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POLITICA

La scheda

Manovra, da pensioni a stretta su banche: le misure

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Quattro finestre per accedere a quota 100 per la pensione anticipata, il taglio degli assegni d'oro sopra i 4.500 euro, le pensioni di cittadinanza differenziate per chi è proprietario di casa, la stretta fiscale per banche e assicurazioni, la proroga dell'ecobonus e un miliardo per Genova. Sono alcune delle novità previste dalla manovra da 37 miliardi varata dal Consiglio dei ministri e inviata a Bruxelles. Il governo ha trasmesso alla Commissione europea il Documento programmatico di bilancio che conferma l'obiettivo di deficit programmatico al 2,4% nel 2019 e il rinvio del pareggio di bilancio oltre il 2021 nonostante la mancata validazione del quadro programmatico da parte dell'Upb. Queste alcune delle principali misure contenute nella legge di bilancio e nel decreto fiscale collegato:

Stop aumento Iva
Previsto lo stop totale degli aumenti delle accise per tutto il triennio e dell'aumento dell'Iva che sarebbe dovuto scattare dal 2019. Sterilizzazione parziale dell'aumento Iva per il biennio successivo.

Pace fiscale
Si potrà presentare la dichiarazione integrativa anche se con una serie di paletti. Non si potrà dichiarare più di un terzo dell'imponibile rispetto all'anno precedente entro un tetto di 100.000 euro all'anno per gli ultimi periodi di imposta fino a quello dichiarato entro il 31 ottobre del 2017. Agli importi fatti emergere si applicherà un'imposta unica al 20%. Previsto un inasprimento delle sanzioni per gli evasori fino all'arresto.

Rottamazione ter
Si prevede, per chi aveva già beneficiato della rottamazione bis e ha versato almeno una rata, la possibilità di ridefinire il proprio debito con il fisco (relativo al periodo tra il 2000 e il 2017) a condizioni agevolate, tra cui l'esclusione dal pagamento delle sanzioni e degli interessi di mora, la possibilità di rateizzare il pagamento in massimo 10 rate consecutive di pari importo in 5 anni pagando un interesse ridotto del 2% l'anno e quella di compensare i debiti con il fisco con i crediti nei confronti della Pa.

Condono mini cartelle fino a 1.000 euro
Cancellazione automatica di tutti i debiti con il fisco fino a 1.000 euro relativi al periodo che va dal 2000 al 2010.

Definizione agevolata
Sono previste varie ipotesi di definizione agevolata delle controversie tra i contribuenti e il fisco. In particolare, si prevede la definizione agevolata dei carichi affidati all'agente della riscossione a titolo di risorse proprie dell'Unione europea; delle controversie tributarie nei confronti dell'Agenzia delle entrate; degli atti del procedimento di accertamento; degli atti dei procedimenti verbali di contestazione; delle imposte di consumo. 

Fatturazione elettronica
Confermata l'entrata in vigore dell'obbligo di fatturazione elettronica dal primo gennaio 2019, riducendo per i primi sei mesi le sanzioni previste per chi non riuscirà ad adeguare i propri sistemi informatici.

Semplificazione per fatture
Si dà la possibilità di emettere fatture entro 10 giorni dalla operazione alla quale si riferiscono. Inoltre, si prevede che le fatture debbano essere annotate nel registro entro il giorno 15 del mese successivo alla loro emissione. Sempre nell'ottica della semplificazione viene abrogato l'obbligo di registrazione progressiva degli acquisti.

Pagamento Iva solo a fattura incassata
Il pagamento dell'Iva slitterà al momento in cui la fattura viene incassata. L'Iva sarà versata secondo il principio di cassa, ovvero il contribuente-partita Iva potrà versare l'imposta sul valore aggiunto quando riceve il pagamento della fattura.

Fisco sempre più digitale, arriva scontrino telematico
Oltre all'obbligo di fatturazione elettronica, si introduce l'obbligo generalizzato di memorizzare e trasmettere telematicamente i corrispettivi. Via gli adempimenti contabili come l'obbligo di tenuta dei registri e conservazione delle fatture e degli scontrini e un controllo maggiore e meno invasivo dell'Agenzia delle entrate. L'obbligo parte per chi ha un volume d'affari superiore a 400mila euro dal primo luglio 2019. Per gli altri dal primo gennaio 2020. Si favorisce il processo telematico anche per la giustizia tributaria.

Quota 100 con 4 finestre
Arriva quota 100 per consentire il pensionamento anticipato con 62 anni di età e 38 di contributi. Le finestre di uscita saranno quattro. La misura costa circa 6,7 miliardi.

Proroga opzione donna
Per le donne si proroga 'Opzione Donna', che permette alle lavoratrici con 58 anni, se dipendenti, o 59 anni, se autonome, e 35 anni di contributi, di andare in pensione.

Taglio pensioni d'oro sopra 4.500 euro
Taglio sulle pensioni d'oro sopra i 4.500 euro netti mensili. Dalla stretta sugli assegni più elevati il governo punta a risparmiare un miliardo in tre anni.

Reddito e pensioni di cittadinanza
S'introduce una misura universalistica di sostegno al reddito, con la previsione che nessun cittadino abbia un reddito mensile inferiore ai 780 euro, che crescono in base al numero dei componenti della famiglia. Ne possono beneficiare i maggiorenni residenti in Italia da almeno 5 anni disoccupati o inoccupati (inclusi pensionati). La misura supera dal 1 gennaio 2019 il reddito di inclusione ed è accompagnata a una riforma dei centri per l'impiego. Le pensioni minime saranno aumentate fino a 780 euro, con una differenziazione tra chi è proprietario di un immobile e chi non lo è. Il costo delle misure è pari a circa 6,7 miliardi di euro nel 2019.

