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POLITICA

Verso un esecutivo istituzionale

Crisi, oggi Mattarella darà l'incarico a Mario Draghi

La scelta di Mattarella, subito dopo il colloqui con Fico e il fallimento dell'incarico esplorativo, spiazzati i partiti. Renzi esulta. Il Pd apre e il M5s si spacca. Il travaglio del centrodestra. Spread in calo 

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Sergio Mattarella affida a Mario Draghi l'incarico di formare un nuovo governo. La prospettiva di un esecutivo guidato dall'ex capo della Banca centrale europea alimenta l'ottimismo dei mercati e ha un immediato effetto positivo sullo spread: il differenziale Btp/Bund cala attorno ai 105 punti, dai 113 della chiusura di ieri.

L'annuncio della convocazione di Draghi
Alle 21.30 di ieri l'annuncio del portavoce del Capo dello Stato, Giovanni Grasso: "Il Presidente Mattarella ha convocato per domattina alle dodici il professor Mario Draghi al Quirinale". Una convocazione che fa seguito alla richiesta del Capo dello Stato di avere in questa fase un governo autorevole e di alto profilo e di evitare i pericoli legati al voto durante la pandemia. 



Le parole di Mattarella
"A fine marzo verrà meno il blocco dei licenziamenti e la scadenza richiede decisioni tempestive difficili da assumere da parte di un Governo in piena campagna elettorale. Entro il mese di aprile dovrà essere presentato alla Commissione europea il piano di utilizzo dei fondi europei ed è fortemente auspicabile che avvenga prima di tale scadenza per non rischiare di perdere queste risorse. Non possiamo mancare questa occasione fondamentale per il nostro futuro".

"Dal giorno in cui si sciolgono le Camere alle elezioni servono 60 giorni più altri per la formazione delle formazione del Governo. Nel 2018 ci sono voluti 5 mesi prima del giuramento del nuovo Governo. Si tratterebbe di tenere il nostro Paese con un Governo senza la pienezza delle sue funzioni durante la pandemia".

"Ci troviamo nel pieno della pandemia. Il contagio del virus è diffuso e allarmante; e se ne temono nuove ondate nelle sue varianti. Va ricordato che le elezioni non consistono soltanto nel giorno in cui ci si reca a votare ma includono molte e complesse attività precedenti per formare e presentare le candidature. Inoltre la successiva campagna elettorale richiede - inevitabilmente - tanti incontri affollati, assemblee, comizi: nel ritmo frenetico elettorale è pressoché impossibile che si svolgano con i  necessari distanziamenti. In altri Paesi in cui si è votato - obbligatoriamente, perché erano scadute le legislature dei Parlamenti o i mandati dei Presidenti - si è verificato un grave aumento dei contagi. Questo fa riflettere, pensando alle tante vittime che purtroppo continuiamo ogni giorno - anche oggi - a registrare". 

Così il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, dopo il fallimento dell'esplorazione di Fico.



Il tentativo fallito di Fico
"Si conclude oggi il mandato esplorativo che il presidente della Repubblica mi ha affidato. A seguito del giro di consultazioni a partire dalle forze politiche che sostenevano il precedente governo ho promosso l'avvio di un confronto su temi e punti programmatici tra le forze politiche. Allo stato attuale permangono distanze alla luce delle quali non ho registrato l'unanime disponibilità di dare vita a una maggioranza. Ringrazio il presidente Mattarella per la fiducia. E' stato un onore poter dare il mio contributo in un momento così delicato per la vita del nostro Paese".

E' la dichiarazione dell'esploratore Fico al termine del colloquio con il Presidente Mattarella. Poche parole per illustrare il fallimento del tentativo di costituire il Conte Ter.

Trattativa arenata
Nelle ultime ore la trattativa si è arenata, tra veti dei partiti e divergenze sul programma. Persino il semplice verbale sulla fine dei lavori del tavolo sul programma non incassa il via libera dei renziani.



