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POLITICA

La lettera di risposta all'Unione europea

Manovra, Tria: non a rischio stabilità finanziaria Italia e Ue. Non in regole ma scelte necessarie

"Il governo italiano è cosciente di aver scelto un'impostazione della politica di bilancio non in linea con le norme applicative del Patto di Stabilità e crescita" spiega il ministro dell'Economia nella lettera inviata a Bruxelles in risposta ai rilievi sulla manovra

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"Il governo italiano è cosciente di aver scelto un'impostazione della politica di bilancio non in linea con le norme applicative del Patto di Stabilità e crescita": lo dice il Ministro dell'Economia Giovanni Tria nella lettera di risposta alla Commissione europea sulla manovra.  E prosegue:  "Il governo è fiducioso che la manovra di bilancio non esponga a rischi la stabilità finanziaria dell'Italia né degli altri paesi membri dell'Unione europea". 

Il ministro poi assicura: "Qualora i rapporti debito/Pil e deficit/Pil non dovessero in linea con quanto programmato, il governo si impegna a intervenire adottando tutte le necessarie misure affinchè gli obiettivi indicati siano rigorosamente rispettati". Tria ha precisato che le misure non sono conformi alle regole Ue ma ha precisato che si è trattato di una decisione "difficile ma necessaria", visto il ridotto 'sprint' della ripresa economica.  "Il posto dell'Italia è in Europa e nell'area euro - assicura Tria - il governo italiano continuerà nel dialogo costruttivo e leale così come disciplinato dalle regole istituzionali che governano l'area euro". 

Tria dice ancora: "Il governo è fiducioso di poter far ripartire gli investimenti e la crescita del pil e che il recentre rialzo dei rendimenti sui titoli pubblici verrà riassorbito quando gli investitori conosceranno tutti i dettagli delle misure previste dalle leggi di bilancio". "Ad oggi il dibattito pubblico sulla legge di bilancio si è limitato alla consistenza dei numeri degli indicatori e non ha ancora fatto emergere le riforme strutturali che formeranno parte integrante" della manovra e dei collegati "che avranno un impatto significativo sulla percezione e sui comportamenti dei cittadini, delle imprese e degli investitori". 

Manovra a Camera entro inizio settimana
La legge di bilancio - da fonti di governo - dovrebbe essere trasmessa alla Camera tra la fine di questa settimana e l'inizio della prossima, in linea con gli anni precedenti.

Di Maio: "I mercati vogliono molto più bene all'Italia di alcuni commissari europei"
Stasera intanto cena di governo a tre: con Di Maio e Salvini - si apprende - ci sarà anche il premier Conte. Il vicepremier grillino ha ribadito - in linea con il presidente del Consiglio e il ministro dell'Economia - che, in caso di bocciatura della legge di bilancio, "spiegheremo le nostre ragioni in Europa". Ed è convinto che da questa manovra, "scaturirà crescita" e che questo governo "non ha nessuna intenzione di uscire dall'euro". Il vicepremier conclude: "I mercati vogliono molto più bene all'Italia di alcuni commissari europei". 

Commissione Ue: domani decidiamo le altre tappe
La Commissione Ue intanto fa sapere di aver ricevuto la lettera del governo italiano e domani il Collegio dei Commissari discuterà come procedere all'interno delle regole del semestre europeo e determinerà le prossime tappe: lo ha detto il portavoce del presidente Jean-Claude Juncker. 

Altalena spread
Spread tra Btp e Bund tedeschi in altalena nella giornata in cui l'Italia risponde all'Ue sulla manovra del governo M5s-Lega. Sul tavolo c'è lo scontro tra Roma e Bruxelles, mitigato dalle parole del commissario Ue Pierre Moscovici che oggi è tornato a ribadire che un'uscita dell'Italia dalla Ue non avrebbe senso e che Bruxelles è pronta al dialogo e potrebbe chiedere all'Italia un secondo documento. Anche il vicepremier Luigi Di Maio ha ribadito che il governo è pronto a sedersi al tavolo per spiegare la manovra e confrontarsi con le istituzioni Ue. Il differenziale tra Btp e Bund tedeschi, in netto calo in apertura rispetto alla chiusura di venerdì, è ora in altalena attorno a quota 300 punti. 

Kurz: Commissione Ue deve bocciare la manovra se non cambia
La Commissione europea deve bocciare la manovra italiana a meno che non vengano apportate modifiche: lo sostiene il governo austriaco, il cui Paese detiene la presidenza di turno dell'Ue. "Se non viene corretta, la Commissione europea deve respingere la manovra", ha detto il cancelliere austriaco Sebastian Kurz in una dichiarazione diffusa dall'ufficio del ministro delle Finanze, Hartwig  Loeger.

"L'Austria non è pronta a sostenere i debiti degli altri Paesi, mentre questi Stati scientemente contribuiscono all'incertezza dei mercati finanziari. Ora l'Ue deve dimostrare di aver imparato dalla crisi della Grecia". Loeger, anche lui citato nella nota rilancia dall'agenzia Reuters, ha aggiunto che una violazione delle regole di bilancio dell'Ue da parte dell'Italia "schiuderebbe la porta perche' altri Paesi (facciano altrettanto)". 

Savona: "Nessuna intenzione di far crollare Ue" 
"Dichiaro con piena responsabilità che il governo italiano, del quale faccio parte, non ha intenzione nè di far crollare l'Europa unita, nè di uscirne. E condivido pienamente questa posizione": così il ministro per gli Affari europei, Paolo Savona, che ha rilasciato un'intervista al giornale russo Ogenek, alla vigilia della visita del premier Giuseppe Conte a Mosca. 

Savona ha ammesso di aver suggerito di chiedere alla Russia di sostenere l'Italia acquistandone debito pubblico, proposta che però "non ha avuto seguito". Alla domanda della giornalista che chiedeva se non fosse giunto il momento, con lo spread oltre 300, di rivolgersi a Mosca, il ministro ha risposto: "La mia proposta non ha avuto seguito, ma credo che la Bce possa fornire supporto all'Italia, soprattutto per il fatto che Mario Draghi rimarrà in questo posto chiave ancora tutto il 2019". "In Europa, dopo tutto, nessuno vuole che l'Italia entri in crisi finanziaria, perchè minaccia di trasformarsi in una crisi di tutta l'eurozona", ha poi concluso.

Camusso: sindacati pronti a reagire
I sindacati sono pronti a forme di mobilitazione in caso dal governo non arrivino risposte alla richiesta di un confronto sulla manovra economica. Lo ha detto la leader della Cgil, Susanna Camusso, in occasione della riunione degli riunione degli esecutivi nazionali di Cgil, Cisl e Uil. "Da parte nostra - ha detto - c'è una esplicita richiesta di confronto. Se non ci sarà questo confronto, se non ci saranno risposte - ha detto a chi le chiedeva se i sindacati fossero intenzionati a mobilitarsi - decideremo come reagire".