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MONDO

A Simferopoli, Sebastopoli e Yalta la società impiegava 500 lavoratori

McDonald’s chiude i fast food in Crimea

La chiusura dovuta a "circostanze di forza maggiore". Rispettate tutte le norme di legge sul lavoro, ma la maggiorparte degli impiegati si è rifiutata di trasferirsi sulla terraferma ucraina

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La catena di fast food statunitense McDonald’s, tramite la sua filiale ucraina McDonald’s Ukraine Limited, ha annunciato la chiusura di tutti i suoi ristoranti in Crimea e il licenziamento di 500 lavoratori “a causa di circostanze di forza maggiore”.

La società ha proposto a tutti i lavoratori il trasferimento in qualsiasi altra zona dell’Ucraina a loro scelta con il mantenimento dello stesso incarico e stipendio, il pagamento delle spese di viaggio e tre mesi di affitto di alloggio a carico del datore di lavoro. McDonald’s ha rispettato tutte le norme di legge sul lavoro, inviando l'avviso scritto ai diretti interessati con due settimane d’anticipo e offrendo, in caso di rifiuto di trasferimento, diverse opzioni dello scioglimento del contratto di lavoro con il pagamento di buonuscita. La stragrande maggioranza dei lavoratori crimeani della catena di fast food statunitense si è rifiutata di trasferirsi sulla terraferma ucraina. 

Il primo ristorante McDonald’s è stato inaugurato a Kiev nel 1997 e attualmente la catena statunitense è presente sul territorio ucraino con 79 ristoranti in 23 città.