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MONDO

Il portavoce del governo di Delhi

Marò, India: inopportuna la risoluzione per il rimpatrio del Parlamento Europeo

Data la situazione delicata della vicenda, è la posizione del governo indiano, la risoluzione a favore del rimpatrio firmata dai deputati del Parlamento Europeo "non è stata consigliabile"

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La risoluzione pro rimpatrio del Parlamento Europeo sul caso marò è inopportuna, fa sapere il governo indiano tramite il suo portavoce Syed Akbaruddin. Si tratta del primo documento ufficiale che chiede il rimpatrio dei Fucilieri, un cambio di giurisdizione e un netto incoraggiamento a lady Pesc Federica Mogherini a intraprendere tutte le misure necessarie al raggiungimento di una soluzione equa, rapida e soddisfacente.

India: "Risoluzione non consigliabile"
Il portavoce del governo dei Delhi spiega che data la decisione dell'India di concere "tre mesi di estensione della permanenza di Massimiliano Latorre in Italia per motivi di salute, mentre l'altro Fuciliere, Salvatore Girone, risiede nell'ambasciata di Italia a New Delhi" sarebbe stato "consigliabile che il Parlamento europeo non avesse adottato una risoluzione".

La risoluzione per il ritorno
Al dibattito ha partecipato anche il capo della diplomazia dell'UE, Federica Mogherini, poi l'assemblea, con la risoluzione, ha espresso l'auspicio che il contenzioso diplomatico tra l'Italia e l'India sia presto risolto, affidando il caso alla giurisdizione italiana oppure tramite arbitrato internazionale. I deputati chiedono inoltre il rimpatrio dei due fucilieri, poiché la loro detenzione senza accusa è "una grave violazione dei diritti umani". Nella risoluzione gli eurodeputati esprimono profonda tristezza per la tragica morte dei due pescatori indiani, ma anche grande preoccupazione per la detenzione senza capi d'accusa dei due marò italiani. 

Da tre anni in India
Salvatore Girone e Massimiliano Latorre sono trattenuti in India da quasi tre anni con l'accusa di avere ucciso due pescatori durante un'operazione antipirateria al largo delle coste del Kerala. Dal febbraio del 2012 sono in attesa dell'avvio di un processo.