Flat tax
La flat tax al 15% per le partite Iva avrà un'unica soglia di ricavi a 65.000 euro. Il governo nel Documento programmatico di bilancio inviato a Bruxelles non indica la seconda soglia a100.000 euro sulla quale si sarebbe dovuta applicare l'aliquota aggiuntiva al 5%. Ma secondo quanto si apprende, non è escluso che nel corso dell'iter parlamentare della manovra possano arrivare ritocchi alla misura con un ampliamento della soglia dei ricavi.

Sgravi Ires
Si taglia dal 24 al 15 per cento l'Ires sugli utili reinvestiti per ricerca e sviluppo, macchinari e per garantire assunzioni stabili, incentivando gli investimenti e l'occupazione stabile.

Ires verde
Si introducono incentivi fiscali per le imprese che riducono l'inquinamento con tecniche di produzione con minori emissioni.

Cedolare secca al 21% per affitti negozi
Cedolare secca al 21% sui nuovi contratti di affitto, anche di negozi e capannoni.

Fondo vittime crac banche
Un fondo da 1,5 miliardi per risarcire tutte le vittime delle crisi bancarie. Il fondo è ampliato di 14 volte rispetto a quello previsto dalla scorsa legge di bilancio.

Stretta fiscale per le banche
Arriva la stretta fiscale per le banche. Si prevede un differimento al 2026 della deduzione della quota del 10 per cento dell'ammontare delle svalutazioni e delle perdite sui crediti ai fini dell'Ires e dell'Irap. La misura vale circa 900 milioni nel 2019. Dalle banche arriverà un contributo di 3,3 miliardi alla manovra.

Più tasse sui premi assicurativi
L'aliquota dell'acconto dell'imposta sui premi assicurativi, attualmente al 59% per l'anno 2019 e al 74% per gli anni successivi salirà al 75% l'anno prossimo, al 90% nel 2020 e al 100% dal 2021. Dall'inasprimento il governo conta di ricavare nel 2019 oltre 900 milioni. Nel 2020 l'inasprimento non genererà gettito, mentre nel 2021 assicurerà 360 milioni.

Rilancio investimenti pubblici
Si stanziano 15 miliardi aggiuntivi nei prossimi 3 anni per rilanciare gli investimenti pubblici, soprattutto nell'ambito infrastrutturale, dell'adeguamento antisismico, dell'efficientamento energetico, dell'intelligenza artificiale e delle nuove tecnologie. Arriva una task force per valutare, monitorare e attivare rapidamente i progetti d'investimento.

Piano assunzioni per poliziotti e magistrati
Si stanziano 500 milioni per un piano di assunzioni per poliziotti, magistrati e personale amministrativo.

Tagli per 3,6 miliardi ai ministeri
Le misure di razionalizzazione e revisione della spesa valgono 3,6 miliardi, di cui circa 2,5 miliardi sono riconducibili a tagli ai ministeri. Prevista una riduzione delle spese militari pari ai fondi necessari per la riforma dei Centri per l'impiego.

Task force per spending review
Arriva una task force per la revisione di tutta la spesa pubblica. Nel mirino tra l'altro, su auto blu, voli di Stato e scorte.

Taglio agli sprechi
Si recuperano fino a 2 miliardi grazie alla riorganizzazione della spesa, prevedendo l'obbligo per le amministrazioni pubbliche di acquistare beni e servizi tramite Consip.

Proroga ecobonus
Prorogate fino al 2019 le detrazioni fiscali per ristrutturazione edilizia, interventi di efficienza energetica, bonus mobili e bonus giardini.Per gli interventi ristrutturazione edilizia bonus prorogato al 50% (da suddividere in 10 quote annuali). Per gli interventi di efficienza energetica prevista la ma in misurainferiore per alcune fattispecie (50% invece che 65%). Estesa la detrazione al 36% per interventi di cura, ristrutturazione e irrigazione del verde privato.

Un miliardo per Genova
Un programma  di manutenzione straordinario dopo il crollo del Ponte di  Genova con un miliardo di stanziamento. Il  governo chiede alla Commissione flessibilità su questo punto.

Stop doppio incarico presidente regione/commissario
Si reintroduce l'incompatibilità tra la carica di commissario alla Sanità e il ruolo di presidente della Regione. 

Via il numero chiuso a medicina, poi governo frena
Nel comunicato del Cdm si annuncia l'abolizione del numero chiuso nelle facoltà di Medicina. Ma poi Palazzo Chigi precisa che sarà un obiettivo di medio periodo.

Fondi sanità
Si stanziano 284 milioni per i rinnovi contrattuali di tutto il personale del Servizio sanitario nazionale e altri 505 milioni saranno attribuiti alle regioni per le spese farmaceutiche.

Fondo per ridurre lista attesa
Si interviene per ridurre drasticamente le liste d'attesa con lo stanziamento, tra l'altro, di un fondo da 50 milioni per le regioni per gli interventi di abbattimento. Inoltre, con l'istituzione del Centro Unico di Prenotazione (Cup) digitale nazionale, si potrà monitorare quando effettivamente sono stati presi gli appuntamenti, così da evitare possibili episodi fraudolenti di indebito avanzamento nelle liste.

Editoria, stop al finanziamento pubblico
Si prevede l'azzeramento graduale del fondo pubblico per l'editoria.

Fondo Pmi
Si raddoppia il fondo per le micro e piccole imprese. Più fondi per rilanciare Italia.it e trasformarlo in sito per la promozione del made in Italy. In arrivo incentivi fiscali per tutte le imprese che assumeranno un manager dell'innovazione altamente qualificato.

Più soldi per la scuola
Più fondi per una riforma della formazione tecnica e professionale, in modo da tornare a formare professionisti e tecnici sempre più richiesti nel settore dell'industria e della moda.