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ITALIA

La commemorazione

Mattarella: "Battere il cancro della mafia con le regole della Costituzione"

A Palermo il capo dello Stato Sergio Mattarella ricorda la strage di Capaci: "Bene la nuova legge anti corruzione". "Le distanze tra Nord e Sud del Paese si allargano pericolosamente"

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Palermo
"Per battere il cancro mafioso bisogna affermare la cultura della Costituzione, cioè del rispetto delle regole, sempre e dovunque, a partire dal nostro agire quotidiano". Questo, il monito del capo dello Stato Sergio Mattarella, intervenuto alla commemorazione della Strage di Capaci, in cui il 23 maggio 1993 persero la vita il giudice Giovanni Falcone, la moglie e gli agenti della scorta. 

"Due giorni fa il Parlamento ha approvato una legge per contrastare con più efficacia la corruzione. Non spetta al presidente della Repubblica valutarne il merito. Osservo che, anche da parte di coloro che sollecitano misure ulteriori, si riconosce il passo avanti compiuto". Il capo dello Stato Sergio Mattarella riconosce così il valore della nuova legge anti corruzione - il Dl Grasso - approvato in settimana a Montecitorio. 

"Dalla questione meridionale, dipende il futuro dell'Italia in Europa"
 "Stiamo vivendo, finalmente, dopo la crisi economica più dura e più lunga dal dopoguerra, una stagione segnata da una tendenza positiva in tutta Europa. Alla crescita che si inizia a registrare nelle Regioni del Nord e del Centro non corrispondono però indicatori simili nel Mezzogiorno d'Italia". Il capo dello Stato pone così l'attenzione sulla situazione economica del Sud Italia. 

Mattarella descrive così lo stato della lotta alla criminalità organizzata: "Sconfiggere per sempre le mafie è un'impresa alla nostra portata, ma, per raggiungere questo traguardo, è necessario un salto in avanti che dobbiamo compiere come collettività. Giovanni Falcone aveva chiaro in mente che un salto di qualità era necessario".