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POLITICA

Vertice a Palazzo Chigi

Manovra, Conte: da governo sforzo incredibile per trovare 23 miliardi

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Il Presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, a quanto si apprendere, parlando al vertice di maggioranza sulla manovra ha ricordato il lavoro fatto dal governo per trovare i 23 miliardi di risorse "uno sforzo incredibile". Non solo. "Abbiamo trovato anche altre risorse, abbiamo introdotto misure che i cittadini aspettavano da tempo, una su tutte l'abolizione del super ticket", ha detto ancora il premier. Tra le altre misure citate anche il taglio del cuneo fiscale, la misura impresa 4.0, il fondo per le famiglie e quelli per i disabili.

Conte: prevalga spirito di squadra 
In apertura del vertice di maggioranza il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte, sempre stando a quanto si apprende, ha ringraziato i ministri e le forze politiche di maggioranza presenti al tavolo. "Vi ringrazio perché avete partecipato tutti e tutti egualmente avete dato un contributo", ha detto. Ed ha aggiunto: "Abbiamo delle volte dovuto operare delle mediazioni, oggi però vi invito tutti a considerare lo spirito di squadra anche nelle aule parlamentari. Vi prego di conservare questo generale superiore interesse, nella consapevolezza che molte premure rappresentate al tavolo sono state raccolte, in una logica di squadra, di spirito complessivo che persegue un interesse generale".

Vertice di maggioranza sulla manovra
L'incontro, secondo quanto hanno spiegato i partecipanti, è servito a fissare un metodo di lavoro per portare in porto non solo la legge di bilancio ma anche il decreto fiscale e altri decreti entro la fine dell'anno. Il ministro Gualtieri ha chiarito che l'impianto non va modificato, dello stesso avviso anche il premier Giuseppe Conte. Ma si può però migliorare il 5% della manovra. In particolare il titolare dell'Economia ha già individuato due capitoli su cui andrà incontro alle richieste dei partiti che sostengono la maggioranza: auto aziendali e plastic tax. "Lavoreremo insieme per migliorare norme su plastica usa e getta e auto aziendali (5% della manovra ) con soluzioni studiate e condivise", ha ribadito in serata. Stamattina Gualtieri ha incontrato i senatori del Pd, ottenendo il sostegno pieno al suo operato. Un segnale importante che il ministro ha voluto riconoscere pubblicamente: "Ottimo incontro con i senatori del Pd sulla manovra 2020". E che gli servirà per resistere alle pressioni che ancora vengono da alleati come Italia viva. Una volta iniziato il cammino in Parlamento per la maggioranza e il governo è necessario serrare i ranghi anche in vista della battaglia che ingaggeranno le opposizioni.

Fornaro, Leu: chiudere i decreti 
Nel corso del vertice a palazzo Chigi ''è stato fatto il punto della situazione sul programma e sul calendario di Camera e Senato. Ci sono diversi decreti e la legge di bilancio ed è giusto fare il punto della situazione e darsi un metodo di lavoro, ovviamente per portare a casa nell'interesse del paese i provvedimenti''. Lo afferma il capogruppo di Leu a Montecitorio, Federico Fornaro, uscendo dall'incontro. ''Mi sembra ci sia la piena consapevolezza di tutti del fatto che bisogna, nel rispetto del parlamento e dell'opposizione, riuscire a chiudere i decreti e approvare la legge di bilancio'' entro l'anno. ''Si è discusso insieme e e insieme valutato le possibili soluzioni'', aggiunge.

Renzi: serve shock per infrastrutture
"La legge di bilancio tappa un buco, i 23 miliardi dell'Iva, mette le cose a pareggio. Pero' non basta. Va bene aver tappato il buco, adesso si tratta di capire che tipo di crescita immaginiamo per i prossimi anni". Lo ha detto il leader di Italia viva, Matteo Renzi, a 'Zapping'. "Senza uno shock per le infrastrutture non si va da nessuna parte", ha affermato.

