crescita, riaprire i cantieri, lo diremo lunedì a Torino con 11 associazioni che rappresentano 3 milioni di imprese nel Paese: un segnale dai protagonisti dell'economia italiana, che rappresentano il 65% del Pil". 

E sul rallentamento del Pil - ultimi numeri Istat - il Presidente di Confindustria dice: "Sono dati che sul medio termine non possono farci bene: dobbiamo aprirci ai mercati, siamo un grande  Paese esportatore. Dobbiamo riequilibrare la manovra dal punto di vista dell'offerta - ha aggiunto Boccia - lo stiamo dicendo da tempo ma vediamo che nessuno ci ascolta. Speriamo che questi dati facciano riflettere la politica e il Governo del Paese".

Reddito di cittadinanza: "Posti di lavoro non si creano con assistenza"
"I posti di lavoro non si creano con l'assistenza, si creano abbassando il cuneo fiscale e facendo una grande piano di inclusione per i giovani e il Paese a partire dal Mezzogiorno": con queste parole il presidente di Confindustria, Vincenzo Boccia, ha ribadito il giudizio negativo sul reddito di cittadinanza.

"Il termine lavoro - ha concluso il leader degli industriali a margine del forum organizzato a Bologna da Piccola industria Confindustria - non e' un termine che ultimamente sia molto usato e sia molto di moda. Bisogna tornare alla centralità del lavoro e dell'occupazione nel Paese". 

'Ok distensione con Ue ma punto non è deficit'
Il fatto che ci sia ancora uno spiraglio nella trattativa in corso tra l'Italia e l'Europa per evitare una procedura di infrazione "è un buon segnale ma il nostro punto di vista va oltre: il punto non è tanto lo sforamento che il governo ha deciso" e la conseguente "trattativa che è in atto con la commissione Ue. Il punto è se queste risorse sono usate per la crescita o meno, cioè quale impatto sull'economia reale la manovra economica ha" ha detto ancora Boccia, a margine del Forum Industria di Confindustria 'Pmi e persone al centro'.

"Se la manovra ha un impatto solo categoriale ed espansivo, e quindi porta il Paese indietro e non in avanti perché realizza meno occupazione e meno crescita, è una domanda che dobbiamo farci come italiani. Apre una questione italiana, non europea".

'Passante Bologna questione nazionale'
Quella del Passante di Bologna, sulla cui costruzione è aperto un acceso dibattito tra istituzioni locali e Governo, "è una questione nazionale come tutte le infrastrutture del Paese: farla passare come una questione locale è una diminuito" - ha spiegato Boccia - "Il nostro Paese - ha argomentato - deve diventare centrale tra Europa e Mediterraneo, aperto a Est e a Ovest, e ha bisogno di infrastrutture all'altezza della seconda manifattura d'Europa. Ritornare ai fondamentali dell'economia - ha concluso - è un dovere della politica e del Governo del Paese".