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POLITICA

Parlamento

Maxiemendamento alla manovra in Senato, il governo ottiene la fiducia

CdM approva la nota di variazioni al bilancio di previsione dello Stato per l'anno finanziario 2018 e bilancio pluriennale per il triennio 2018-2020

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L'Aula del Senato ha votato la fiducia al governo sul maxi emendamento alla legge di Bilancio: i sì sono stati 149, i no 93.

Il tweet del presidente Gentiloni
"Senato, primo via libera alla legge di bilancio. Risorse per il lavoro dei giovani, la lotta alla povertà, le imprese 4.0, il rinnovo dei contratti statali, le famiglie, gli investimenti. Fiducia per la crescita". È quanto ha twittato il presidente del Consiglio, Paolo Gentiloni, appresa la notizia del voto di fiducia.

Consiglio dei ministri approva nota variazioni al Bilancio
L'aula del Senato ha proseguito i lavori con la votazione degli emendamenti e degli articoli della seconda parte (sezione seconda) del ddl bilancio su cui il governo ha incassato la fiducia sul maxiemendamento. Al termine delle votazioni la seduta è stata sospesa per la riunione del Consiglio dei ministri. Poco prima delle 21, è terminata a Palazzo Madama la riunione del CdM per l'approvazione della nota di variazioni al bilancio di previsione dello Stato per l'anno finanziario 2018 e bilancio pluriennale per il triennio 2018-2020. Il documento è ora all'esame della commissione Bilancio del Senato. Il via libera del Senato alla legge di Bilancio - il testo passerà poi alla Camera per l'approvazione definitiva - è atteso per la tarda serata.

Ieri la richiesta da parte di Ap di nuove rassicurazioni sul bonus bebè con la minaccia di non votare il provvedimento. "L'intervento sulla natalità", vale a dire il bonus bebè - ha detto in Aula il vice ministro all'Economia Enrico Morando -  è "già finanziariamente molto significativo ma se dovrà essere aggiustato alla Camera lo sarà perché il governo condivide la scelta, in particolare voluta da Ap, di sostenere questa prospettiva con concrete e puntuali riforme da introdurre nel corso di questa legge di bilancio".

Intanto i tecnici del Senato parlano di un rifinanziamento del bonus bebè ma solo per il primo anno di vita dei nuovi nati nel testo approvato in commissione. "Rispetto alla disciplina relativa al periodo 2015-2017 - si legge nel dossier - le differenze concernono l'importo base dell'assegno e la durata, che, per i figli nati o adottati nel periodo 2015-2017, è pari a 3 anni, anziché ad 1 anno".