Original qstring:  | /dl/archivio-rainews/articoli/maro-pena-di-morte-stampa-indiana-168e67a1-1c8f-4a83-abc2-2d2d9f886fcf.html | rainews/live/ | true
MONDO

Ieri le rassicurazioni del governo, oggi i media danno un'altra versione

Marò, torna l'ipotesi della pena di morte per i militari italiani. De Mistura: "Inaccettabile"

Secondo alcuni organi di stampa il governo starebbe per raggiungere un accordo per una legge che prevede la pena capitale per gli atti di pirateria. Ministro Mauro "il governo italiano sui Marò mostrerà necessaria inflessibilità". Se l'India decidesse di ricorrere al 'Sua Act', "sarebbe "inaccettabile" e "noi nel caso prenderemmo le nostre contromisure". Lo ha detto a Rainews Staffan De Mistura

Condividi
Massimiliano Latorre e Salvatore Girone
Il governo indiano starebbe per raggiungere un accordo per una legge sulla pena di morte. Lo riferisce il quotidiano Hindustan Times citando un funzionario governativo secondo il quale la National Investigation Agency - la polizia investigativa indiana- starebbe per ricevere il via libera per utilizzare una legge indiana per la repressione della pirateria che prevede la pena di morte.
La sezione 3 della legge in questione prevede che chi "causa la morte di una qualsiasi persona sarà punito con la morte" e quindi secondo le indiscrezioni questa norma potrebbe essere utilizzata anche nel caso dei Marò. Per il quotidiano potrebbe aprirsi proprio lo scenario più inquietante, fino ad ora escluso: Latorre e Girone potrebbero essere rinviati a giudizio per imputazioni che in caso di condanna prevedono appunto la pena capitale.

La situazione è ancora in fase di stallo, riporta il quotiano, per l'esistenza di una rassicurazione da parte del governo fornita dal ministero degli Esteri indiano all'Italia che il caso dei marò non rientrava fra quelli "rarissimi" a cui è applicabile la pena di morte.  Secondo la stampa dalle sue indagini la Nia ha rilevato che i marò non avrebbero lanciato avvertimenti, non utilizzarono altoparlanti, nè spararono in aria prima di colpire i due pescatori a bordo del St.Antony in avvicinamento.

Per le indiscrezioni di stampa in qualsiasi momento potrebbe arrivare alla Nia l'autorizzazione a incriminare i due marò.

"La situazione su come portare avanti il caso dei fucilieri italiani è ancora nel limbo" il quotidiano Maily today è più cauto e sostiene che manca ancora il parere legale. Cita una fonte governativa - come l'Hindustan Time- che sostiene che non è stata data ancora l'autorizzazione alla Nia per l'incriminazione perchè non è ancora arrivato il parere legale.
Il quotidiano precisa poi che nella sentenza del 18 gennaio 2013, la Corte Suprema aveva chiaramente indicato quali erano i quattro strumenti e leggi che avrebbero dovuto essere presi in considerazione per il processo, tra le quali non figura il Sua Act che ora la Nia vorrebbe utilizzare.

Di fronte alle indiscrezioni della stampa indiana il Ministro della Difesa Mario Mauro rassicura che l'Italia sul caso Marò mostrerà la necessaria inflessibilità. "È evidente che la campagna elettorale in India si sta avvicinando in modo prepotente"