"La manovra può essere migliorata dal Parlamento e lo faranno le forze di maggioranza. Italia Viva? Stasera c'erano ministri di Italia Viva, i capigruppo e non c'è stata alcuna questione né richiesta al ministro Gualtieri sulla manovra". Lo dice il sottosegretario ai Rapporti con il Parlamento, Simona Malpezzi, al termine del vertice a palazzo Chigi sulla manovra.

Governo, si accelera sui decreti
Ci sono 5 decreti da approvare entro il 31 dicembre e l'obiettivo del governo è di licenziarne almeno 3 con soli 2 passaggi. Ossia, una Camera modifica il provvedimento uscito dal Cdm e l'altro ramo del Parlamento lo ratifica senza alcun cambiamento. È questo il caso del decreto fiscale, all'esame della Camera con le votazioni che dovrebbero cominciare lunedì in commissione, che sarà dunque approvato definitivamente dal Senato senza alcun intervento. È l'accordo di maggioranza emerso dal vertice sulla manovra che si è tenuto a Palazzo Chigi. Le due letture, da un punto di vista politico, oltre a snellire i lavori parlamentari, riducono i rischi che corre il governo. Riaprire un provvedimento a ridosso di Natale, magari vicino alla scadenza, può diventare una roulette russa anche considerando i numeri risicati a Palazzo Madama. L'ipotesi delle due letture, il ministro dei Rapporti con il Parlamento, Federico D'Incà, l'aveva accarezzata anche sulla manovra ma nella riunione si è "autocensurato", come racconta una fonte. Solo alla fine, nel salutare i parlamentari ha ammesso: "Per la legge di bilancio dobbiamo fare per forza 3 passaggi parlamentari". Anche i parlamentari renziani hanno condiviso l'obiettivo di accelerare il lavoro sui decreti, a cominciare dal dl fiscale.

Ira M5s per emendamenti
Dopo il Cdm su Venezia, Palazzo Chigi ospita una riunione su legge di bilancio e testi collegati, in cui rientra un emendamento sulla cosiddetta 'Tampon tax'. Dovrebbe uscire un'immagine di compatezza. In realtà, però, alcune proposte di Italia Viva fanno infuriare i pentastellati. Davide Faraone di Italia Viva uscendo da Palazzo Chigi, ribadisce che i renziani presenteranno emendamenti per diminuire i nuovi balzelli ed evitare pene troppo aspre per chi evade. Quest'ultimo punto manda su tutte le furie il capo politico pentastellato, Luigi Di Maio, che da Washington lancia l'ultimatum: "Questa è un'ulteriore provocazione, per me il Governo va avanti se resta il carcere ai grandi evasori".

Dal Pd, che organizza una riunione separata tra i senatori dem e il ministro Gualtieri, si punta a migliorare la cosiddetta plastic tax e la questione delle auto aziendali, "affinché non siano percepite come un appesantimento fiscale", spiegano dal Nazareno.

Il vertice a Palazzo Chigi è stato rapido, anche perché ha affrontato solo questioni di metodo. Per il merito, invece, ci si rivedrà nei prossimi giorni. Entro le ore 15 di lunedì vanno presentati gli emendamenti alla manovra in commissione Bilancio al Senato. Dopo l'esame approfondito dei commissari, in dicembre, l'Aula di Palazzo Madama valuterà il testo. Intanto, proprio, sul Dl Fisco. Sono stati infatti riammessi alcuni emendamenti scartati in un primo momento. Tra questi, c'è quello a prima firma Boldrini che chiede di tagliare l'Iva sugli assorbenti. La proposta, ritenuta inizialmente inammissibile, punta a portare la tassa al 10% dall'attuale 22%: una vera e propria "Tampon tax", che alcuni parlamentari hanno provato anche in passato ad abolire, senza successo.