Forti critiche da M5S a Renzi
"Nessuna volontà di aiutare il Paese nel momento più difficile, nessun interesse verso i cittadini italiani o a lavorare per l'interesse della collettività. Da parte di Matteo Renzi sul tavolo c'era solo la questione delle poltrone". E' quanto si legge in una nota del Movimento 5 stelle a commento della rottura delle trattative sul nuovo governo. "Così facendo - prosegue il comunicato - ha dimostrato chiaramente che questa era la vera ragione per la quale ha provocato la crisi. Poltrone che ha chiesto, contrariamente a quanto sostenuto in questi giorni. Oltre a chiederle, il senatore di Rignano, voleva decidere anche per conto delle altre forze politiche. Inoltre il movimento 5 Stelle, contrariamente a quanto affermato da fonti renziane, non ha posto alcun veto. In queste ultime ore e nei giorni precedenti siamo stati concentrati sui temi e si bisogni degli italiani ma ci siamo trovati di fronte a un leader politico che voleva solo mercanteggiare e cercare pretesti per rompere", conclude il M5S.



Conte in silenzio
"Il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte, dopo le dimissioni rassegnate al Capo dello Stato, ha ritenuto di non dover assumere alcun ruolo o posizione pubblica in questa delicata fase per il Paese, nel rispetto dell'impegno profuso dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella e dal Presidente della Camera Roberto Fico". È quanto si legge in una nota di Palazzo Chigi.

"Come ricordato nei giorni scorsi - prosegue la nota - il Presidente del Consiglio non ritiene di dover rilasciare dichiarazioni mantenendo invece il doveroso riserbo sulla evoluzione della crisi di governo. Si invita quindi, in questo momento di forte criticità per il Paese, a non attribuire al Presidente Conte dichiarazioni e virgolettati che non rispettano il suo pensiero".

Le reazioni
"Grazie presidente Mattarella". Lo scrive su twitter il commissario europeo all'Economia, Paolo Gentiloni, dopo che il capo dello Stato ha fatto sapere di aver convocato domani mattina al Quirinale l'ex presidente della Bce, Mario Draghi.

"Abbiamo fatto davvero di tutto per ricostruire una maggioranza, in un momento difficile". Lo scrive su facebook il segretario del Pd, Nicola Zingaretti.

Oggi è stata convocata online un'assemblea congiunta di deputati e senatori del Movimento 5 stelle "sulla situazione politica". E' lì che verrà decisa la linea del Movimento. Intanto su Twitter il deputato Andrea Colletti e il senatore Elio Lannutti mettono in chiaro che non voteranno mai un governo Draghi. Mentre il deputato Giorgio Trizzino, al contrario, invita ad ascoltare Mattarella e seguire le decisioni del Capo dello Stato. Intanto l'ex grillino Gianluigi Paragone punge su Facebook: "la forza più votata del Paese riuscirà a votare un governo sovranista, un governo europeista e ora riuscirà a votare anche un governo tecnico".

"Speravo di no". Così Stefano Bonaccini, presidente dell'Emilia-Romagna, a Cartabianca su Rai3. "Ci si è presi la responsabilità di aprire una crisi in un momento sbagliato. Oggi la si vuole chiudere non risolvendola, devo dire a proposito di quando ci si chiede perché è importante l'elezione di un capo dello Stato, per fortuna che c'è Sergio Mattarella che ancora una volta sta dando una lezione a tutti".

"Grazie al Presidente Mattarella per le sue parole e la sua guida. In un momento di emergenza come questa, ma anche con delle straordinarie opportunità che si aprono per l'Italia, servono le migliori energie a servizio delPaese. Noi con lealtà le sosterremo". Lo scrive su Twitter Ettore Rosato, presidente di Italia viva.

"Salvini chiami Mattarella e si metta a disposizione del Paese". Lo ha detto Giovanni Toti, presidente della Regione Liguria e fondatore di Cambiamo!

"Il Presidente Mattarella ha chiuso con saggezza e alto senso delle istituzioni una vergognosa pagina di contrattazioni che disonora il Parlamento italiano e resterà come una ferita nella storia della nostra Repubblica. Il suo alto appello alla responsabilità deve suscitare una riflessione autentica, profonda, in chiunque voglia bene all'Italia e agli italiani e conservi ancora il senso vero della parola "patriottismo". Lo dichiara Mara Carfagna, vicepresidente della Camera e deputata di Forza Italia. 

"Raccogliendo la spinta che viene dall'invito del presidente della Repubblica, si tratta di un fallimento della politica, ma i nodi della politica non si sono sciolti con una nomina. Le decisioni del Recovery sono nodi che avrebbe dovuto scegliere la politica". Così il vice segretario del Pd, Andrea Orlando, ospite a Cartabianca su Rai3. "La crisi di governo apre uno scenario che non è semplice", aggiunge.

