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MONDO

15 aprile 2013

Maratona Boston: un anno dopo le bombe si continua a correre. Sicurezza straordinaria e solidarietà

Il 21 aprile si correrà l'edizione 2014 e si annunciano 9mila iscritti in più rispetto all'anno scorso. Jeff Bauman, il ferito simbolo di quella gara insaguinata che perse entrambi gli arti nell'esplosione, diventerà papà. E la ballerina che non ha più una gamba è tornata in scena con una protesi speciale 

 

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Jeff Bauman, ferito simbolo della maratona
di Carlotta MacerolloRoma
Il 15 aprile di un anno fa l'attentato alla maratona di Boston costò la vita a tre persone e altre 260 rimasero ferite. Due bombe misero drammaticamente fine a una giornata di festa. La città americana non può dimenticare quel giorno, né fingere normalità ma può scegliere di andare avanti e di continuare a correre per chi non c'è più, per chi ha perso le gambe o la tranquillità.

Il 21 aprile 2014, straordinarie misure di sicurezza
E così la maratona più antica e prestigiosa del mondo quest'anno si svolgerà il 21 aprile, le iscrizioni sono chiuse già da novembre e si annunciano 9mila iscritti in più, per i quali saranno predisposte straordinarie misure di sicurezza e un regolamento preciso per tutti quelli che vorranno assistere lungo le strade: niente zaini, borse vistose, liquidi, accendini. Maggiore attenzione sarà rivolta dagli agenti nel tratto finale del percorso. A garantire la sicurezza della gara saranno impegnati più di 3.500 agenti delle forze dell'ordine. 

15 aprile 2013, i fatti
Alle 2 e 49 del pomeriggio del 15 aprile 2013, due bombe esplosero su Boylston Street a tredici secondi una dall'altra. Il vincitore della maratona aveva già superato il traguardo da due ore ma più di 5700 dovevano ancora arrivare a destinazione. Alcuni corridori proseguirono verso il traguardo anche dopo la seconda esplosione. Le bombe uccisero 3 persone, e ne ferirono molte altre. Il 19 aprile 2013, l'Fbi individuava due persone sospettate di aver piazzato gli ordigni: Džochar Carnaev e suo fratello, entrambi di origine cecena.

I protagonisti coraggiosi: la ballerina
Storie straordinarie sono nate quel giorno a Boston. A dicembre due dei feriti annunciarono il loro matrimonio e poco tempo fa Adrianne Haslet-Davis, la ballerina professionista che nella strage perse la gamba sinistra, è tornata a danzare grazie ad una protesi. Adrianne lo aveva annunciato: "Tornerò a ballare" e ce l'ha fatta. La ragazza ha danzato sul palco del Ted Conference di Vancouver, in Canada. Una rumba di pochi minuti insieme a Christian Lightner, grazie a una gamba bionica progettata apposta per lei. 

Il ferito-simbolo della maratona diventa papà
E Jeff Bauman, che perse entrambe le gambe nell'esplosione mentre sul traguardo attendeva la fidanzata, ha annunciato su Facebook l'imminente paternità. La foto che lo ritrae mentre veniva trasportato via stravolto e insanguinato su una sedia a rotelle dal soccorritore col cappello da cowboy è diventata una delle immagini del 15 aprile 2013: i medici dovettero procedere all'amputazione di tutte e due le gambe. Da Bauman gli investigatori ottennero informazioni decisive per identificare i sospetti, i fratelli Tsarnaev.

Braccialetti commemorativi 
Il 21 aprile ci saranno anche professionisti come Ryan Hall, l'americano più veloce in circolazione, e tra le donne Mare Dibaba e Rita Jeptoo, campionessa in carica. Prima della gara saranno distribuiti dei braccialetti commemorativi che daranno forza a tutti di superare quel traguardo, di continuare a correre anche per coloro che non ci sono più.