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POLITICA

Messaggio del presidente Mattarella a Papa Francesco

Mattarella: "La politica tuteli le frange più deboli"

In un messaggio a Papa Francesco, il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, torna sui temi del terrorismo, delle guerre e dell'emergenza migranti

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"Santità, il Suo alto e nobile messaggio in occasione della XLIX Giornata Mondiale della Pace ha costituito per me motivo di attenta e partecipe riflessione. Le parole di Vostra Santità si collocano sullo sfondo di un anno particolarmente difficile per il mondo intero, tormentato dagli oltre trenta conflitti che insanguinano il Medio Oriente, l'Africa, l'Asia e anche l'Europa. La barbarie terroristica e le violenze - volte a sovvertire le fondamenta del vivere civile e dello Stato di diritto - si moltiplicano, apparendo tanto piu' odiose in quanto perpetrate a danno di innocenti", scrive il Presidente della Repubblica.

Politica decisiva, tuteli frange più deboli
"Desidero richiamare il ruolo decisivo della politica" e "dunque l'impegno delle Istituzioni italiane per corrispondere con garanzie solide - e permanente attenzione - alle legittime aspettative delle componenti più fragili della nostra società".

Barbarie e terrorismo si moltiplicano
"La barbarie terroristica e le violenze - volte a sovvertire le fondamenta del vivere civile e dello Stato di diritto - si moltiplicano, apparendo tanto più odiose in quanto perpetrate a danno di innocenti". Lo rileva il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in un messaggio a papa Francesco in occasione della giornata mondiale della Pace.

Bimbi morti testimoni fallimento
"Le migliaia di donne e uomini annegati nel Mediterraneo, i 700 bambini morti nella speranza di raggiungere un'esistenza serena, lontano dalla guerra e dalla miseria, sono muti e sofferenti testimoni di un fallimento drammatico". "Ovunque volgiamo lo sguardo - aggiunge il capo dello Stato nel messaggio a papa Bergoglio - vediamo un numero ancora troppo elevato di membri della famiglia umana preda di tensioni irrisolte e inaccettabili limitazioni all'accesso a beni essenziali. Sono le radici e le conseguenze di quella che Vostra Santità ha efficacemente descritto come la "terza guerra mondiale combattuta a pezzi".

I più deboli pagano la cultura del consumismo edonistico
"I singoli e le organizzazioni di volontariato, che si adoperano per alleviare le sofferenze degli indifesi, di coloro che sopravvivono ai margini delle società, scontando quotidianamente la cultura dell'indifferenza e del consumismo edonistico, rendono limpida e intensa questa speranza" di cambiamento evocata da papa Francesco. Lo sottolinea il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in un messaggio a Bergoglio. Il capo dello Stato parla anche di una "umanità dolente" che "è silenziosa spettatrice di quella globalizzazione dell'indifferenza che induce troppi all'assuefazione consumistica e al ripiegamento intimistico, facendo sembrare lontani e quasi irraggiungibili il perdono, la giustizia, la solidarietà e la misericordia, cui è dedicato l'Anno Santo appena inaugurato".