"È commissariamento del Parlamento, ma è giusto. Il presidente Mattarella in maniera rapida ha fatto una scelta buona con Draghi, ma che deve rimettere in riga un Parlamento figlio del partito del vaffa". "Matatrella ha scelto l'italiano migliore nel mondo. È un personaggio clamoroso. Obama diceva: 'Chiamate Mario', quando c'è un problema. È stato per 7 anni presidente della Bce, convincendo i tedeschi che la sua linea era quella giusta. Questo dimostra che è anche un finissimo politico. Prima che gli si dica 'no' bisogna pensarci bene". Lo ha detto Bruno Tabacci, presidente di Centro Democratico, ospite de La7. 

"Con Draghi capo del governo, i Moderati del centro sinistra potranno finalmente votare la fiducia al governo. Spero di non vedere e sentire le parole di ministri come Bonafede, Azzolina e Di Maio". Lo afferma Giacomo Portas, leader dei Moderati.

“La nostra gratitudine e la nostra fiducia al Presidente della Repubblica. Al professor Draghi un augurio di buon lavoro. L’interesse dell’Italia prima di tutto”. Lo scrive su Twitter il capogruppo dei senatori Pd, Andrea Marcucci.

"Oggi si chiude con l'ennesimo fallimento una stagione politica. Populismo, Trasformismi, incoerenza, tatticismi, incapacità. In questa legislatura abbiamo visto di tutto e nell'ultimo mese anche di più. Abbiamo per mesi auspicato l'arrivo di Draghi nello scetticismo generale". E il commento su Twitter di Carlo Calenda. "Al suo Governo, che sosterremo, spetterà mettere in sicurezza il paese, ma a noi spetta ridare credibilità, serietà e onore alla politica".

"Il Presidente della Repubblica ha  rivolto un appello autorevole, chiaro e forte a tutte le forze politiche e ha messo in campo un nome autorevole come quello di Mario Draghi. Credo che sia doveroso confrontarci seriamente al nostro interno per dare una comune risposta". Lo ha detto il presidente di Noi con L'Italia e vicepresidente del gruppo misto alla Camera, Maurizio Lupi.

"Non penso che la soluzione ai gravi problemi sanitari, economici e sociali della Nazione sia l'ennesimo governo nato nei laboratori del Palazzo e in mano al Pd e a Renzi. In una democrazia avanzata i cittadini, attraverso il voto, sono padroni del proprio destino. Anche quando la situazione è difficile. Soprattutto quando la situazione è difficile". Così il leader di FdI, Giorgia Meloni. "Il presidente valuta più opportuno rischiare un governo che per due anni avrà molte difficoltà a trovare soluzioni efficaci per gli italiani. Noi, invece, pensiamo sia decisamente meglio dare la possibilità agli italiani di votare, per avere una maggioranza coesa e forte che possa governare cinque anni e dare all'Italia le risposte coraggiose di cui ha bisogno. Nel centrodestra ci confronteremo, ma all'appello del presidente rispondiamo che, in ogni caso, anche dall'opposizione ci sarà sempre la disponibilità di Fratelli d'Italia a lavorare per il bene della Nazione".

"Ringraziamo il Presidente Mattarella per la pazienza, la saggezza e la determinazione. Siamo pronti a sostenere Mario Draghi, la persona con la necessaria dote di autorevolezza e competenza per guidare l'Italia in questa fase di crisi sanitaria ed economica senza precedenti e in un momento in cui si gioca il destino dell'Italia in Europa con le risorse del Next Generation Eu". Lo dichiara il segretario di Più Europa,
Benedetto Della Vedova.

"Confermo la disponibilità di Italia Viva a sostenere la proposta del presidente Mattarella. Siamo pronti ad assumerci responsabilità. Noi ci siamo". Lo dice Maria Elena Boschi a Cartabianca su Rai3. 

"Mi pare molto difficile sostenere un governo di questo tipo". Così Nicola Fratoianni, segretario di Sinistra Italiana e parlamentare di Liberi e Uguali, ad AgoràRai Tre, sul nuovo governo Draghi.