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POLITICA

Il confronto con Bruxelles

Manovra, Salvini: niente passi indietro. Moscovici: non sono Babbo Natale, si usi rispetto

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"Noi passi indietro non ne facciamo". Lo ha detto il vicepremier e ministro dell'Interno, Matteo Salvini, intervenendo a Uno Mattina, su Rai 1, parlando del confronto con Bruxelles sulla manovra.
  
"L'economia italiana – ha proseguito - è sana e lo spread non corrisponde alla vita vera. E' chiaro che qualcuno sta speculando sull'Italia, per questo siamo preoccupati. Non vorrei che qualche speculatore non volesse che continuassimo a fare quello che stiamo facendo". Per Salvini "lo spread lo decide qualcuno con un click dall'altra parte del mondo".
 
Salvini ha anche tenuto a precisare che "Il risparmio degli italiani non si tocca, è stato gia' tassato. Quello che si può mettere a reddito è una parte del patrimonio immobiliare dello Stato. L'unica cosa che non mi può chiedere l'Europa è non toccare la legge Fornero. Io la legge Fornero la smonto pezzo per pezzo".  

"Non faremo passi indietro perchè  i soldi che abbiamo messo nella manovra economica  riguardano la sanità, e il diritto alla salute non si tocca, si assumono mille ricercatori universitari, ci sono corsi di specializzazione per 600 medici, quindi non abbiamo messo lì dei soldi a caso. C'è un'idea di Italia che cresce. Se poi con Bruxelles vogliamo ragionare di investimenti, c'è stata l'alluvione in Veneto, in Friuli, in Trentino, in Sicilia, in Sardegna, se vogliamo mettere più soldi sulla tutela del territorio, per carità di Dio. Ma siccome sono soldi degli italiani, non dell'Europa - aggiunge Salvini - chiederemo di poter spendere questi soldi per gli italiani".

Di Maio: dialogo,ma Ue non può trattarci così
"La procedura di infrazione va discussa e io credo nella discussione. Spero nel dialogo e nel confronto perchè vogliamo spiegare le nostre ragioni". Lo ha detto in sala stampa a Montecitorio il vicepremier Luigi Di Maio dicendo che non si può sentire in colpa se si aiutano i pensionati, i disoccupati e i giovani. "Abbiamo un modo diaffrontare il debito diverso e capisco che alcuni si sentano disorientati. Ma non si può trattare l'Italia così dopo anni di massacri". "Non ci devono chiedere di tradire gli italiani, perché io non li tradisco".  Ha aggiunto il vicepremier. 

Ci sarà una manovra correttiva? "Io escludo questa possibilità". Ha affermato Di Maio.

Moscovici: non sono Babbo Natale, la procedura è una cosa seria  
"L’opinione della Commissione è un passaggio importante di una procedura prevista dai trattati, che sono approvati da tutti. Non mi sono messo il vestito rosso o la barba bianca e non sono Babbo Natale: sono il commissario agli Affari economici e finanziari e penso si debbano trattare queste questioni con rispetto reciproco, serietà e dignità. Non con disinvoltura e un’ironia che stride. È importante per gli italiani e per tutti gli europei. Diamoci da fare perché c’è tanto lavoro in questa situazione che nessuno ha voluto. Certo non noi. Il dialogo non è un’opzione, è un imperativo necessario più che mai". Così il commissario europeo agli Affari economici, Pierre Moscovici, commenta in un'intervista al Corriere della Sera la replica di Matteo Salvini, il vicepremier,alla bocciatura Ue della Manovra italiana: "Aspetto una lettera di Babbo Natale".

All’indomani della bocciatura il commissario europeo agli Affari economici, Pierre Moscovici, durante una audizione al parlamento della Francia ha detto: "Abbiamo posto delle domande al governo italiano, sul deficit e sul debito, che non hanno ricevuto alcuna forma di risposta". Nelle ultime settimane il progetto di Bilancio è stato al centro di numero scambi di approfondite lettere formali tra Bruxelles e Roma.

Sulla procedura, il commissario commenta: "La mia parola d’ordine: passo passo. Mi rifiuto di saltare alle conclusioni. Abbiamo giusto lanciato il processo che potrebbe condurre all’apertura della procedura. Ma il seguito non è già scritto: né il ritmo, né la traiettoria di riduzione del deficit e del debito. Per questo la disinvoltura non è la risposta adatta: troppo facile sparare sul pianista di Bruxelles. In questa vicenda noi siamo un elemento della catena, ma gli altri Stati decidono e l’Italia è sotto lo sguardo di tutti i governi, unanimi nel pensare che il Paese non sia sulla strada giusta. Tutti sperano che l’Italia resti decisiva al cuore della zona euro, ma sono preoccupati per la rotta che allontana la riduzione del debito e rischia di non creare crescita. Semmai, l’opposto".

 
"Salvini stesso ha detto che è disposto al dialogo sulla manovra, dunque capisce la posta in gioco. Continuerò a confrontarmi con i miei interlocutori e se a un certo punto ci fosse occasione di incontrare Salvini o Di Maio in conversazioni più informali, non sono contro" ha detto Pierre Moscovici in una intervista al Corriere della Sera. Ed interrogato sul fatto che la procedura di infrazione sarà utilizzata da Salvini e Di Maio in campagna per le europee, risponde di averci pensato "ogni giorno. È la ragione per cui l'atteggiamento della Commissione è prudente. Il nostro compito non è picchiare più forte o più in fretta per far muovere i mercati. Né prendere posizione nel dibattito italiano: non ho commenti sull'opportunità di fare un programma sulla povertà o sulle infrastrutture".