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ECONOMIA

Camera, passano ddl bilancio e province

I deputati del M5S denunciano l'attività di "lobbisti" per condizionare la manovra. Intanto la Camera approva il Ddl bilancio, seconda parte del pacchetto manovra, dopo il via libera al Ddl stabilità. La palla passa ora al Senato per il via libera definitivo dal Parlamento, previsto per lunedì 23. Da Montecitorio ok anche per il ddl Province che ora apprroda anch'esso a Palazzo Madama

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Montecitorio
Dopo il ddl stabilità, la Camera ha dato il via libera anche al disegno di legge bilancio, non senza proteste e momenti di bagarre in aula. Ora il pacchetto manovra passa all'esame del Senato per il via libera definitivo dal Parlamento, previsto per lunedì 23 dicembre con un nuovo voto di fiducia al Governo.

I cartelli contro le "lobby" in Parlamento
Durante la discussione alla Camera il Movimento 5 Stelle ha denunciato le pressioni delle lobby. Al termine dell'intervento di Girgis Giorgio Sorial, dai banchi del M5S sono apparsi cartelli e la presidente della Camera, Laura Boldrini, ha invitato a rimuoverli. Durante il suo intervento, Sorial ha bocciato la legge di stabilità: secondo il deputato pentastellato è stata condizionata dai "lobbisti che saccheggiano i soldi di tutti i contribuenti", un una legge "marchetta", mentre, ha proseguito, "le nostre proposte sono state bocciate per insufficenti risorse".

Boldrini riprende i parlamentari M5S
Poi Sorial ha attaccato il capogruppo del Pd, Roberto Speranza, affermando che nel successivo suo intervento avrebbe raccontato "un sacco di fregnacce". L'esponente del M5S è stato subito ripreso dalla Boldrini che lo ha invitato ad un linguaggio "corretto e appropriato. Abbiamo sentito 'fantoccio', 'porcellini'. Ora basta", ha sottolineato la presidente della Camera.

Ok al ddl Province e città metropolitane
Con il voto favorevole dei gruppi del Pd, Scelta Civica e Nuovo Centrodestra Montecitorio dà il via libera al disegno di legge di riforma delle province che - con l'eventuale approvazione definitiva del Senato - non sarebbero più organi elettivi. I deputati di Lega, Forza Italia e Movimento 5 stelle non hanno partecipato al voto e già in precedenza  avevano lasciaato l'Aula in polemica.